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Forum Economy, una nuova percezione della sovranità di San Marino

da Redazione

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Si è chiusa la terza edizione del Forum Economy San Marino, dedicato quest’anno alla sovranità tecnologica. Tre le sezioni, numerosi gli ospiti di livello, positivo il feedback provenuto dalla platea. San Marino Fixing era media partner dell’evento, che ha seguito anche in diretta streaming dal proprio portale.

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Fino a un anno fa quando si parlava di internazionalizzazione qualcuno sorrideva, a San Marino. Del resto quasi il 90% dell’export va nella direzione dell’Italia (e buona parte del resto finisce nei paesi confinanti, che condividono la stessa sorte). Oggi invece al Kursaal, che ha ospitato la terza edizione dell’Economy Forum “Sovranità tecnologica. Ricerca & Sviluppo: Leva di crescita e di investimento”, si respirava la consapevolezza che un passo avanti sia stato compiuto in questi mesi e che parlare di nuova fase per l’economia sammarinese non è più una mera operazione di autopromozione.

 

SAN MARINO LUOGO D’INCONTRO

La situazione certo non è facile. Marco Arzilli, Segretario di Stato all’Industria, nella sua introduzione alla prima sessione della giornata (San Marino luogo d’incontro ideale tra idee e imprese) ha fornito i dati della curva del PIL sammarinese, che dopo aver vissuto un vero e proprio tracollo negli ultimi anni continuerà a perdere nell’anno 2012 (-2% la previsione) per poi ricominciare a crescere nel 2013 e 2014 (+0,6, +1,8). “Non ci possiamo accontentare di questo ritorno alla crescita dopo aver perso una fetta così importante di economia – ha spiegato il Segretario Arzilli – ma dobbiamo continuare a lavorare per costruire una nuova economia. E soprattutto dobbiamo interrogarci vogliamo accontentarci di continuare a fare riferimento ad un’area di bassa o bassissima crescita oppure cercare di andare a intercettare le esigenze e le prospettive delle aree di interesse verso cui tutte le economie cercheranno di riferirsi”.

Il Presidente dell’APSTI (Associazione Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani), con cui San Marino il 12 aprile scorso ha firmato un accordo quadro, ha spiegato le potenzialità di sviluppo reciproco della partnership sottoscritta con il Titano: “San Marino può essere importante per il ruolo proattivo che può avere nell’attrazione di investimenti, che in Italia invece subisce pesantemente diversi fattori negativi che pesano sull’attrattività italiana sono molto pesanti. APSTI e San Marino, insomma, possono fare cose molto interessanti insieme”.

Ha chiuso la prima delle tre sezioni in cui era divisa la giornata Pier Paolo Fabbri (Presidente ABS), con un breve intervento: il ruolo del sistema bancario era già stato approfondito nella tavola rotonda di venerdì pomeriggio. Fabbri però ha mandato un messaggio significativo. San Marino ha svitato lo specchietto retrovisore, possiamo guardare solo avanti. Il rapporto delle banche sammarinesi con le imprese è stretto, di sostegno, anche fuori dagli incubatori. Il settore bancario, dunque, può dare un contributo importante alla nascita del PST sammarinese.

Oscar Giannino, economista, giornalista, protagonista di una vera e propria battaglia contro lo Stato italiano “bandito di strada” come lo ha definito proprio venerdì dal palco dell’Economy Forum di San Marino, ha inviato un proprio videomessaggio che ha strappato l’applauso della platea. “Da cittadino italiano vi porgo le mie scuse per come l’Italia si è comportata nei vostri confronti”. “Il mio giudizio, da tifoso e difensore della sovranità e della libertà di San Marino, è che l’Italia vi ha riservato un trattamento indegno. Dovete capire la sete e la fame di entrate dell’obeso Stato italiano. Grazie al cielo negli ultimi mesi c’è più tatto, ma la situazione, nell’Europa che avvampa, purtroppo non cambierà negli ultimi mesi. Ma voi dovete difendere a tutti i costi la vostra sovranità, che deve anche insegnare all’Italia a diventare meno inefficiente”.

Richard Greco (Filangieri Capital Partners), già protagonista alla tavola rotonda di ieri e al Forum Economy dello scorso anno, ha parlato del percorso verso il rinnovamento. Dopo il consueto elogio delle peculiarità sammarinesi (dimensioni limitate, indipendenza, sovranità eccetera), Greco invita San Marino a fare leva proprio su questi aspetti peculiari per crescere. Come? “Attraverso agevolazioni fiscali, trasferimento della tecnologia e leggi sulla protezione della proprietà intellettuale. Si parla di ecosistema dell’innovazione. Credo che San Marino abbia tutte le prerogative per potenziare e mettere a frutto questo ecosistema”. E conclude con un messaggio: “I turisti e i capitali non arrivano da soli, occorre andarli a prendere per mano. San Marino deve giocare per vincere”.

 

FINANZA E CRESCITA

Nella seconda parte del Forum (come la finanza incoraggia la crescita) si è parlato soprattutto del caso Singapore e delle similitudini – da quelle in potenza a quelle effettive – tra Singapore e San Marino. Singapore è un esempio di crescita economica rapida e sorprendente basata sulla ricerca & sviluppo. L’ex Ministro allo Sviluppo Mah Bow Tan ha spiegato come Singapore è diventata un modello da esportare (una buona amministrazione, un progetto di crescita basato sull’economia della conoscenza). Da Singapore arrivava anche l’avvocato Rajan Menon, che ha parlato dell’importanza per un’economia come quella sammarinese della salvaguardia della proprietà intellettuale. San Marino, ha spiegato Menon, è già una piattaforma importante in tal senso, e deve intraprendere per il futuro un programma forte di protezione della proprietà intellettuale che è l’asset principale delle PMI.

Ha chiuso la sessione il Segretario di Stato agli Esteri Antonella Mularoni, che ha parlato dei passi avanti compiuti da San Marino in questi tre anni e mezzo di legislatura, ma anche dei limiti che ancora non si è riusciti a superare. Il suo è stato un intervento parecchio autocritico. La meritocrazia, ha citato il Segretario Mularoni, non è ancora una pratica diffusa. Il bilinguismo è una prospettiva fondamentale, ma ancora oggi ai massimi livelli della nostra diplomazia non sempre abbiamo persone che parlano l’inglese”. “Purtroppo manca ancora il coraggio di fare scelte e di portarle avanti. Quel coraggio che abbiamo avuto nel mettere in campo alcune importanti riforme dobbiamo introdurlo anche in altri settori”.

 

L’OPINIONE DEGLI ESPERTI

La terza parte (Ricerca & Sviluppo: l’opinione degli esperti) si è completata con quattro casi di innovazione. Agroinnova, con il Direttore Maria Lodovica Gullino, caso di eccellenza nato in seno all’Università di Torino che si occupa di progetti internazionali in ambito agroalimentare. La realtà dell’UNIDO, con Laraisse Esserrhini che ha relazionato su questa agenzia delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale e in particolare su due progetti in Marocco e nel neonato Sud Sudan. Armelle Domas, di Minatec, innovativo campus francese che ha rivoluzionato il volto di Grenoble e che rappresenta un caso di eccellenza nell’ambito delle micro e nanotecnologie. Ceccato Group, rappresentato da Giuseppe Angelico autore di un veemente intervento sul motivo per cui un’impresa che punta su R&S sceglie uno Stato “incubatore”. Infine Silvia Rossi, Direttore dell’Ufficio Marchi e Brevetti, che ha parlato della tutela della proprietà industriale a San Marino e gli accordi internazionali.

 

San Marino Fixing era media partner del Forum ed ha anche seguito le due giornate dell’evento con la diretta streaming da www.sanmarinofixing.com.

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