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San Marino, Banca Centrale: Massimo Francioni si dimette da sindaco

da Redazione

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“I dirigenti di via del Voltone invocano l’indipendenza del loro operato senza pensare che devono rispondere al Paese”.

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“Nessuna fiducia nei vertici, che non rispondono più al paese”. Massimo Francioni ha rassegnato le dimissioni, irrevocabili, dal collegio sindacale di Banca Centrale. Per motivare l’uscita da BCSM, Francioni ha puntato il dito verso “un crollo di fiducia nei vertici di Banca Centrale per le problematiche reputazionali che li vedono coinvolti e che vanno da esposti penali depositati al tribunale di San Marino, a interpellanze presentate da un senatore italiano, per vicende che paiono di estrema gravità e che screditano fortemente le istituzioni della nostra Repubblica, con danni irreparabili”. “Anche nella vicina Italia – ha rimarcato – probabilmente questi soggetti avrebbero fatto un passo indietro. Ma sul Titano queste persone dimostrano di essere prive di ogni elementare forma di dignità. I dirigenti di via del Voltone invocano l’indipendenza del loro operato senza pensare che devono rispondere al Paese, ma intanto ci ricattano, con gravi ripercussioni che potrebbero esserci in Banca d’Italia perché lì i giornali li leggono”. Massimo Francioni poi ha parlato anche del segretario alle Finanze Pasquale Valentini: “La sua difesa dei vertici di BCSM è in realtà un tentativo di difendere sé stesso perché in questa vicenda si è giocato tutta la credibilità politica che aveva”. L’ex sindaco ha spezzato una lancia a favore del consiglio direttivo e del collegio, verso i quali “rimane inalterata la stima e considerazione”.

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