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Sul Titano nasce il corso di ingegneria gestionale

da Redazione

Intervista al Rettore Giorgio Petroni. Si parte il prossimo primo ottobre. Il corso andrà a formare figure professionali preziose per le imprese.

 

di Alessandro Carli

 

Un nuovo filone di studi impreziosirà l’offerta universitaria del Titano: dal 1 ottobre infatti inaugurerà il corso di laurea triennale in Ingegneria gestionale, in collaborazione fra l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino e l’Università degli Studi di Parma.

In attesa della prima lezione, il Rettore Giorgio Petroni presenta le caratteristiche del percorso di studio, “di grande rilevanza per l’economia del territorio”.

 

Rettore, come nasce l’idea di questo nuovo corso?


“Il corso di ingegneria gestionale ha una forte domanda in Italia. In un sistema industriale formato prevalentemente da piccole e medie imprese, l’imprenditore ha bisogno di quadri aziendali che conoscano la gestione della produzione degli impianti. Questa esigenza viene soddisfatta dagli ingegneri che sappiano muoversi nella tecnologia, nella progettualità e nei processi economico-organizzativi. Moltissimi studenti passano da ingegneria a ingegneria gestionale, un corso sicuramente impegnativo, ma che oggi offre sbocchi interessanti nel mercato del lavoro. Noi lo facciamo perché lo sappiamo fare: abbiamo a disposizione sia le tecnologie che i docenti. L’idea del corso nasce sulla base di due premesse fondamentali: la realtà del territorio, caratterizzata da un tessuto imprenditoriale fortemente sviluppato e la necessità formativa in una provincia ampia e popolata che manifesta la richiesta di figure tecniche con competenze specifiche di management”.

 

Che tipologia di figure professionali usciranno dall’università?


“Il corso forma figure professionali che sviluppano capacità di modellizzazione di sistemi complessi, acquisiscono competenze informatiche gestionali, comprendono i principi di progettazione e di gestione di sistemi tecnologico-impiantistici e posseggono la dimensione gestionale e organizzativa che gli permette di operare nella maggior parte delle funzioni aziendali e della pubblica amministrazione”.

 

E’ già qualche anno che in Italia si parla di ingegneria gestionale…


“Il corso in ingegneria gestionale è dedicato al mondo del lavoro, e nasce nei primi anni ’70 in Calabria. Nel 1979 ha avuto successo a Udine, e dal 1980 è esploso al Politecnico di Milano. Sicuramente è un corso che serve alle imprese, e che manca nell’area adriatica: da Bari a Bologna, non si trova. Qualche anno fa Ancona aveva pensato a tre corsi, distribuiti tra Fermo, Fabriano e Pesaro, ma la legge Gelmini li ha fermati per un discorso di requisiti: fatto 100 i crediti per la laurea, 50 devono venire da docenti che hanno fatto i concorsi. E Ancona non disponeva di questi numeri. Lavoreremo con docenti giovani. I corsi di questo livello si possono mettere in piedi solamente se si ha un buon tessuto di relazioni. Parma ha accettato con entusiasmo questa proposta: la scorsa settimana ho incontrato il Rettore dell’ateneo emiliano, Gino Ferretti”.

 

Che ricaduta e che incidenza può avere sulla Repubblica di San Marino?


“La provincia di Pesaro-Urbino, che è adiacente al Titano, conta circa 42 mila aziende. Nel territorio non ci sono corsi tecnici dedicati alle imprese. Credo che l’impatto per il Monte possa essere molto interessante: l’innovazione dei processi e dei prodotti non è una piccola cosa per San Marino, che nella sua offerta universitaria ha un occhio attento sull’economia produttiva: il corso di design industriale, il corso di ingegneria civile. L’università, a mio modo di vedere, deve essere un centro di cultura nobile, che sia utile al Paese: non finanza, ma produzione. E’ una topica colossale pensare di fare soldi scambiando denaro. Il nostro impegno in campo scientifico, negli ultimi dieci anni, ha avuto una ricaduta considerevole: abbiamo portato moltissimi studenti sul Monte”.

 

INGEGNERIA GESTIONALE


L’Università degli Studi della Repubblica di San Marino in base all’accordo sottoscritto con l’Università degli Studi di Parma rilascia il doppio titolo di laurea triennale in Ingegneria gestionale.

Lo studente dovrà svolgere l’ultimo semestre di Corso presso la Facoltà di ingegneria dell’Università degli Studi di Parma, conseguendo almeno 24 cfu e la tesi di laurea. Otterrà così il doppio riconoscimento del titolo di studio con validità sia in Italia che nella Repubblica di San Marino. Lo studente, dopo aver conseguito il titolo di studio presso l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, dovrà richiederne l’equipollenza all’Università degli Studi di Parma, che riconoscerà il titolo come valido ai fini del proseguimento della sua carriera universitaria. Lo studente potrà iscriversi al Corso di laurea Magistrale in Ingegneria gestionale dell’Università degli Studi di Parma, senza alcun debito formativo. Il Corso di laurea non è a numero chiuso. Possono iscriversi i diplomati della scuola secondaria superiore o in possesso di altro titolo di studio equipollente conseguito all’estero.

Info: www.unirsm.sm.

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