Home FixingFixing Goccia cinese, Marconi e il Titanic: naviganti di oggi e di ieri

Goccia cinese, Marconi e il Titanic: naviganti di oggi e di ieri

da Redazione

Il centenario dal’affondamento del Titanic, lo scorso 14 aprile, è frutto della sedimentazione mitica avvenuta a livello collettivo rispetto a quell’immensa tragedia.

 

Il centenario dal’affondamento del Titanic, lo scorso 14 aprile, è frutto della sedimentazione mitica avvenuta a livello collettivo rispetto a quell’immensa tragedia. Ma forse, in parte, la persistenza dell’immagine del gigante dei mari che cola a picco si deve anche a ciò che di buono quella tragedia può raccontarci. Per il nostro Marconi, ad esempio, quello fu il giorno più importante per le telecomunicazioni wireless: grazie alla sua scoperta i 700 superstiti del terribile naufragio furono condotti in salvo dopo che John George Phillips, marconista a bordo del piroscafo, si era ostinato a inviare via radio per ore il messaggio di SOS che il transatlantico Carpathia raccolse, giungendo in loro soccorso. Ci piace dunque supporre che il ricordo sopravviva anche perché legato alla bontà di una scoperta scientifica che cambiò il destino dei superstiti del Titanic e, a ben vedere, di tutta l’umanità. Altra cattiva azione affatto sedimentata nella memoria collettiva è quella compiuta in un ancor più lontano 14 aprile, eravamo nel 1865 e il presidente americano Abramo Lincoln fu ucciso da uno sparo mentre assisteva con la moglie ad una commedia brillante intitolata “Il cugino americano”. L’Europa seppe della tragedia soltanto 10 giorni dopo: non erano ancora state inventate le telecomunicazioni.

Comprendiamo forse solo così l’importanza di tale scoperta senza la quale oggi vivremmo in modo completamente diverso. Ma comprendiamo altresì, rileggendo – seppur velocemente – le pagine di una storia recente, quanto necessario sia attuare quel cambiamento sempre invocato e mai attuato. Marconi cambiò il corso della storia attraverso i suoi studi e i successivi esperimenti. Egli non volle arrendersi di fronte alle iniziali sconfitte e portò a compimento ciò che aveva intuito. E proprio nel giorno di una grande tragedia trovò conferma della bontà dei propri studi. Oggi anche per noi è tempo di far nascere dalle ceneri della crisi la fenice di un cambiamento che deve prima di tutto partire da noi stessi. E’ infine questo il senso del simposio intitolato “Marconi e il Titanic – Naviganti di oggi e di ieri” fissato la mattina di sabato 26 maggio presso la sala convegni di Asset Banca a Dogana.

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