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Emissione postale congiunta per l’80° della Ferrovia Elettrica Italia – San Marino

da Redazione

SAN MARINO – Comprendere la simbologia dei fatti permette di affrontare il reale con più consapevolezza. Quanto è avvenuto nella mattina di sabato 26 maggio a Palazzo Begni è stata la rappresentazione concreta di questa consapevolezza. Come nella composizione di un’opera d’arte, ogni piccolo tassello, ha fornito il giusto tributo alla composizione del quadro d’insieme. Una Busta postale emessa congiuntamente dalle Amministrazioni della Repubblica di San Marino e della Repubblica Italiana. Tema dell’intero postale: l’80° Anniversario dell’Inaugurazione della Ferrovia elettrica San Marino – Rimini. Protagonisti: rappresentanti istituzionali e filatelici di entrambe le nazioni. Ancora una volta l’Azienda Autonoma di Stato Filatelia e Numismatica di San Marino, ha offerto lo spunto e tracciato il preambolo per un incontro che è andato ben oltre la semplice presentazione di una busta. Del resto, come ha voluto sottolineare in apertura il Segretario di Stato alle Finanze, Pasquale Valentini, l’arte della filatelia da sempre offre la possibilità di convogliare messaggi universali dentro un piccolo frammento di carta. Valori e progetti che tendono ad unire, realtà differenti, uomini e donne di diversa origine, in un patto di amicizia che s’identifica nel grande concetto di Comunità. Un insieme di popolo, quello “raccontato” nell’intero postale, che oggi vuole fare memoria di quel “trenino biancoazzurro” che per dodici anni ha unito Rimini Marina, alla stazione di San Marino. Un collegamento diretto, distrutto dal conflitto bellico della seconda Guerra Mondiale che oggi grazie all’impegno della Segreteria al Territorio capitanata da Gian Carlo Venturini, presente all’incontro, rivive con la riapertura al pubblico delle gallerie ancora “ibernate” sotto al Monte che verranno valorizzate grazie a percorsi didattici ed il restauro dell’antica elettromotrice.

Sabato mattina, nelle sale di Palazzo Begni, si è voluto rendere onore a quell’opera che vedeva i due Stati, non solo confinanti e vicini, ma uniti nella realizzazione e nella condivisione della medesima. Non a caso il Direttore dell’Azienda Filatelica sammarinese, Marino Manuzzi, oltre a mettere in rilievo la particolarità dell’intero postale, differente dalle solite emissioni congiunte, ha tracciato il valore storico che la ferrovia ha avuto non solo negli anni in cui ha permesso di collegare direttamente i due Stati ma anche dopo i bombardamenti che l’hanno danneggiata. Così, se da un punto di vista prettamente “stilistico” la Busta si caratterizza per il fatto che l’immagine sammarinese dell’affrancatura riporta la stazione di San Marino mentre quella italiana la stazione di Rimini, sul versante storiografico e simbolico, emblematico è il fatto che l’ultima corsa del trenino avvenne il 26 luglio 1944 con una locomotiva che trasportava sfollati dalla città balneare romagnola e che nei mesi successivi le gallerie del trenino bianco-azzurro divennero rifugio per i tanti che si ritrovarono sprovvisti di alcun riparo. Un’umanità varia e dolorante unita nell’orrore per la guerra e la devastazione. Un tuffo nel passato e al contempo un sogno chiamato “ritorno al futuro” così come hanno auspicato le associazioni italo-sammarinesi dedicate alla vecchia strada ferrata. Dalla presenza alla memoria e ritorno. E mentre i progetti si moltiplicano, come ricordato dal Presidente dell’A.A.S.F.N., Orazio Pignatta, da anni impegnato con azioni e impegno civile, nel recupero storico di quella straordinaria esperienza “congiunta”, il mondo filatelico rende onore a questa Amicizia tra i due stati, troppo spesso messa in discussione. Un tributo, quello sollecitato e promosso dal fronte sammarinese, accolto dal Belpaese con straordinaria partecipazione. Presenti all’incontro figure di primo piano del panorama Istituzionale Italiano come Angelo di Stasi, Presidente della Commissione filatelica italiana, nominato dal Segretario Pasquale Valentini, Commendatore dell’ordine di Sant’Agata. Poi ancora Nicola Burdiat, Consigliere filatelico del Ministro dello Sviluppo Economico, insignito dell’onorificenza di Cavaliere e Marisa Giannini, Direttore Responsabile di Filatelia di Poste Italiane, fregiata dell’onorificenza di Grand’Ufficiale. Benemerenze acquisite verso la Repubblica di San Marino che s’inseriscono ancora una volta in quel quadro d’insieme simbolico e suggestivo che permette agli uomini di percepirsi compagni di viaggio, amici di ventura, vicini confinanti sospinti dalla medesima aspirazione per la giustizia, la libertà e la bellezza. Dimensione estetica che in questa emissione è stata firmata da due sammarinesi, Stefania Saragoni e Giuseppe Macina, autori della Busta.

Una mattinata importante quella del 26 maggio che ha visto tra il pubblico autorevoli personalità come gli esponenti del Direttivo Associazione Treno Bianco Azzurro, i membri del Cda dell’Aasfn, i funzionari del medesimo e delle Poste sammarinesi, nonché Edith Tamagnini Ambasciatore di San Marino presso l’UNESCO. Un parterre importante, per un avvenimento “congiunto” dal valore metaforicamente importante. Ieri il trenino biancazzuro univa i due Stati, oggi a distanza di 80 anni, si rinnova l’auspicio e l’augurio per un futuro di Buona Amicizia e collaborazione virtuosa.

c.s.

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