Home NotizieSan Marino ANIS alla CSU: stoppate lo sciopero, è atto politico grave

ANIS alla CSU: stoppate lo sciopero, è atto politico grave

da Redazione

Lo sciopero generale proclamato dalla Centrale Sindacale Unitaria per questo venerdì è la risposta sbagliata ai problemi delle imprese, dei lavoratori e del Paese. Ad affermarlo, in una nota, è l’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese.

 

SAN MARINO – Lo sciopero generale proclamato dalla Centrale Sindacale Unitaria per questo venerdì è la risposta sbagliata ai problemi delle imprese, dei lavoratori e del Paese. Ad affermarlo, in una nota, è l’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese.

Per ANIS infatti lo sciopero generale “è un atto politico grave di scontro, che contrappone gli uni agli altri anziché favorirne l’incontro”.

Certo, ammettono gli industriali, ci sono ragioni di un dissenso verso la riforma fiscale “che possiamo comprendere”. “Un simile provvedimento non si può “cambiare” in Commissione Consigliare senza un confronto e senza basarsi su ragionamenti e motivazioni forti e condivise.”

Tuttavia sempre secondo ANIS pare siano stati individuati i necessari correttivi, ragion per cui l’associazione di via Giacomini chiede alla Centrale Sindacale Unitaria “un ripensamento che porti alla sospensione dello sciopero”.

Questo perché “Non serve, anzi è dannoso, aggiungere costi ingiustificati sulle imprese e far perdere la retribuzione ai lavoratori”.

Ci sono invece ragioni più forti per agire insieme. “Dobbiamo affrontare il problema del debito pubblico, l’inefficienza e i costi troppo elevati dei servizi dello Stato. Dobbiamo sostenere il sistema economico per renderlo più competitivo, per tornare a generare lavoro anziché disoccupazione. Occorre cambiare le regole di fondo con un progetto complessivo, perché agire solo sui singoli casi va pur bene, ma arriveremo tardi e forse non in tempo utile per portare il Paese fuori dai guai. Oggi, come non mai, serve una dose aggiuntiva di responsabilità, da parte di tutti, per dare una soluzione alle tante questioni sul tavolo, compreso certamente anche il rinnovo dei contratti di lavoro”.

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