All’interno della mostra Capogiro sabato 30 giugno h 17,30 verrà presentato il nuovo numero della rivista on-line Aracne dedicato agli “Artisti fuori”.
All’interno della mostra Capogiro sabato 30 giugno h 17,30 verrà presentato il nuovo numero della rivista on-line Aracne dedicato agli “Artisti fuori”.
All’incontro interverrà, oltre a Rosita Lappi, direttore di Aracne e a Sara Ugolini, curatrice del numero, Bianca Tosatti, storica dell’arte e pioniere degli studi sull’arte irregolare in Italia e Federico Savini, giornalista musicale e autore di diversi articoli sull’outsider music.
Presenti all’appuntamento anche i membri della redazione di Aracne (Lorella Barlaam, Simonetta Franci, Isabella Bordoni), la curatrice Cristina Calicelli e gli organizzatori di Capogiro (Juan Carlos Ceci e Anna Malpeli).
Aracne #2 presenta dieci interventi di esperti, studiosi, giornalisti, responsabili museali, che in Italia e all’estero, da differenti prospettive ed esplorando linguaggi espressivi eterogenei, hanno posto l’attenzione sull’irregolarità, sul significato che assume l’essere “Artisti fuori” e le implicazioni più ampie di questa condizione insieme esistenziale e creativa.
La scelta di presentare Aracne #2 nella sede della Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di San Marino è dettata dall’idea che i contenuti della rivista possano fornire alcuni strumenti utili a ricostruire il contesto, le peculiarità, i nodi pratici e teorici che si accompagnano alla storia dell’arte irregolare e allo stesso tempo offrire un approfondimento della mostra stessa. Chiamati a dire la loro sul tema di Capogiro, le oscillazioni e i significati connessi alla testa, sono infatti artisti riconosciuti affiancati da autori irregolari, operanti in atelier creativi oppure autodidatti di indubbio spessore artistico.
A riprova di questa specie di simbiosi mutualistica che Aracne, la creatura ospite, ha proposto, e che il Museo ha volentieri accolto, alle 16.30 dello stesso giorno è prevista, per gli interessati, una visita guidata della mostra assieme alle curatrici.