Home NotizieSan Marino San Marino, mese dantesco: l’incontro tra Ettore e Andromaca

San Marino, mese dantesco: l’incontro tra Ettore e Andromaca

da Redazione

Affascinante l’excursus letterario del relatore, il professor Nicola Renzi, docente della scuola secondaria.

 

La Sala Alberoni della Biblioteca di Stato e Beni Librari non è stata sufficiente ad accogliere, mercoledì scorso, tutti gli intervenuti accorsi ad ascoltare, nell’ambito della sesta edizione del “Mese Dantesco”, la seconda conferenza di quest’anno, organizzata dall’Associazione Dante Alighieri in collaborazione con la Scuola Secondaria Superiore. Un pubblico particolarmente numeroso, costituito da studenti del Liceo, da persone giovani e adulte, onorato dalla gradita e autorevole partecipazione di Matteo Fiorini, in una delle sue ultime apparizioni pubbliche in veste di Capitano Reggente, che ha seguito con grande attenzione e notevole interesse la conversazione dal titolo “Ettore e Andromaca – Eroi e dannati tra Omero e Dante”, tenuta dal prof. Nicola Renzi, docente della Scuola Secondaria. Affascinante l’excursus letterario del relatore che, in premessa, ha voluto sottolineare quanto profondo fosse il desiderio di Dante di esplorare il mito di Ettore e Andromaca, che il divino poeta non aveva potuto conoscere dalla fonte principale, l’Iliade, ma che aveva appreso dai soli testi cui un erudito del Trecento poteva attingere. Il prof. Renzi ha sapientemente descritto la scena dell’incontro fra Ettore e Andromaca, tratta dal sesto libro del poema omerico, una delle pagine più intense di poesia e di commozione che sole permettono di eternare la gloria di un poeta. Sullo sfondo della guerra, una tragedia inevitabile e, due personaggi, sui quali incombe il peso di un crudele destino, di cui entrambi sono consapevoli: si incontrano e le loro parole risuonano con accenti ora profondamente drammatici, ora infinitamente tristi, ora dolci ma velati di malinconia, come se fosse quella l’ora estrema della vita. Ne deriva un ritratto familiare struggente e memorabile, di grande umanità, di profondi e toccanti affetti e di alti e autentici valori, quali l’amore per la patria, la grandezza etica e morale, il senso del dovere che oltrepassano la dimensione della realtà. Nella complessità delle numerose e dotte citazioni bibliografiche, che spaziavano in un percorso da Omero a Foscolo, il prof. Renzi con grande capacità di analisi, consequenziale ad accurati e specifici studi ed a ricerche approfondite, ha ricostruito, nel rigoroso riferimento ai diversi autori, importanti tematiche che possono riguardare, esattamente oggi come allora, il nostro vivere e le scelte fondamentali della nostra esistenza, a dimostrazione che ciò che è accaduto in epoche lontanissime da noi è pur sempre fondativo del tempo presente. L’uditorio molto attento ha accolto con grande entusiasmo la relazione, veramente ben concepita, dimostrando ancora una volta come gli incontri del Mese Dantesco continuino a regalare momenti di rare emozioni e di profonde riflessioni. Si conferma così decisamente come da un lato l’insegnamento possa uscire con successo dall’ambiente strettamente scolastico per affrontare pubblicamente argomenti importanti e come dall’altro le persone culturalmente attente possano fruire delle tante qualità professionali esistenti nel Paese. Con questi sentimenti, ci apprestiamo ad accogliere, mercoledì 18 aprile, alle ore 17,45, la relazione del dott. Domenico Pantone su “ Giovanni da Serravalle, Allievo di Benvenuto da Imola “, ancora nella suggestiva Sala Alberoni della Biblioteca di Stato. Tutti gli incontri del “Mese Dantesco” tenuti negli anni passati sono visibili consultando il sito internet della Dante sammarinese.

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