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San Marino, scuola e imprese si prendono per mano

da Redazione

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Esperienza di stage in azienda per 43 studenti del Liceo Economico Aziendale.

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di Loris Pironi

 

Per quarantatre studenti delle tre sezioni di quarta del Liceo Economico Aziendale si sono aperte le porte del mondo del lavoro. Un’apertura fugace, due settimane appena, il tempo di fare il primo approccio con la realtà che li attenderà al di fuori delle rassicuranti quattro mura di un edificio scolastico. Il progetto scuola-lavoro è nato anni fa da alcuni insegnanti delle discipline giuridiche, economiche ed aziendali, su indicazione del Comitato Scientifico,organo di riferimento e di indirizzo, con l’obiettivo di contribuire a fornire una formazione culturale ampia e approfondita anche grazie all’alternanza scuola-lavoro.

“Il percorso didattico degli studenti – spiega il Dirigente Scolastico Maria Luisa Rondelli – vuole essere ricco di esperienze e di momenti di approfondimento, che integrano l’insegnamento sui banchi di scuola e stimolano l’interesse dei ragazzi attraverso un approccio più concreto con la realtà e con il mondo del lavoro. Ha lo scopo di rappresentare per i ragazzi un’occasione per riflettere sulle prospettive occupazionali in territorio e verificare la rispondenza dei propri programmi di studio con le aspettative del mondo del lavoro”.

 

Come funziona il progetto?

 

“Innanzitutto va detto che l’organizzazione del progetto scuola-lavoro è assegnata a rotazione ad un insegnante dell’indirizzo economico aziendale, che funge da collegamento fra scuola e azienda, e coordina l’attività nella fase di attivazione, svolgimento e successivo feedback. I ragazzi preparano un curriculum vitae che presentano ai datori di lavoro, unitamente agli attestati e riconoscimenti in loro possesso, quali certificazioni per la lingua straniera e attestati di frequenza a corsi di informatica per l’applicativo access. Al curriculum è allegata in taluni casi la programmazione svolta in classe nei primi due anni del triennio, per fornire ai tutor aziendali una migliore conoscenza delle competenze teoriche di base dalle quali partire per la spiegazione delle nozioni tecnico-pratiche. I ragazzi devono compilare un diario di lavoro all’interno del quale è rivista l’esperienza e viene richiesta la trascrizione di nozioni apprese in itinere e impressioni sul lavoro svolto; mentre per le aziende è predisposta una scheda di valutazione sulla partecipazione dei ragazzi. La fase conclusiva dello stage è caratterizzata da un momento di verifica collettiva dell’esperienza vissuta per un confronto delle impressioni e delle aspettative. Le attese dei ragazzi e delle loro famiglie per questa esperienza sono spesso accompagnate da leggera apprensione, motivata dal desiderio di dimostrare buone capacità di adattamento e competenze adeguate alle aspettative del tutor aziendale, oltre dalla novità per molti studenti dell’ambiente lavorativo, ma a posteriori l’esperienza si è sempre dimostrata positiva nell’orientare i ragazzi verso percorsi universitari più confacenti alle proprie abilità o per l’acquisizione di una maggiore consapevolezza delle proprie competenze”.

 

Cosa fanno gli studenti nelle aziende?

 

“Le mansioni sono di tipo intellettuale, principalmente nei settori aziendali amministrativo, commerciale e finanziario, a partire dall’attività di segreteria ed archiviazione fino all’operatività in ambito contabile. Non sono tuttavia mancate esperienze in ambito giornalistico, nel marketing e nella ricettività turistica, settori di grande attrattiva per gli studenti considerata la creatività insita in tali funzioni. Le attività svolte in azienda sono seguite da un responsabile aziendale del progetto che viene segnalato dall’azienda e da un tutor aziendale che affianca lo studente durante tutta la durata dello stage. Le mansioni sono quindi svolte sotto la supervisione continua del tutor, che solo in alcune fasi assegna allo stagista semplici attività da svolgere in autonomia: questo ‘modus operandi’ rappresenta una garanzia per l’azienda e per la scuola contro operazioni non adeguate che possano compromettere l’attività aziendale nei suoi procedimenti informatizzati”.

 

Una porta per entrare nelle aziende è aperta grazie anche alla collaborazione con l’Associazione Industria.

 

“Sì, ANIS ha sempre fornito alla nostra scuola un contributo in più rispetto alle finalità citate, garantendo una partecipazione attiva nella promozione dello stage e nella ricerca delle aziende associate aderenti”.

 

E alle imprese, quelle che hanno già dato la propria disponibilità per questi stage e a quelle che scoprono adesso l’opportunità che appello rivolgete?

 

“L’invito è sicuramente di continuare a collaborare con la nostra scuola nella formazione dei futuri maturandi, anche in un momento di difficoltà come quello attuale, perché scuola e impresa possano crescere insieme e affrontare sempre nuove sfide. A tutte le aziende che fino ad oggi hanno collaborato con il Liceo Economico e a quelle che in futuro vorranno lavorare in sinergia per la formazione dei professionisti di domani va un particolare ringraziamento”.

 

ANIS

 

“Contribuire a far crescere le professionalità sammarinesi è un obiettivo più che condivisibile”, spiegano dall’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese, che ha affiancato la scuola nel contatto e nella scelta delle imprese che hanno dato la propria disponibilità ad accogliere i ragazzi del Liceo Economico Aziendale al proprio interno. “ANIS crede fortemente nella necessità di un rapporto sempre più stretto tra scuola e mondo del lavoro”.

 

FIXING

 

Anche San Marino Fixing ha dato la propria disponibilità al progetto. Per due settimane abbiamo avuto con noi un ragazzo, Marco Grandoni, che è riuscito subito ad entrare nel complicato meccanismo di una redazione. Ha dimostrato entusiasmo e capacità di apprendimento. Sulla nostra pelle abbiamo potuto appurare quanto queste esperienze possano essere costruttive, per i ragazzi ma anche per l’azienda stessa.

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