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San Marino, l”Assemblea ANIS: Grazie Paolo Rondelli, forza Emanuel Colombini

da Redazione

Cambio della guardia alla guida dell’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese. Si è conclusa l’avventura di Paolo Rondelli, si apre l’era di Emanuel Colombini. Il nuovo Consiglio Direttivo ANIS.

di Loris Pironi

 

Cambio della guardia alla guida dell’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese. Si è conclusa l’avventura di Paolo Rondelli, che è stato protagonista di una gestione intensa e perfino muscolare (e per fortuna, perché per smuovere politica e sindacato dal torpore serviva grande energia) e da questa settimana è iniziato ufficialmente il mandato di Emanuel Colombini. Un passaggio di consegne tra gli applausi, per il vecchio e nuovo Presidente, che rappresenta la continuità della linea dell’Associazione più importante del Titano, ma anche la volontà, o meglio la speranza, di aprire un nuovo capitolo della storia della Repubblica di San Marino. Negli interventi non sono mancati passaggi duri verso Governo e Sindacati.



Un lungo e caloroso applauso ha segnato l’ultimo discorso del Presidente Paolo Rondelli, un lungo e vibrante applauso ha contraddistinto le prime parole di Emanuel Colombini da Presidente dell’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese.

Si è chiuso un triennio un altro si riapre all’insegna della continuità.

Giovedì mattina al Palace Hotel Best Western di Serravalle la più importante associazione di categoria della Repubblica di San Marino, con le sue 300 imprese associate e quasi 6.500 dipendenti ha riunito i propri associati per l’Assemblea Generale Ordinaria. All’ordine del giorno, in particolare, il rinnovo del Consiglio Direttivo. A partire dalla nomina del nuovo Presidente.

Per statuto, al vertice dell’ANIS è prevista l’alternanza: il Presidente può svolgere un solo mandato. E sempre per statuto ad un comitato di Saggi è affidato il compito di effettuare una ricognizione tra gli associati per contribuire alla scelta del candidato, o dei candidati alla Presidenza.

Il Consiglio è composto da 16 membri – a cui ovviamente si aggiunge il Presidente – e tre Sindaci. Quattro sono eletti direttamente dall’Assemblea i restanti vengono invece nominati in rappresentanza dei vari settori (abbigliamento, meccanico, carta stampa e grafica, chimico, legno arredamento, servizi, misto e infine piccola impresa).

All’Assemblea, l’ANIS è arrivata con il consenso unanime attorno al nome di Emanuel Colombini. Il giovane Amministratore Delegato del Gruppo Colombini era il candidato unico alla presidenza e dunque non ci sono state sorprese. Il suo curriculum parla da solo (è AD della più grande impresa di San Marino) e malgrado abbia appena 34 anni ha già una lunga esperienza imprenditoriale.


PAOLO RONDELLI

Nel suo intervento il Presidente uscente ha tenuto fede alla linea seguita durante l’intero triennio, una linea fatta di idee propositive e di bacchettate alla politica, ma anche al sindacato.

“In questo triennio – ha detto Rondelli all’Assemblea – io e i colleghi del Consiglio Direttivo ci siamo impegnati in tutti i modi possibili per cercare di far sì che il nostro Paese non subisse il cambiamento passivamente, senza reagire. Abbiamo chiesto da subito in una decisa azione di discontinuità col passato. Abbiamo cercato di scuotere la politica, il sindacato e la società per far conoscere la realtà e per reagire”.

Nessun rimpianto poi per la scelta di abbandonare il tavolo tripartito, che rischiava di far affondare le imprese e l’economia tutta. In compenso è stato “proposto alla politica, al sindacato al paese un ampio e dettagliato progetto economico di sviluppo, focalizzando una nuova prospettiva per il paese i lavoratori i cittadini”.

Il lungo percorso dell’ANIS in questo triennio lo potete ripercorrere nell’articolo qui a fianco. Non poteva mancare però una stoccata al sindacato sulla trattativa per il rinnovo dei contratti di lavoro e una rivolta in particolare alla Cdls, con il suo cosiddetto “referendum salva stipendi”, che Rondelli ha definito un “anacronistico referendum sulla scala mobile camuffata”. Negli ultimi mesi, ha affermato Rondelli, la trattativa è ripartita, sia pure con tante difficoltà e con estrema lentezza.

Ma la firma ancora non è arrivata: lo stallo permane dalla fine del 2008, mai c’è stato un periodo così lungo senza giungere ad un compromesso. “Ciò testimonia la grande difficoltà che incontriamo nel dialogo con il sindacato che, purtroppo, molte volte continua a chiudere gli occhi di fronte alla realtà. Servono regole nuove, in particolare per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro, gli orari, le relazioni nelle aziende e fra le parti sindacali”, ha detto ancora il Presidente uscente. In conclusione non sono mancati i ringraziamenti ai componenti del Consiglio Direttivo dell’Associazione e l’in bocca al lupo ad Emanuel Colombini. “Al mio successore – ha concluso Rondelli – lascio sicuramente un’eredità non facile. C’è ancora tanto lavoro da fare, e già da oggi gli assicuro tutta la mia disponibilità e la massima collaborazione. L’augurio è che Emanuel, durante il suo mandato, possa centrare tutti quei traguardi indispensabili per ridare una florida prospettiva alle nostre imprese e al nostro Paese”.


EMANUEL COLOMBINI

È poi toccato ad Emanuel Colombini prendere la parola. Un discorso breve, senza fronzoli, concreto, malgrado la conferma sin dalle prime battute dell’intervento dedicate all’emozione del momento e al senso di responsabilità per questo difficile compito.

Non sono mancate parole di elogio nei confronti di Paolo Rondelli (“Voglio rimarcare l’intenso impegno che Paolo Rondelli in prima persona ha profuso nel fronteggiare una situazione inedita e totalmente sconosciuta per il nostro contesto”), poi è subito tempo di entrare nel vivo delle questioni da affrontare. Perché il timore che il prossimo triennio sia ancora più duro degli anni appena passati è concreto, anche se l’auspicio espresso dal neo Presidente è quello di veder tornare finalmente a splendere il sole sul Titano.

L’invito agli imprenditori lanciato da Colombini alla platea è quello di impegnarsi oggi più che mai “per far crescere le nostre imprese, per una nuova competitività che passa necessariamente dalla capacità di innovare e recuperare efficienza. In questo non possiamo essere da soli, occorre anche un sistema paese che sappia modernizzarsi e recuperare quella credibilità così compromessa in questi anni”. L’allineamento agli standard internazionali deve essere considerato il metro di paragone e Colombini promette: “Non faremo sconti al Governo sull’agenda per il Paese dei prossimi anni e non vorremmo far passare il periodo che ci distanzia dalle elezioni come improduttivo per tutte quelle azioni che ormai da tempo vengono rimandate”, a rimarcare la continuità con il proprio predecessore.

Tra i problemi da risolvere “resta sicuramente prioritario il recupero del rapporto con l’Italia”, “sul quale ci stiamo giocando ogni residua credibilità” e le priorità per il Paese sono rappresentate dalla messa in sicurezza del bilancio pubblico e il rilancio degli investimenti per un nuovo sviluppo economico. Anche Colombini tocca infine il nodo del rapporto con il sindacato. Un rapporto critico anche se “forse oggi si intravvede la concreta possibilità di fissare un nuovo punto di partenza”. Ma per giungere a questo traguardo occorre che “prevalga l’unità di interessi a discapito della vecchia logica della rivendicazione e della contrapposizione”.

 

IL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO

Oltre a Emanuel Colombini, l’Assemblea ha eletto direttamente altri quattro membri del C.D.. Si tratta di Franco Capicchioni (Ali), Stefano Ceccato (Alluminio Sammarinese), Roberto Renzi (Tecnoplay) e Emanuele Rossini (Cartiera Ciacci).

Completano il quadro i rappresentanti di settore, che sono: Franco Razeto (Manifatture San Marino) per il settore Abbigliamento; Roberto Amati (Asa) e Federico Spallino (Robopac) per il settore Meccanico; Neni Rossini (Sit) per il settore Carta stampa e grafica; Giulio Caramaschi (Colorificio Sammarinese) per il settore Chimico; Filippo Sarti (Cofas) per il settore Legno arredamento; Cesare Pisani (Telecom Italia San Marino) per il settore Misto; Sofia Tonelli (Teti Srl) e Daniele Savegnago (S.M. Life) per il settore Servizi; Franco La Rosa (S.M. Forwarding) per la Piccola Impresa, mentre il settore Edilizia, che esprimeva due membri nel C.D. ha nominato Fabrizio Castiglioni (Ces) e Delio Maiani (Sedi Spa), con quest’ultimo che è già stato nominato Vicepresidente dell’Associazione. Il primo Consiglio Direttivo sancirà la nomina anche degli altri due Vicepresidenti. Sindaci sono Loriano Racchini (Electra), Christian Montanari (Industrie Montanari) e Marco Cevoli (Studio Comm.).

L’assemblea è stata anche l’occasione per l’approvazione del bilancio dell’ANIS, avvenuta all’unanimità.

 

 

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LA SCHEDA: EMANUEL COLOMBINI

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