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San Marino, Colombini hi-tech al Salone del Mobile. La cucina nel futuro

da Redazione

images/stories/img-fixing/colombinistand-salonedelmobile12.jpgProdurre e vendere per il consumatore finale e il dealer, un’esperienza innovativa di arredo della casa, secondo uno stile di vita italiano. Il Gruppo Colombini cala il poker sulla ruota di Milano: l’azienda sammarinese ha allestito quattro stand al Salone del Mobile per mettere in mostra l’eccellenza.

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di Alessandro Carli

 

SAN MARINO – Produrre e vendere per il consumatore finale e il dealer, un’esperienza innovativa di arredo della casa, secondo uno stile di vita italiano. Il Gruppo Colombini cala il poker sulla ruota di Milano: l’azienda sammarinese ha allestito quattro stand al Salone del Mobile per mettere in mostra l’eccellenza.
“Con Colombini Casa – racconta Emanuel Colombini, amministratore delegato del Gruppo – esponiamo al Salone, mentre con gli altri tre marchi – Febal, Rossana e Artec – siamo presenti a Eurocucina, una sezione specifica della fiera dedicata agli spazi adibiti alla cottura del cibo”. Molte, moltissime le novità in pentola. “Quest’anno abbiamo portato a Milano una serie di prodotti nuovi. Con Febal, ad esempio, abbiamo voluto illustrare il progetto Febal lab, un laboratorio di idee che mette in mostra le cucine del futuro, viste però con lo sguardo dei giovani designer in rampa di lancio. La caratteristica principale va ricercata nelle interfacce con device mobile e nelle linee. Un’idea di cucina fresca, contemporanea, attenta ai ragazzi: si possono infatti collegare sia l’Ipod che l’Iphone attraverso una serie di appositi innesti tutti connessi. I pensili diventano così le casse acustiche per ascoltare la musica, ma si può anche navigare su internet per cercare le ricette. Un modello di cucina che si interfaccia con i tablet e con la nuova tecnologia. Il tutto, con un’attenzione e una grande cura per le linee e per i colori”.
Con il marchio Rossana invece, prosegue Colombini, “vogliamo spingere sul concetto di ricerca molto innovativa: ‘trasportare’ le cucine professionali dei grandi chef, in acciaio, dentro le case. Prendere cioè le grandi cucine e renderle adattabili a tutte le abitazioni. Il progetto prevede anche un sistema di porte, di applicazioni architetturali, ovvero si offre la possibilità di nascondere la cucina dietro ai muri con al chiusura rasomuro. Utilizzando gli stessi materiali e giocando sulle tonalità dei colori, tutto sparisce. E’ il concetto ben rappresentato dai loft o dagli open space e viene utilizzato per rendere tutto omogeneo. Tutto si nasconde, ma poi tutto esce”.
Dietro ad Artec, lo sguardo all’equilibrio. “Qui in Fiera a Milano abbiamo molte novità. Con Artec, cucine a servizio di comfort e praticità, mettiamo in luce una modellistica più commerciale, che si concerta sul rapporto tra qualità e prezzo. Il target è quello di una cucina a prezzo medio, accessibile. Per la presentazione, puntiamo sulla scenografia, in modo da dare una percezione di alto livello. Si tratta di una linea di prodotti trasversali, che incontra i clienti che cercano ‘il prezzo’ e la qualità”.
La presenza del Gruppo Colombini non si limita al Salone del Mobile propriamente detto. “Con Febal e Rossana – conclude Emanuel Colombini – abbiamo abbracciato anche il fuori salone: due concept store monomarca di due aziende”.

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