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E’ in arrivo la sedicesima Fiera agricola della Repubblica di San Marino

da Redazione

Un suono cadenzato di zoccoli duri, di biada, di pini e di mestieri ruvidi, che indicano la direzione: alla Casa di Fabrica dove, il 5 e il 6 maggio, si terrà la manifestazione, patrocinata dalla Segreteria per il territorio, l’ambiente e l’agricoltura.

 

“Nella Torre il silenzio era già alto. Sussurravano i pioppi del Rio Salto. I cavalli normanni alle lor poste frangean la biada con rumor di croste. Là in fondo la cavalla era, selvaggia, nata tra i pini su la salsa spiaggia; che nelle froge avea del mar gli spruzzi ancora, e gli urli negli orecchi aguzzi”. E’ quasi un doveroso omaggio al centenario della morte di Giovanni Pascoli, rileggere “La cavalla storna”: frammento di vita rurale, passata, che nel lieve galoppo degli zoccoli conduce verso quel mondo agricolo, che oggi chiede di essere ascoltato. Un suono cadenzato di zoccoli duri, di biada, di pini e di mestieri ruvidi, che indicano la direzione: alla Casa di Fabrica dove, il 5 e il 6 maggio, si terrà la sedicesima edizione della Fiera agricola di San Marino, patrocinata dalla Segreteria per il territorio, l’ambiente e l’agricoltura. “La manifestazione celebra le giornate della cooperazione agricola – esordisce Gian Luca Giardi, coordinatore dell’evento – è di fatto una finestra sulla memoria: sabato e domenica infatti il museo della civiltà contadina rimarrà aperto, e tutto attorno fioriranno una serie di appuntamenti: saranno rappresentati tutti gli  antichi mestieri, grazie ai figuranti dell’associazione antichi mestieri di Montegiardino; fabbri, scalpellini, vasai, fornai. Tutti in abiti dell’epoca. Ci sarà anche una signora che farà funzionare il telaio. Mestieri oggi in disuso, ma che sino a pochi decenni fa venivano largamente praticati”. I lavori della terra, ieri come oggi, saranno accompagnati dagli animali da fattoria. “Polli, galline, conigli, capre, pecore, mucche, bovini – prosegue Giardi -, ma anche i poni della federazione ippica sammarinese, che porteranno a fare un giro nel parco. Si potrà anche fare un giro sul carro rimorchio, che verrà attaccato a un trattore che farà visitare Montecchio”. Non mancheranno gli strumenti della fattoria: “Oltre alle macchine agricole di un tempo, verranno messe in esposizione anche quelle moderne – chiarisce il coordinatore -. Credo sia importante conoscere come si lavorava un tempo, ma anche presentare lo stato di avanzamento dell’agricoltura di oggi, che è un settore piccolo in numeri, ma che è il settore primario che cura ogni giorno il nostro territorio”. Alla 16sima edizione della Fiera agricola, i protagonisti saranno i prodotti tipici del Consorzio Terra di San Marino. “Ci saranno alcuni angoli dedicati alla degustazione dell’enogastronomia del territorio: il ristorante, che proporrà anche le carni locali, lo stand della piadina, l’angolo del latte, l’olio, il vino, il pane, i biscotti, il formaggio, eccetera. Il forno a legna sarà in funzione e cuocerà il pane. Gli apicoltori smieleranno in diretta, e il miele potrà essere assaggiato sul pane caldo”. Inoltre importanti  novità per il paniere  a marchio Terra di San Marino, nel corso della 16 edizione, saranno infatti presentati e messi in degustazione tre nuovi prodotti: i biscotti con farina integrale di grano tenero e miele, ricetta esclusiva della Pasticceria Cristal che nel corso della fiera sarà dimostrata ai partecipanti del corso tenuto presso Casa di Fabbrica, per la prima volta salami e salsicce a cura della Cooperativa Allevatori Sammarinesi ed infine l’insalata e la produzione orticola tutta Terra di San Marino. Non solo cibo: la fiera agricola infatti, tra le sue priorità, mette al centro il contatto tra l’uomo e la natura. “E’ certamente un’occasione per far conoscere alle scuole come vivevano i nonni. Abbiamo anche organizzato un concorso per gli alunni delle scuole d’infanzia ed elementare: costruire uno spaventapasseri con materiale di recupero. Ogni opera verrà esposta, e la più bella verrà premiata alla presenza delle massime cariche istituzionali”. Tanti, tantissimi gli appuntamenti in programma durante la due giorni. Una festa nella festa, un soffio di memoria, per ricordare da dove siamo venuti. A cavallo, probabilmente, con un libro tra le mani. Tra i sussurri dei pioppi di Giovanni Pascoli, il suono regolare degli zoccoli, l’odore dell’erba verde, i profumi della tavola, e “gli urli negli orecchi aguzzi”.

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