Home FixingFixing San Marino, Fabio Berardi: il rilancio del turismo tra eventi e Russia

San Marino, Fabio Berardi: il rilancio del turismo tra eventi e Russia

da Redazione

Berardi_FabioDopo anni di risultati deprimenti il turismo a San Marino nel 2011 ha dato segnali di ripresa. Fixing (sul n. 10 del nostro settimanale) ha anticipato in esclusiva i dati dell’Osservatorio Turistico. Intervista al Segretario al Turismo Fabio Berardi, prima della sua partenza per la Fiera del Turismo di Mosca.

di Loris Pironi

 

san-marino-panorama-emilia-romagnaSAN MARINO – Dopo anni di risultati francamente deprimenti, con motivazioni che sono (altrettanto francamente) sin troppo ovvie, siamo a commentare risultati finalmente positivi per il comparto turistico del Titano. San Marino Fixing la scorsa settimana ha anticipato, in esclusiva, i dati dell’Osservatorio Turistico per l’anno 2011. Il dato più significativo è il ritorno, dopo troppo tempo, al di sopra della soglia psicologica dei 2 milioni di visitatori (2.038.359, per la precisione). Rispetto all’anno precedente si è registrata una crescita complessiva del 3,1%, con un incremento considerevole del cosiddetto turismo intermediato (i gruppi, i viaggi organizzati dai tour operator, il turismo che proviene dai cosiddetti educational). È positivo anche il dato della durata della sosta, che dalle due ore si sta avvicinando sempre di più alle 4 ore, elemento importantissimo per la ricaduta economica che ha sul territorio. Anche i numeri delle presenze alberghiere sono positivi. Non ultimo, grazie anche agli eventi (su tutti il Natale delle Meraviglie e le grandi mostre) si stanno cominciando a vedere risultati molto positivi per quello che riguarda la destagionalizzazione (mese su mese +14% a ottobre, +8,6% a novembre, +24% a dicembre: sono segnali molto incoraggianti).

E questa è la faccia lucida della medaglia. Poi ci sono i limiti del turismo sammarinese, che per il momento restano quelli “storici”: il centro storico va riqualificato, così come in molti casi anche le strutture ricettive. Ci sono interi settori turistici potenzialmente importantissimi che non vengono sfruttati (il wellness ad esempio, ma anche il comparto del congressuale, che peraltro deve fare i conti con una struttura, il Kursaal, oggettivamente dimezzata). Poi c’è il discorso della promozione: qui gli spazi di manovra sono estremamente ampi, l’immagine di San Marino Patrimonio dell’Umanità può e deve essere sfruttata molto di più, e si può fare tanto anche per promuovere il Titano grazie ai nuovi media (ad esempio i social network). In compenso sta portando oggettivamente frutti interessanti la scelta di spostare il tiro dalla presenza istituzionale agli eventi fieristici ad una promozione più mirata per quello che riguarda gli stakeholder da “convincere” e i territori di provenienza su cui puntare.

In estrema sintesi, San Marino può finalmente guardare ai numeri del proprio turismo con ottimismo, ma anche con la consapevolezza che tanto può essere fatto in futuro.

Berardi_Fabio.jpg“L’aumento delle presenze non è una sorpresa – commenta il Segretario di Stato al Turismo Fabio Berardi (nella foto) – bensì rappresenta il frutto di un lavoro che stiamo portando avanti da anni. In effetti i dati forniti dall’Osservatorio per il 2011 ci permettono una lettura positiva. È aumentato il numero di visitatori, la durata della sosta. Gli alberghi hanno avuto il miglior tasso di riempimento degli ultimi cinque anni. C’è stato inoltre un incremento davvero notevole per quello che riguarda i viaggi intermediati, su cui ci siamo concentrati molto. Quest’ultimo, in particolare, era un lavoro della cui bontà eravamo convinti ma per il quale non avevamo parametri per considerarne il successo. Oggi possiamo vedere che ha portato i suoi frutti”.

 

Però non ci si può cullare sugli allori.

 

“È chiaro che ci sono delle criticità. Ci sono questioni che vanno affrontate a prescindere dai dati positivi dello scorso anno. Con il tempo, ad esempio, si dovrà cercare di incrementare sempre più il livello qualitativo delle strutture: l’Allegato Z del Piano Strategico (approvato contestualmente al Bilancio di Previsione 2012, ndr), in particolare prevede contributi per la riqualificazione alberghiera. Poi va sfruttato l’intrattenimento legato ai giochi, come ad esempio i tornei di poker che stimolano una permanenza in Repubblica su più giorni e riscuotono anche il favore delle categorie economiche. Inoltre c’è un vuoto importante da colmare, che è quello legato al benessere. Anche in questo caso di idee ce ne sono diverse, e ora vanno realizzate. Però credo che la strada sia quella giusta”.

 

San Marino ha qualcosa che gli altri non hanno: una peculiarità che va sfruttata.

 

“Il brand della nostra Repubblica è indubbiamente un valore aggiunto, Parlo della nostra sovranità, delle tradizioni, ma anche la collocazione strategica del nostro territorio. Tutto questo deve essere considerato il punto di partenza. Lavorando in sinergia, tra le Segreterie di Stato, con le associazioni di categoria e gli altri enti sul nostro territorio, con le rispettive realtà istituzionali dei territori limitrofi, da Rimini alla Regione Emilia-Romagna, stiamo creando un sistema di sostegno e di promozione del turismo. Questo settore deve essere considerato sempre più un’industria per San Marino. Nel senso che va gestito come un’industria, in maniera sistemica.

 

Peraltro il turismo è stato individuato, dalla missione del Fondo Monetario Internazionale, come uno dei principali asset su cui costruire il futuro della Repubblica.

 

“Proprio così. Per questo ci sentiamo molto carichi di responsabilità e siamo consapevoli di giocare una partita estremamente importante. Riteniamo il turismo uno dei tre pilastri su cui poggiare la futura economia del Paese. Gli altri? Sono la finanza, che si sta ristrutturando in maniera importante, e il settore manifatturiero, che sono convinto possa tornare a decollare una volta che verranno risolti i problemi con la black list italiana”.

San Marino ha puntato molto sul discorso delle grandi mostre. La cultura può muovere numeri importanti per una realtà come San Marino.

 

“Un calendario di eventi vario e strutturato, con appuntamenti che si ripetano nel corso degli anni con una cadenza ben precisa, è sicuramente un elemento caratterizzante. Occorre avere sedi permanenti per ospitare le mostre e individuare i filoni che hanno un maggiore appeal sul pubblico. La strada intrapresa è quella giusta (30 mila presenze per gli Impressionisti, già 7 mila in poco più di un mese effettivo per il XX Secolo americano, ndr). Stiamo identificando alcune aree o strutture che potranno venire utilizzate come sedi permanenti di mostre ed eventi, anche lo stesso Museo di Stato potrebbe essere non più un’esperienza espositiva statica bensì potrebbe accogliere al proprio interno alcune esposizioni temporanee. Sarebbe un modo anche per far frequentare i nostri luoghi istituzionali anche dai sammarinesi”.

 

Leggendo i dati pare evidente che già qualcosa si sia mosso con questi eventi.

 

“Sviluppando il settore delle grandi mostre, come i due eventi organizzati in sinergia con Linea d’Ombra, ma non solo, abbiamo notato che c’è stato un incremento importante del turismo intermediato. Nel contempo di riflesso è cresciuto anche l’utilizzo delle guide e l’afflusso ai musei. Questo ci consente di confermare che l’idea sia valida. Ora dobbiamo inserirla in un progetto molto più alto”.

 

Come è cambiata la promozione turistica di San Marino in questi ultimi anni?

 

“Stiamo cercando di curare sempre di più il rapporto con chi muove il turismo, a partire dai tour operator. Cerchiamo poi di concentrare gli interventi anche come aree geografiche specifiche. Ad esempio la prossima settimana sarò a Mosca, dove andrò a promuovere il sistema San Marino in alleanza con il territorio dell’Emilia-Romagna. Perché oggi la sfida turistica la si vince come territorio allargato”.

 

Il turismo russo è una grande risorsa per la Riviera e per San Marino. Anche grazie ai voli sull’Aeroporto Fellini.

 

“Già abbiamo rapporti che stanno portando grandi frutti con due importanti tour operator russi, la settimana prossima (questa settimana, ndr) proveremo a fare altrettanto con un terzo. Il turismo russo ha una grande importanza. Fra l’altro sempre più ricercando un connubio con lo shopping, gli eventi culturali e la qualità dell’offerta. Ad esempio a San Marino a breve partirà un’importante mostra dedicata alla figura della donna nell’arte pittorica italiana. Affiancare a questo evento sfilate di moda renderebbe l’offerta davvero più completa. E comunque non è solo il turismo russo che ci interessa: San Marino, così come la Riviera, deve tornare ad attrarre i turisti tedeschi. E stiamo ragionando, ancora una volta come sistema con Rimini e l’Emilia-Romagna, per fare di San Marino il primo hub per il turismo cinese che arriva in Italia. Vorrei concludere con una sintesi: i risultati positivi del 2011 sono figli di un lavoro sistematico, portato avanti in maniera mirata sugli attori principali del turismo intermediato e concentrando la promozione su specifiche aree geografiche. È questa la strada maestra per combattere la crisi”.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento