Home FixingFixing Firma Italia – San Marino, Massimo Ghiotti: la black list pesa molto sulle nostre aziende

Firma Italia – San Marino, Massimo Ghiotti: la black list pesa molto sulle nostre aziende

da Redazione

Mercoledì 13 giugno 2012 è una data destinata a entrare negli annali del Titano. È il giorno della firma dell’accordo con l’Italia. Ma cosa ne pensano gli imprenditori? Il parere di Massimo Ghiotti, Direttore di Camera di Commercio di San Marino.

di Alessandro Carli

 

SAN MARINO – Il 13 giugno 2012 – data destinata a entrare negli annali del Titano – a Roma una delegazione dell’esecutivo sammarinese, capeggiata dal Segretario di Stato agli Esteri, Antonella Mularoni, ha firmato – alla Farnesina – l’accordo contro le doppie imposizioni fiscali con l’Italia.

In attesa di capire cosa accadrà da domani in poi, abbiamo voluto raccogliere le parole di alcuni imprenditori locali per capire come stanno vivendo l’atteso incontro di Roma, e che traiettorie si potranno aprire sul cielo del Titano.

E’ chiaro: la firma non risolverà in toto i problemi, però rappresenta senza ombra di dubbio un segnale di distensione tra i due Paesi.

La voce degli imprenditori si alza in coro. Ed è un coro intonato: per tutti è un passaggio fondamentale per il futuro delle imprese del territorio. In attesa della seconda, grande sfida: quella dell’uscita dalla black list del Ministero dell’Economia e delle Finanze.  


Massimo Ghiotti

“L’accordo con l’Italia è un tassello importante per i rapporti tra i due Stati – afferma Massimo Ghiotti, Direttore di Camera di Commercio di San Marino – Era tanto che lo aspettavamo. Faccio i complimenti al governo per tutto lavoro fatto. Soprattutto siamo sicuri che l’incontro tra i due Paesi sia fondamentale anche per la risoluzione dei problemi legati all’inserimento della Repubblica di San Marino nella black list. Infatti, anche dall’ultima analisi congiunturale che abbiamo fatto come Camera di Commercio e che presenteremo a breve, risulta che il 62% delle aziende locali abbia problemi in quanto la Repubblica è stata inserita nella black list. Una percentuale in linea con quella delle le imprese che avevano dichiarato questo ‘ostacolo’ anche prima. Ci auguriamo che la firma di mercoledì possa diventare un passo-chiave per poi risolvere anche il problema della lista del Ministero Economia Finanze”.

 

 

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