Dieci paperoni su un piatto della bilancia, tre milioni di poveri sull’altro. E l’incredibile è che stanno in perfetto equilibrio. È l’Italia, questa, come la dipinge Bankitalia. Per la precisione la situazione paradossale è stata pubblicata in uno degli Occasional papers diffusi da Palazzo Koch, studio di Giovanni D’Alessio. Che sostiene appunto che il capitale dei dieci uomini (e donne) più ricchi del Belpaese equivale al patrimonio di tre milioni di italiani più poveri.
Chi sono questi dieci paperoni non lo dice Bankitalia, ma lo si ricava dalla celeberrima graduatoria di Forbes. Eccoli dunque.
Al primo posto, dato assodato ormai da anni, c’è Michele Ferrero (nella foto a fianco), patron dell’omonimo gruppo, con un patrimonio personale di 14,2 miliardi di euro, un gruzzoletto che lo colloca anche al 23° posto della classifica mondiale.
Secondo posto per Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica, con 8,6 miliardi (74° posto mondiale).
Sul terzo gradino del podio c’è invece lo stilista Giorgio Armani con un patrimonio di 5,4 miliardi.
Al quarto posto, sempre secondo Forbes, c’è Miuccia Prada, con 5,1 miliardi (è anche considerata la 79a donna più potente al mondo), quinto e sesto i fratelli Paolo e Gianfelice Rocca, azionisti di maggioranza di Tenaris, con un patrimonio che unito insieme va in doppia cifra (parliamo sempre di miliardi di euro): 6 miliardi per Paolo, 4,5 per Gianfelice.
Finalmente al settimo posto troviamo il nome sicuramente più atteso e scontato, quello di Silvio Berlusconi, che tra Fininvest e Mediaset conta 4,4 miliardi di euro.
Ottavo posto per Stefano Passina, patron di Alliance Unichem, con un patrimonio di poco inferiore ai 2 miliardi di euro.
Al nono posto viene considerata, cumulativamente, la famiglia Benetton, titolare dell’omonimo marchio di abbigliamento. Carlo, Gilberto, Luciano e Giuliana Benetton contano infatti su un patrimonio di 1,5 miliardi.
Chiude questa top ten il Presidente di Geox, Mario Moretti Polegato, che detiene un capitale di 1,35 miliardi.
Complessivamente, insomma, si parla di un gruzzoletto di circa 52 miliardi di euro. Che diviso per tre milioni (il numero dei poveri) dà un totale di 17 mila e 300 euro.
