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San Marino, revocati incarichi diplomatici a Bruscoli e Livolsi

da Redazione

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Gianluca Bruscoli, Ubaldo Livolsi, Lorenzo Sasso e Sabrina Conforti. Per tutti e quattro la Commissione Affari Esteri, che si è riunita ieri, ha deciso la revoca delle rappresentanze diplomatiche e consolari. I primi due erano stati al centro di vicende giudiziarie.

Palazzo Pubblico

 

Gianluca Bruscoli, Ubaldo Livolsi, Lorenzo Sasso e Sabrina Conforti. Per tutti e quattro la Commissione Affari Esteri, che si è riunita ieri, ha deciso la revoca delle rappresentanze diplomatiche e consolari.

Gianluca Bruscoli era titolare dell’incarico per la Libia, Ubaldo Livolsi in Serbia e Lorenzo Sasso in Lussemburgo, mentre Sabrina Conforti era console a disposizione.

In particolare la cronaca giudiziaria degli ultimi tempi che l’oggi ex ambasciatore in Libia era stato protagonista per il caso della perquisizione negli uffici della finanziaria Finproject da parte della magistratura (i media riportarono che Gianluca Bruscoli aveva opposto il segreto diplomatico per impedire al Commissario della Legge di aprire alcune cassette di sicurezza, cosa che suscitò non poche polemiche) e

Sui casi di Bruscoli e Livolsi il Segretario Mularoni non ha rilasciato dichiarazioni solo per la questione Conforti ha speso qualche parola, per spiegare che “La progressiva riduzione dei consoli a disposizione – ha spiegato il segretario di Stato per gli Affari esteri Antonella Mularoni- viene fatta anche perché si tratta di una carica che esiste solo a San Marino”.

L’ex ambasciatore sammarinese in Serbia Ubaldo Livolsi (titolare della banca d’affari Livolsi & Partners) invece era stato condannato poco meno di un paio di mesi fa dal Tribunale di Milano per bancarotta – tre anni di reclusione – a seguito del crac della finanziaria Finpart che lasciò un buco di oltre 100 milioni di euro.

 

SE AMBASCIATOR NON PORTA LINGUA…

Poiché si parla di corpo diplomatico ci concediamo un piccolo inciso. Proprio il Segretario Mularoni, senza fare alcun riferimento ai quattro casi specifici ma parlando più in generale dei problemi e dei limiti del corpo diplomatico sammarinese, sabato scorso al Forum Economy organizzato al Kursaal dalla Segreteria di Stato all’Industria aveva messo il dito nella piaga affermando che ai vertici della diplomazia del Titano, per assurdo, diversi rappresentanti non sanno neppure parlare l’inglese. Alla faccia del bilinguismo, aggiungiamo noi.

 

ACCORDO CON LA POLONIA E ALTRE DECISIONI

La commissione ha poi preso atto dell’accordo con la Polonia per lo scambio di informazioni in materia fiscale e si è poi concentrata su 13 richieste di residenza: di queste cinque sono state sospese e le rimanenti accolte a maggioranza. All’esame della commissione anche due richieste di residenza particolari, oggetto di revoca per divorzio da coniuge sammarinese. Analizzati i casi specifici, una richiesta è stata accolta e l’altra rinviata alla prossima seduta in quanto la votazione è finita in pareggio.

Nel corso del dibattito, il segretario di Stato Mularoni ha anche annunciato il deposito, in segreteria Istituzionale, di un progetto di legge che interviene sulla conversione dei permessi di soggiorno in residenza.

Rimandato infine il dibattito sulla mozione dei partiti di opposizione per conoscere i dettagli della vicenda sulle presunte intercettazioni telefoniche nella quale sarebbe coinvolta la Gendarmeria, con particolare riferimento alla notizia di un incontro con alcuni membri di governo. “La pratica – ha spiegato il segretario di Stato Mularoni – è ancora in fase istruttoria, per cui non posso fornire elementi ulteriori rispetto alla risposta all’interpellanza già data in Consiglio”.  

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