La complicata situazione del Gruppo BI\Holding tocca anche la struttura della Repubblica di San Marino. Annunciato ai sindacati un piano di ristrutturazione che coinvolgerà 21 dipendenti, ma il gruppo assicura di non avere assolutamente intenzione di abbandonare il Monte Titano.
SAN MARINO – La complicata situazione del Gruppo BI\Holding tocca anche la struttura della Repubblica di San Marino. Nei giorni scorsi è stato infatti annunciato ai sindacati un piano di ristrutturazione che coinvolgerà alcune delle aziende con sede nella Repubblica di San Marino.
BI\Holding in una nota ha dichiarato di non avere “assolutamente intenzione né di chiudere né di abbandonare il Monte Titano: vuole invece gettare le basi per un business più efficiente, efficace e competitivo, che gli consenta di rimanere leader nel settore delle forniture per ufficio”.
La ristrutturazione coinvolgerà 21 persone ovvero, spiega ancora la nota ufficiale, “il numero più ristretto possibile”; per BI\Holding si tratta di una decisione dolorosa visto che il Gruppo non ha mai fatto ricorso ad alcuna forma di ammortizzatore sociale. “Questa difficile scelta garantirà, nel prossimo futuro, la possibilità di attuare il piano di rilancio del Gruppo”.
I tagli previsti saranno effettuati rispettando la vigente normativa sammarinese, fornendo a tutti i lavoratori coinvolti e alle loro famiglie il massimo delle garanzie previste dagli ammortizzatori sociali. Proprio in questa prospettiva, sarà aperto a breve un tavolo di confronto con le parti sociali.
La nota aggiunge che “La difficile ma necessaria scelta è maturata dopo lunga e attenta analisi dei risultati di business, su cui ha pesantemente influito la perdurante crisi economica, che negli ultimi tre anni ha investito l’intera Repubblica, a seguito dell’inserimento in black list. Questa situazione ha penalizzato tutte le aziende del territorio. Il Gruppo, inoltre, è stato nel recente passato continuamente al centro di attacchi mediatici, che hanno negativamente influito sull’attività economica”.