Sole24Ore, Espresso, Mondadori e RCS: consorzio per piattaforma digitale. Audipress: il quotidiano economico è quello che cresce più di tutti.
di Saverio Mercadante
Un altro passettino per allontanarsi dalle edicole di strada. La corsa verso i giornali on line ha fatto tappa all’Edicola italiana. I quattro principali gruppi italiani di editoria d’informazione, Il Sole 24 Ore, L’Espresso, Mondadori e Rcs hanno definito con una lettera d’intenti la costituzione di un consorzio per la realizzazione di un’edicola digitale. Nasce, dunque, Edicola Italiana, con l’idea di costituire un unico luogo online dove comprare, in formato digitale, quotidiani e periodici. L’edicola consentirà agli utenti/lettori di acquistare semplicemente, in un unico luogo online e in formato digitale, i prodotti giornalistici preferiti, esattamente come avviene ogni giorno con quotidiani e periodici cartacei in tutte le edicole italiane. Il “luogo” sarà diverso a seconda del tipo di piattaforma: per un iPhone o un tablet sarà una “app”, per un computer un sito o un’icona, ad esempio. L’utilizzo sarà semplice ed economico, con la riduzione al minimo dell’utilizzo di username e password, e altrettanto diretto sarà il passaggio da una piattaforma all’altra. Il consorzio, al momento della partenza, sarà aperto a tutti gli editori che vorranno farne parte. L’obiettivo principale è infatti realizzare un’operazione di sistema: un’iniziativa capace di affiancarsi ai sistemi distributivi dei player globali e diventare punto di riferimento degli editori di prodotti editoriali digitali a pagamento in lingua italiana, creata per offrire al pubblico un’esperienza semplice e uniforme nella scelta, nell’acquisto e nella fruizione. Dunque, grazie all’adozione di tecnologie multipiattaforma, l’utente ha anche la possibilità di accedere a Edicola Italiana da qualsiasi tablet, personal computer o dispositivo mobile delle ultime generazioni (smartphone) e trovare esposti sugli “scaffali digitali” i giornali e gli altri prodotti di tutti gli editori consorziati. Gli editori che ancora non hanno una versione digitale dei propri quotidiani o periodici possono, se lo desiderano, utilizzare lo “sfogliatore” che è messo a disposizione dal consorzio. I promotori assicurano che gli editori avranno una piena trasparenza di rapporto con i propri clienti e il controllo delle proprie politiche commerciali, a partire dalla piena libertà nella definizione dei prezzi. Il Consorzio affiderà la gestione operativa del servizio a un partner tecnologico e commerciale indipendente.
I numeri di audipress
Tempi di crisi economica e tempi di grandi letture economiche. Il Sole 24 Ore è in cima alla classifica Audipress dei lettori digital con +28,26% gli utenti unici rispetto allo scorso febbraio 2011. Subito dopo la la Stampa di Torino è in cima alla crescita dei lettori digitali: è cresciuta del 10,21% rispetto al febbraio 2011. Sono 369.418 persone che sfogliano oltre 2 milioni di pagine al giorno e passano in media più di 4 minuti al giorno a testa sul sito. Il Corriere della Sera registra -6,05 per cento, La Repubblica è in stallo con – 0,04 per cento. I dati Audiweb di Gennaio 2012 metteva in rilievo un mercato dei quotidiani digitali dove La Repubblica guadagnava rispetto al Corriere, 1,4 milioni contro 1,3 milioni. Nella graduatoria non cambiava molto rispetto ai dati precedenti: aumentavano solo gli utenti medi. Secondo la ricerca AudiWeb, nel mese di febbraio 2012 sono stati 27,7 milioni gli utenti che si sono collegati a Internet almeno una volta da computer, il 50,7% della popolazione dai due anni in su, con una crescita del 9,2% in un anno. E l’audience online nel giorno medio registra una crescita del 7,3%, con 13,8 milioni di utenti attivi che hanno navigato per 1 ora e 26 minuti, consultando 166 pagine per persona. Le donne digitali crescono di più degli uomini: la popolazione online è rappresentata per il 55% da uomini (7,6 milioni, +5,4% in un anno) e per il 45% da donne (6,2 milioni, +9,6%). Per quanto riguarda l’età, sono principalmente 35-54enni (6,6 milioni, il 48,1%), seguiti da 25-34enni (2,6 milioni, il 18,9%). E l’accesso è ormai quasi paritario tra Nord e Sud. L’uso di Internet in un giorno medio è spalmato durante tutta la giornata. Ma le fasce pomeridiane e serali prevalgono sulle altre. Dalle 9 del mattino sono già 6 milioni gli utenti attivi, che diventano 7 milioni dalle 12 in poi. Il picco dell’audience però si registra tra le 18 e le 21 con 7,5 milioni di utenti online, per poi scendere a 5,5 milioni tra le 21 e la mezzanotte, fascia oraria in cui si registra una maggiore attività online sia in termini di tempo speso (36 minuti), che di pagine viste per persona (68).
Tanto Facebook per i giornalisti italiani
Pur avendo meno utenti di vari altri paesi europei (l’Italia è all’undicesimo posto nella classifica per numero di iscritti a Facebook), le testate giornalistiche italiane hanno in compenso, in proporzione, un numero di fan su Facebook nettamente superiore. Il dato emerge da una ricerca effettuata da Fanpage alla fine del settembre scorso su oltre 1.600 tra siti web e pagine Facebook delle testate dei 45 paesi dell’ Europa, secondo cui l’Italia “è uno dei paesi che meglio ha compreso il valore e la potenza di Facebook come nuovo mezzo di informazione di massa”. Sei testate italiane sono infatti nei dieci primi posti nella classifica stilata da Fanpage. Per quanto riguarda la classifica generale dei giornali con più fan in Italia, dopo il sito che ha organizzato la ricerca (Fanpage è al primo posto con oltre 610.000 fan). Al secondo posto si piazza Il Fatto Quotidiano (607.763) e al terzo posto Repubblica (459.409). Seguono Corriere della Sera (367.121) e Vogue Italia (266.819).