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Diario della crisi del 6 aprile

da Redazione

Come combattere la crisi oltre le derive rigoriste? Potrebbero veramente ammazzare definitivamente il cavallo ammalato, come rileva per l’Italia, buon ultimo, anche il Wall Street Journal.

 

di Saverio Mercadante

 

Come combattere la crisi oltre le derive rigoriste? Potrebbero veramente ammazzare definitivamente il cavallo ammalato, come rileva per l’Italia, buon ultimo, anche il Wall Street Journal: “Le misure di austerity varate dall’Italia creano rischi per l’economia” perché “stanno arrestando lo sviluppo dell’attività economica”. Le misure del governo italiano si stanno rivelando “controproducenti” dal momento che gli ultimi aumenti delle tasse stanno aiutando l’Italia a risanare i conti, ma stanno anche facendo contrarre l’economia più rapidamente. Secondo il Wsj Europe “lo scenario attuale in Italia, Grecia e Spagna lascerà i paesi problematici dell’eurozona con percentuali di debito pubblico ancora più alte anche se realizzano sforzi dolorosi per ridurlo”. Cosa ti fanno invece in Germania? I dipendenti pubblici si sono accordati per un aumento salariale del 6,3% nei prossimi due anni, mentre il settore metalmeccanico ha richiesto un aumento del 6,5%. Forse così si continua a crescere dopo aver risanato per vent’anni. Sul fronte del Don sembra invece che la vittoria di Putin abbia avuto effetti piuttosto nefasti. La fuga di capitali netti dalla Russia del settore privato nel primo trimestre del 2012, secondo i dati preliminari, è stata pari a 35,1 miliardi di dollari rispetto ai 19,8 miliardi dollari dello stesso periodo del 2011. Lo ha reso noto la Banca di Russia, in riferimento al periodo che è coinciso con la campagna elettorale e l’elezione di Vladimir Putin alla presidenza per il suo terzo mandato. Ma anche dal vecchio Far West arrivano brutte notizie. Si è conclusa nella terra di Obama l’indagine federale sui pignoramenti delle banche in America. Ora 1 milione e 250 mila immobili pignorati verranno messi sul mercato: i prezzi potrebbero crollare di un ulteriore -10%, secondo gli analisti di RealtyTrac. L’offerta di immobili pignorati aumenterà del +25%, dal milione di unità del 2011, secondo le stime di Moody’s.

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