Home FixingFixing Firma Italia – San Marino, Alessandro Bollini (La Splendor): Adesso fate leggi per renderci competitivi

Firma Italia – San Marino, Alessandro Bollini (La Splendor): Adesso fate leggi per renderci competitivi

da Redazione

Mercoledì 13 giugno 2012 è una data destinata a entrare negli annali del Titano. È il giorno della firma dell’accordo con l’Italia. Ma cosa ne pensano gli imprenditori? Il parere di Alessandro Bollini (La Splendor).

di Alessandro Carli

 

SAN MARINO – Il 13 giugno 2012 – data destinata a entrare negli annali del Titano – a Roma una delegazione dell’esecutivo sammarinese, capeggiata dal Segretario di Stato agli Esteri, Antonella Mularoni, ha firmato – alla Farnesina – l’accordo contro le doppie imposizioni fiscali con l’Italia.

In attesa di capire cosa accadrà da domani in poi, abbiamo voluto raccogliere le parole di alcuni imprenditori locali per capire come stanno vivendo l’atteso incontro di Roma, e che traiettorie si potranno aprire sul cielo del Titano.

E’ chiaro: la firma non risolverà in toto i problemi, però rappresenta senza ombra di dubbio un segnale di distensione tra i due Paesi.

La voce degli imprenditori si alza in coro. Ed è un coro intonato: per tutti è un passaggio fondamentale per il futuro delle imprese del territorio. In attesa della seconda, grande sfida: quella dell’uscita dalla black list del Ministero dell’Economia e delle Finanze.  


Alessandro Bollini

“L’accordo del 13 giugno, a mio modo di vedere, è solamente un punto di partenza – afferma a Fixing Alessandro Bollini, de La Splendor. “Oggi la vera sfida è riuscire a creare una serie di leggi che rendano le imprese sammarinesi competitive su tutti i mercati. E’ fondamentale definire alcuni obiettivi comuni. Obiettivi che siano però condivisi con tutte le parti sociali, politiche e imprenditoriali del paese. E’ chiaro che per raggiungere questo traguardo si deve lavorare molto. Con la firma di Roma posiamo solo uno dei tanti mattoni che dovranno formare le fondamenta del nostro sistema Paese. Mi augurio che la sigla con l’Italia, tanto attesa da tutti, non sia vista come un punto di arrivo ma come una partenza verso il futuro”.

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