Home categoriePolitica San Marino, sì all’Odg congiunto per il FMI. IVA, spending review, pareggio di bilancio. Finalmente…

San Marino, sì all’Odg congiunto per il FMI. IVA, spending review, pareggio di bilancio. Finalmente…

da Redazione

Un decalogo non bastava, e infatti i punti sono undici. Undici punti focali su cui la politica sammarinese aveva quanto meno nicchiato, quando non risposto sdegnosamente che non era proprio possibile imboccare questa strada. Salvo poi fare dietrofront lunedì in Commissione Finanze per dire signorsì alle richieste provenienti da Washington.

SAN MARINO – Un decalogo non bastava, e infatti i punti sono undici. Undici punti focali su cui la politica sammarinese aveva quanto meno nicchiato, quando non risposto sdegnosamente che non era proprio possibile imboccare questa strada. Salvo poi fare dietrofront lunedì in Commissione Finanze per dire signorsì alle richieste provenienti da Washington. Ma del resto, di fronte all’ipotesi di una figuraccia all’FMI, non sarebbe stato possibile fare diversamente.

 

Per essere più chiari la Commissione Finanze, dopo un lungo e tormentato percorso che aveva visto l’opposizione spaccata (da una parte il Psd, dall’altra Ups, Su e Psrs), ha trovato e sottoscritto finalmente un ordine del giorno condiviso che i Segretari di Stato Pasquale Valentini e Marco Arzilli possono portare nel week end a Washington all’assise del Fondo Monetario Internazionale per dimostrare la volontà di San Marino di affrontare un vero e proprio cambiamento.

Questo decalogo “abbondante”, undici punti, contiene passaggi cruciali come la messa in sicurezza del sistema bancario, l’introduzione del sistema IVA (dunque non si aspetta più l’esito dello studio chiesto dal Consiglio Grande e Generale nei mesi scorsi), la ridefinizione della materia degli appalti pubblici (e dire che un’Istanza d’Arengo dell’ANIS in proposito era stata bocciata…) un programma di spending review (bel termine tecnico che entra finalmente anche nel lessico sammarinese) per la gestione della pubblica amministrazione e infine l’imposizione di un vincolo di pareggio già nella legge di bilancio 2013 (un’altra Istanza degli Industriali era stata bocciata pure con un briciolo di ironia da parte di qualche consigliere di fronte ad un obiettivo ritenuto abbondantemente fuori portata).

 

Ecco dunque il testo dell’ordine del giorno in questione.

 

“Considerato che l’odg approvato dal Consiglio grande e generale nella seduta del 21 marzo 2012 individua assieme alla riforma tributaria, come obiettivi prioritari, la messa in sicurezza del bilancio dello Stato, il contenimento dei costi della Pa. ed il rafforzamento del settore bancario sammarinese,

considerato altresì

che così come anche previsto dall’art.24 della legge di bilancio, si ritiene necessario accompagnare l’esame dell’articolato della riforma dell’Imposta generale sui redditi e il raggiungimento degli obiettivi suddetti con ulteriori iniziative,

tenuto conto

del rapporto preliminare del Fmi di cui alla missione Article IV sull’outlook economico, settore finanziario, politiche fiscali, sistema statistico,

consapevoli

che vi è ampia condivisione fra le forze politiche, sociali ed economiche sulla necessità del percorso di cambiamento e rinnovamento, nella direzione di un nuovo assetto normativo basato sul modello di economia e finanza aperto, trasparente ed allineato con gli standard internazionali quale fondamentale sfida a medio-lungo termine,

impegna il Consiglio grande e generale ed il congresso di Stato a porre in essere i seguenti interventi:

 

– un’efficace azione di riduzione della spesa pubblica mediante il rispetto dei vincoli di bilancio per gli enti e le aziende dello Stato indicati dall’art. 24 della Legge 200/2011, la definizione di un tetto massimo della spesa corrente, nonché dall’impostazione di un vincolo di pareggio nella legge di previsione del bilancio finanziario dello Stato per il 2013, al fine di non ingenerare ulteriori disavanzi di amministrazioni che incidano sul debito pubblico;

– presentazione, entro il 2012, del progetto di riforma della legge sulla contabilità generale dello Stato ed una particolare attenzione alla riduzione delle voci di spesa sospese contenute nei residui passivi e di redistribuzione delle stesse sugli esercizi futuri in ragione di effettive necessità di spesa;

– attivazione di iniziative e di un programma di spending review e dei relativi strumenti per supportare lo Stato in un’azione di analisi dei costi di gestione, nella programmazione di un loro contenimento razionalizzazione ed opportunità e nel processo di riorganizzazione operativa, mantenendo lo standard qualitativo dei servizi, prima della presentazione della legge di previsione del bilancio finanziario dello Stato per il 2013;

– ridefinizione della normativa in materia di appalti pubblici, attivando maggiori controlli e garantendo la necessaria trasparenza;

– accelerazione del percorso di costituzione di un Ente finanziario pubblico in capo al quale affidare la gestione e valorizzazione del patrimonio dello Stato e nel contempo il reperimento di mezzi finanziari atti a consentire interventi strutturali a sostegno del sistema economico, anche mediante operazioni di private equity, con presentazione delle relative proposte entro il 2012;

– avvio di un concreto piano di acquisizione dei mezzi finanziari necessari al finanziamento del debito pubblico e delle opere infrastrutturali anche mediante il supporto di operatori specializzati del settore finanziario internazionale entro il 2012;

– sviluppo di un piano di rilancio del sistema bancario, anche implementando le missioni di assistenza del Fondo Monetario Internazionale e completando la riforma di Banca centrale;

– nell’ambito degli interventi di consolidamento e rilancio del sistema bancario e finanziario sammarinese, basato anche sulla trasparenza degli assetti proprietari, definizione delle modalità di supporto e di partecipazione dello Stato, in presenza di opportune garanzie e condizioni, nell’operazione di ricapitalizzazione e riorganizzazione della Cassa di risparmio della Repubblica di San Marino, con apposito provvedimento legislativo adottato dal Consiglio grande e generale;

– completamento del percorso di riforma del catasto, con l’approvazione entro il 30/11/2012 di tutte le normative afferenti;

– proseguimento della riforma del sistema fiscale sammarinese, con la presentazione di una legge per la revisione del sistema delle imposte indirette, con particolare attenzione alle imposte sul consumo (monofase – Iva), entro il 30 giugno 2013, con previsione di entrata in vigore il 01/01/2014;

– implementazione delle attività di rilevamento, elaborazione statistica sui dati di contabilità nazionale e dati macroeconomici, istituendo un Ufficio studi”.

 

 

 

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