Home NotizieSan Marino San Marino, lo sciopero generale sotto il caldo di Scipione l’africano

San Marino, lo sciopero generale sotto il caldo di Scipione l’africano

da Redazione

In fila, con striscioni e fischietti, giovani lavoratori, donne e persone anziane. Bottigliette d’acqua, cappellini in testa, magliette a maniche corte. Ma la presenza sul Pianello non è stata certo memorabile.

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SAN MARINO – Non vogliamo scendere nel balletto delle polemiche sulle cifre, ma diciamo subito che non si è trattato di uno sciopero generale senza grandi numeri, quello di oggi a San Marino. Protesta non da grandi occasioni, insomma, forse i lavoratori avranno letto l’editoriale di Fixing di questa settimana e si sono convinti che dietro questo sciopero c’era qualcos’altro… Dati ufficiali sulle presenze non ce ne sono per il momento, in piazza si sono visti diversi volti conosciuti nell’ambito della pubblica amministrazione e non poche rughe, dipinte sul volto dei pensionati. Anche le aziende contattate a campione – un campione non indicativo, per carità – ci parlano per il momento di una partecipazione da parte dei dipendenti del mondo industriale piuttosto bassa, diciamo tra il 10 e il 20%.

 

SUL PIANELLO TIENE BANCO SUA MAESTA’ IL CALDO

Investito dal fiato caldo di Scipione l’africano, il corteo di protesta – indetto dalla CSU – si è mosso alle 9.30 da Piazzale Bellucci e, percorrendo via Gino Giacomini, si è diretto verso Piazza della Libertà. In fila, con striscioni e fischietti, giovani lavoratori, donne e persone anziane. Bottigliette d’acqua, cappellini in testa, magliette a maniche corte. Dopo aver attraversato la porta del Paese, il biscione di persone si sono dirette verso il Pianello. Verso le 10.40, i primi cori, rivolti alla politica. Sotto le finestre di Palazzo Pubblico, alcuni manifestanti hanno messo in mostra alcuni cartelloni.  

 

INFIAMMATE ANCHE LE DICHIARAZIONI DEI SEGRETARI DI CSDL E CDLS

“Il progetto di legge di riforma tributaria è una delle principali tematiche dello sciopero – hanno rimarcato i Segretari Generali di CSdL e CDLS – è nostro obiettivo riportare questa fondamentale riforma al testo precedentemente confrontato con il Sindacato, ovvero a prima del passaggio in Commissione Finanze, ove il progetto è stato modificato in senso fortemente peggiorativo: non realizza nessuna equità, arrivando addirittura a diminuire drasticamente o ad azzerare il già esiguo prelievo fiscale per i lavoratori autonomi, a fronte di un sensibile aumento del prelievo per i lavoratori dipendenti, determinando in tal modo una ingiustizia sociale ancor più intollerabile in questa fase di crisi, e non contribuisce per nulla al risanamento del bilancio pubblico e alla destinazione delle necessarie risorse per far ripartire lo sviluppo e per rafforzare lo stato sociale”.

 

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