Sembra di essere ai tempi del Piano Marshall nel dopoguerra italiano. Sì però Monti prova a minimizzare: a noi, Italia, il tema degli aiuti non ci riguarda.
di Saverio mercadante
Sembra di essere ai tempi del Piano Marshall nel dopoguerra italiano. O Piano per la ripresa europea European recovery program, (E.R.P.), il Piano Marshall fu uno dei piani politico-economici statunitensi per la ricostruzione dell’Europa dopo la Seconda guerra mondiale. Ora come anticipato nei giorni da Wall Street Italia e dal Financial Times, e dopo le forti pressioni di Obama, un progetto di salvataggio per Spagna e Italia sarà discusso il 28 giugno a Bruxelles. Pare che siano già pronti 745 miliardi dal fondo salva-stati ESM per i bond di Madrid e Roma. Super Monti minimizza: “Il tema degli aiuti per noi non si pone proprio”. Ma sembra, pare che sia stato proprio il governo italiano a chiede il consistente aiuto economico.
Anche il Daily Telegraph si era occupato della vicenda scrivendo che Italia e Spagna hanno chiesto un vero e proprio bail-out da 745 miliardi di euro.
La soluzione per la crisi europea non era attesa al G20 di Los Cabos ma il documento finale prevede anche interventi per stimolare la domanda interna. La partita vera si giocherà nei prossimi dieci giorni: ci si aspetta misure concrete al Consiglio europeo del 28 giugno. Nuvole nere anche sul fronte immobiliare.
Gli italiani rinunciano al bene più caro: non comprano più la casa. Crolla il mercato immobiliare italiano nel primo trimestre 2012: meno 19,6% di compravendite nel settore residenziale rispetto allo stesso periodo del 2011. Nel complesso il calo del mercato è del 17,8%. Lo comunica l’Agenzia del Territorio, spiegando che per le case è la più grave caduta dall’inizio delle rilevazioni trimestrali dal 2004.
Possibili “ulteriori contrazioni”. Tra le città più colpite dal crollo si trovano Palermo (-26,5%) e Genova (-21,8%). A Roma e Firenze le transazioni sono diminuite rispettivamente del 20,6 e del 21,1 per cento. Molto elevati i cali anche a Bologna (-18,4%) e Torino (-18,1%). Occhio: si parla di acquisti e vendite e non di prezzi.