MODENA – La terra torna a tremare in Emilia. Ed è la scossa più forte dal primo sisma del 20 maggio. L’orologio batteva le nove e zerosei minuti primi quando i sismografi hanno registrato una scossa di magnitudo 5,8 scala Richter. L’epicentro è stato fissato a 10 chilometri di profondità nel tiangolo tra Carpi, Medolla e Mirandola, dunque nella zona del Modenese già colpita la prima volta.
Nuovi crolli si sono registrati nei paesi più colpiti. Il terremoto è stato avvertito con forza in tutta l’Emilia (panico a Bologna con decine di negozi evacuati), in Romagna fino a Rimini, in tutto il Veneto, e perfino in Lombardia, a Milano, e in Toscana, fino in Versilia.
LINEE SOVRACCARICHE: USARE I CELLULARI SOLO PER EMERGENZE
Nella zona di Ferrara le linee dei cellulari continuano a essere sovraccariche. Marcella Zappaterra, Presidente della Provincia ha chiesto su Twitter di limitare l’uso dei telefoni per le sole emergenze.
Sempre da Twitter, i numeri telefonici per segnalare emergenze sono i seguenti: 0532-771546 e 0532-771585, 0532-418756 e 0532-418738.
AGGIORNAMENTO: ALMENO 17 MORTI, NUMEROSI I FERITI, 4 I DISPERSI
Il bilancio, ancora provvisorio purtroppo, parla di almeno diciassette morti nel Modenese, con il bilancio che si è andato aggravando ora dopo ora. Trecentocinquanta i feriti. Le scosse forti di questa mattina sono state sei, una quarantina in tutto. La prima alle 9 circa, replicata in maniera più leggera elle 10.24. Poi un’altra forte alle 11.50, quella delle 12.56 è stata di magnitudo 5.6.
La notizia delle prime vittime, tre, giunge da San Felice sul Panaro dove diversi operai sono rimasti schiacciati nel crollo di un capannone industriale. Stessa sorte per altri due operai a Mirandola. Tre morti si sono registrate a Finale Emilia, Concordia e Cavezzo. A Rovereto sul Secchia viene segnalato un altro decesso. A Medolla ci sarebbero almeno 4 dispersi nel crollo di un’azienda biomedicale.
SMENTITA, purtroppo parziale. I maggiori siti dei giornali nazionali riportano la morte di un parroco di Carpi, travolto nel crollo di una parte del Duomo, ma la notizia è stata smentita, a partire dalla Gazzetta di Modena. Che poi specifica: c’è un parroco morto, si tratta di don Ivan Martini della chiesa di Santa Casterina, a Rovereto. E’ stato colpito dai calcinacci mentre, insieme a un vigile del fuoco (illeso) stava cercando di recuperare la statua della Madonna.
La conta prosegue. Tre corpi senza vita sono estratti dalle macerie della Bbg a San Giacomo. Un morto alla Haemotronic di Medolla e altri sepolti. Un altro morto è stato rinvenuto in un casolare di campagna a Cavezzo.
Alle 15 il responsabile della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha fatto il punto della situazione.
Tra i danni strutturali, segnalati i crolli del Duomo di Mirandola, del Castello di Finale Emilia e il crollo di una statua anche a Venezia. A Padova per ragioni di sicurezza è stata evacuata l’Università. In città ci sono stati anche alcuni crolli di calcinacci, mentre la centralissima piazza delle Erbe è stata transennata.
IL VIDEO: IL TERREMOTO DI OGGI NEL MODENESE DA YOUREPORTER.IT
IL VIDEO: IL TERREMOTO DI OGGI A BOLOGNA DA YOUREPORTER.IT
