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Dal mondo della politica giovanile bocciatura (postuma) dell’Odg su immobili ai forensi

da Redazione

Dal mondo della politica giovanile sammarinese una nota congiunta fatta pervenire alle redazioni ieri in tarda serata serve a congratularsi con chi ha stoppato in extremis la proposta di vendere immobili ai cittadini forensi. Peccato solo sia arrivata a giochi già fatti.

SAN MARINO – Dal mondo della politica giovanile sammarinese una nota congiunta fatta pervenire alle redazioni ieri in tarda serata serve a congratularsi con chi ha stoppato in extremis la proposta di vendere immobili ai cittadini forensi (ma che brutta parola). La nota è firmata dai Giovani Democratici Cristiani, da Alternativa Giovanile e da Noi Giovani Sammarinesi. Che stringono metaforicamente le mani a “tutti quei consiglieri coraggiosi” che hanno portato al ritiro dell’ordine del giorno, parlando di onestà, moralità eccetera. Tutto bene. Dov’erano gli stessi giovani quando si è portata avanti la materia fino a farla giungere in Consiglio? Senza contare che si dovrebbe fare una riflessione seria su quella politica che dice no preventivo a un progetto per il semplice fatto che non è in grado di gestirlo e governarlo…

Detto questo, ecco la nota dei tre movimenti young di Pdcs, Ap e NS.

 

Il dibattito che ha tenuto banco in questi giorni nella seduta del Consiglio Grande e Generale sull’intestazione degli immobili ai forensi, ha spinto i movimenti giovanili di maggioranza ad una riflessione comune.

Pur essendo consapevoli della difficile situazione che il paese sta affrontando, con riferimento in particolare alla gestione del territorio e al settore edilizio, non consideriamo una valida proposta quella dell’alienazione degli immobili ai cittadini forensi.

È certo che l’intera materia necessita di un profondo rinnovamento attraverso uno studio accurato delle risorse disponibili ma non riteniamo possibile e serio risolvere la situazione problematica di un intero settore con un semplice e scarno ordine del giorno.

La proposta presentata in Consiglio ci pare un ritorno a quel vecchio metodo di gestione politica, tipica degli ultimi 20 anni, non più rappresentativa di una Repubblica, come quella di San Marino, che ha intrapreso la via della trasparenza e della legalità.

L’approvazione dell’ ordine del giorno, passibile di arbitraria interpretazione, avrebbe portato, infatti, a nostro avviso, il quadro normativo sammarinese ad una deviazione dal percorso virtuoso intrapreso; è evidente come il provvedimento presti il fianco a pratiche dubbie e distorte che potrebbero portare ad investimenti non trasparenti.

Per questo motivo il nostro sostegno va a tutti quei consiglieri coraggiosi che, attraverso la loro opera al servizio del bene comune, hanno portato al ritiro dell’ordine del giorno.

Mettere mano al settore immobiliare non significa svendere la nostra sovranità o puntare ai facili guadagni ma realizzare un corpo di norme unitarie, guidate prima di tutto dal principio dell’onestà e della moralità, per una gestione ottimale del mercato immobiliare e dell’intero sistema di compravendita.

Il paese non ha più bisogno di “toppe” di fortuna ma di un piano di investimento serio, mirato e coraggioso in infrastrutture e servizi volto, da una parte al miglioramento della qualità della vita dei sammarinesi, dall’altro ad uno sviluppo del territorio in un’ottica di rispetto dei principi di eco-compatibilità, sostenibilità e vivibilità.

Giovani Democratici Cristiani

Alternativa Giovanile

Noi Giovani Sammarinesi

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