Ecco come le banche di San Marino puntano al salto di qualità. Si punta su valorizzazione delle risorse umane e solidità del sistema. Show di Oscar Giannino al Forum Economy: “Stato (italiano) bandito di strada”.
di Saverio Mercadante
SAN MARINO – Venerdì 11 maggio terzo Forum Economy – Tavola Rotonda: Sovranità tecnologica – Sistema bancario: linea comune per il sostegno alle imprese e singolarità di approccio. Continuano i grandi appuntamenti di approfondimento organizzati dalla Segreteria di Stato per l’Industria.
Tra i relatori Richard Greco, managing partner Filangieri Capital Partners ha puntato il dito sulla semplicità. Le imprese, quando vogliono investire chiedono cose banali: il costo dell’elettricità, i colleganti a internet, regole semplici e trasparenti su costi e obiettivi, spirito collaborativo. Il Parco deve vivere con le proprie forze, ha affermato, senza aiuto dallo Stato.
L’esempio è il Delaware: è un piccolo Stato, ma in proporzione ha il numero maggiore di imprese degli USA perché ha puntato su regole chiare e promozione.
Massimo Merlino, presidente di Banca Partners, ha focalizzato anch’esso l’attenzione sulla necessità di regole semplici e chiare e tanta possibilità di comunicazione per attrarre gli investitori. Finlandia e Israele i modelli da seguire, start up nation, dove si coniuga leva finanziaria e tecnologica. Aprire una società deve costare poco e deve essere aperta in pochissimo tempo. I piccoli paesi hanno trainato la globalizzazione. Caucaso, Scandinavia, Armenia, lo hanno dimostrato e lo dimostreranno ancora. L’alta tecnologia rimane un’enorme chance per i piccoli paesi.
Pier Paolo Fabbri, presidente ABS, ha sottolineato la solidità delle banche sammarinesi. E il deflusso dei capitali si è fermato. Forme di venture capital e private equity sono auspicabili. Bisogna migliorare l’offerta del sistema andare oltre la monorelazione con l’Italia. Il libro bianco sul sistema bancario sammarinese a Washington sarà una grande occasione.
Stefano Ercolani, presidente di Asset Banca, ha ribadito numeri alla mano la sostanza degli istituti sammarinesi. Da 12 a 7 banche in questi anni. Ma è buono il rapporto tra impieghi e raccolta. Il patrimonio netto è soddisfacente. Le sofferenze sono a livelli accettabilissimi. Dunque, le banche sono pronte a sostenere le imprese. La formazione rimane una leva decisiva per il salto di qualità del sistema. Vladimiro Renzi, vicedirettore della Cassa di Risparmio, ha puntato il dito sul valore aggiunto della rapidità, del valore aggiunto e del rapporto stretto con l’imprenditore. Abbiamo già finanziato start up, e con successo, ha dichiarato. Finanziare le intelligenze e è una missione delle banche. Oscar Giannino, economista e giornalista (nella foto), ha analizzato la crisi italiana: prevede un calo del pil del 2,4%, un calo dei consumi, si tornerà al livello del ’75. Pressione fiscale altissima e redditività zero delle banche fanno il resto con il 58% di vendite della case in meno, anno su anno. Lo stato italiano è di fatto un bandito di strada, ha dichiarato senza mezzi termini. Il futuro, secondo Giannino, sarà tra paesi euro forti ed euro deboli. Ci sarà un diverso clima nei rapporti tra Italia e San Marino. E’ finita l’era Tremonti. Giannino, dunque consiglia di bypassare l’Italia e puntare su investitori forti, che vengano da fuori Europa e sappiano mostrare i muscoli, attratti dalla facilityes del sistema. La corte di Cassazione ha dato ragione a San Marino: e un primo passo della riabilitazione dell’immagine del paese.
Il Segretario di Stato Valentini ha posto al centro del suo intervento la valorizzazione delle risorse umane e la solidità del sistema bancario che comunque devono evitare gli errori del passato: una eccessiva abbandonza degli affidamenti. San Marino potrà vendere le proprie eccellenze industriali e di ricerca con l’università, all’estero, sulla base del Parco scientifico.
San Marino Fixing era media partner dell’evento.