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Consiglio Grande e Generale di marzo, la legge sulla naturalizzazione è stata approvata / 3

da Redazione

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Si è chiusa la sessione di marzo del Consiglio Grande e Generale. Spicca l’approvazione, a larga maggioranza, della legge sulle naturalizzazioni. Il messaggio di saluto dei Capitani Reggenti uscenti, Gabriele Gatti e Matteo Fiorini.

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Consiglio Grande e Generale, seduta del 21 marzo 2012

 

SAN MARINO – La seduta del Consiglio grande e generale è ripartita ieri, mercoledì, dall’esame delle permute e assegnazioni presentate in Aula dal segretario di Stato per il Territorio, Gian Carlo Venturini. Sono quattro le pratiche, tre vengono approvate e una respinta in quanto non raggiunge la maggioranza qualificata (quorum di 39 voti).

E’ poi la volta di tre progetti di legge presentati in prima lettura dal Psrs sulla concessione di residenza anagrafica, sulla ridefinizione del capitale sociale di Banca centrale e sull’istituzione dell’Imposta generale sui redditi. La palla passa poi al segretario di Stato per gli Affari interni, Valeria Ciavatta, per il progetto di legge “Disposizioni straordinarie sulla naturalizzazione”, cui è associato uno analogo del Psrs, entrambi in seconda lettura. Si apre quindi il successivo dibattito che proseguirà nel pomeriggio.

Di seguito un riassunto delle seduta

Permute e assegnazioni varie

Permuta tra l’Eccellentissima Camera e i signori Rita Barbieri e altri, approvata con 38 voti favorevoli, 9 contrari e tre astenuti.

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per il Territorio: “Si tratta di una presa d’atto per la ratifica di nuovi nomi e quote millesimali dovuti ad alcuni passaggi di successione”.

 

Permuta tra l’Eccellentissima Camera e i signori Giorgio e Rosanna Pasolini, respinta con 35 voti favorevoli, 13 contrari e un astenuto (quorum a 39).

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per il Territorio: “La permuta è già stata sottoposta al Consiglio nel 2005 e riguarda un’area nella zona Ciarulla oggetto di viabilità pubblica e di parcheggi scambiata con un terreno in località Lesignano”.

Marino Riccardi, Psd: “Intervengo non per i valori, i metri quadri permutati o per l’indennizzo ai Pasolini, proprietari dell’area su cui è sorto il parcheggio per la mensa di Serravalle. I miei dubbi riguardano la concessione di quel tipo di terreno, una consistente area adiacente al parco Laiala. È un controsenso tra ciò che fa un’amministrazione e ciò che fa quella che segue. Voto contro, con i Pasolini occorre trovare un’altra soluzione”.

 

Permuta tra l’Eccellentissima Camera e il signor Oliviero Ceccaroni, approvata con 40 voti favorevoli e nove contrari (quorum a 39).

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per il Territorio: “Riguarda una proprietà a Chiesanuova per una zona a parco”.

 

Istanza delle società Leasing Sammarinese Spa e Serena srl, approvata con 37 voti favorevoli, 14 contrari e un astenuto.

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per il Territorio: “La pratica risale al 2003 ed è stata presentata lo scorso novembre in Aula. E’ stato modificato l’indennizzo e sono state fatte alcune precisazioni sui volumi. L’intervento è stato ridotto perchè l’area di Galazzano è di pregio. Gli indici di costruzione sono stati dimezzati”.

Marino Riccardi, Psd: “Dobbiamo conoscere i soci della Serena srl e i mandatari del contratto di leasing. La pratica era già chiacchierata nel 2003 quando fu approvata per la prima volta per una casa di riposo per anziani. Ma quella struttura non è mai stata realizzata ed è stato previsto un cambio d’uso per fare servizi, uffici, negozi. Ai proprietari dovremmo dire ‘Vi ridiamo la scarpata che ci avete dato e buonasera’. L’intento nobile iniziale è stato completamente trasformato. Inoltre i 600 mila euro previsti per opere pubbliche vanno fatti gestire dallo Stato”.

Gian Nicola Berti, Ns, per la Ldl: “Cerchiamo di risolvere un problema generato tempo addietro. Abbiamo discusso su come uscire da una situazione imbarazzante, l’area è di pregio, ma nel 2007 il contraente ha ricevuto un diritto, quello di proprietà. Ho comunque una perplessità: nella bozza di delibera non c’è traccia dei nuovi indici, occorre chiarirli per evitare possibili contestazioni”.

Pier Marino Mularoni, Upr: “La pratica viene da lontano e a suo tempo è stata digerita per avere una casa di riposo per anziani. Occorrono presupposti di trasparenza, altrimenti il dibattio sul Greco si tramuta in parole al vento. Dobbiamo sapere chi sono i soci della srl e i mandatari del contratto di leasing con la Leasing sammarinese. Il segretario di Stato riscriva la delibera in maniera chiara. I 600 mila euro vanno gestiti dallo Stato, altrimenti saranno meno”.

Ivan Foschi, Su: “La permuta torni da dove è venuta, gli impegni del 2003 non sono stati rispettati, è decaduto l’interesse sociale. Ieri abbiamo discusso il rapporto Greco, ora discutiamo una pratica dove non sono indicati i soci. Serve anche un’oggettivazione precisa dei 600 mila euro di opere pubbliche. La pratica venga ritirata”.

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per il Territorio: “La pratica ha origine nel 2003 e le opere pubbliche prevedevano due campi di tennis, un’area per tiro con l’arco e uno skate park per complessivi 480 mila euro, opere mai realizzate. Abbiamo aggiornato la cifra a 600 mila euro. Le società coinvolte sono proprietarie di quel terreno. Amministratore unico della Serena srl è Angelo Vicini ed è composta da tre società: Europrogetti al 34% riconducibile a Rita Fontana, Finleasing al 33%, Tecnogest spa al 34% di Angelo Vicini.

Per garantire massima trasparenza gli indici sono stati dimezzati e sono stati introdotti vincoli significativi. In allegato alla delibera ci sono anche una piantina e la bozza di piano particolareggiato. Ci sono elementi di garanzia, la pratica è chiara e precisa”.

 

Progetti di legge del Partito socialista riformista sammarinese in prima lettura:

Disciplina sulla concessione di residenza anagrafica

Paolo Crescentini, Psrs: “Il tema è molto delicato e va affrontato con prudenza. Tuttavia è innegabile che dare a un investitore esterno la possibilità di avere la residenza a San Marino rappresenti una possibilità di arricchimento. La residenza andrebbe concessa a coloro che hanno
investito qui in maniera coerente con gli indirizzi del piano per le attività produttive e per i servizi e che hanno professionalità specifiche non reperibili all’interno e indispensabili per il sistema
sammarinese. Al venire meno dei requisiti la residenza sarà revocata.

Con questo intervento legislativo si avrebbe una situazione più regolata e trasparente per la concessione della residenza a chi può arricchire socialmente e culturalmente il nostro territorio”.

 

 

 

Gian Nicola Berti, Ldl: “Quello delle residenze è un argomento particolarmente sensibile. Faccio una riflessione. Mi sembra una ripetizione dell’attuale articolo 16 della legge sulle residenze, che però è riduttivo. L’aspetto è che vada sentito il parere della Gendarmeria per quanto è di effettiva pertinenza, qui invece si chiede di esprimere delle valutazioni su progetti imprenditoriali. E’ difficile per la Gendarmeria esprimere valutazioni sulla professionalità specifica dei candidati a cittadini sammarinesi. L’intendimento è corretto e lodevole, ma queste valutazioni vanno fatte in contraddittorio. Mi chiedo se non sia meglio valutare se ci siano effettivamente degli elementi di innovazione rispetto alla normativa vigente. Come sistema ritengo che sia preferibile quello attuale”.

 

 

 

Paolo Crescentini, Psrs replica: “Grazie al consigliere Berti che ha esaminato la nostra proposta, anche perché è molto preparato in materia. Il suo intervento può essere d’aiuto. E’ emerso nel suo intervento e io l’ho ribadito: questo progetto di legge è aperto al confronto. Non abbiamo bisogno di chi venga nel nostro paese a rovinarne la reputazione, ma di persone serie e oneste che vengano a fare impresa a San Marino. E’ il caso che si possa andare direttamente alla revoca di una residenza senza aspettare che ne scadano i termini naturali. Il nostro provvedimento vuole essere di stimolo perché si abbiano delle linee ben precise per il futuro del nostro Paese”.

 

Ridefinizione del capitale sociale di Banca centrale

Paolo Crescentini, Psrs: “In materia di ridefinizione del capitale sociale di Bcsm, per ripristinare la separazione tra controllori e controllati, le quote del fondo di dotazione possedute da soci privati
devono essere cedute allo Stato entro il 31 dicembre 2011. Il gruppo Psrs è convinto che nel nostro Paese ci siano le condizioni per l’insediamento di un centro finanziario da tutti riconosciuto. Per
questo serve che le autorità competenti si impegnino per la realizzazione di un sistema adeguatamente professionalizzato, raggiungibile attraverso l’indipendenza totale della Banca centrale”.

Modifiche alla legge 13 ottobre 1984 n.91 (Istituzione della Imposta generale sui redditi)

Paolo Crescentini, Psrs: “Il progetto apporta una modifica importante. La legge attuale ha esaurito la sua funzione. Deve esser improntata all’emersione di tutti i redditi imponibili, alla giustizia sociale, alla equità. In attesa della riforma tributaria è essenziale introdurre il quoziente familiare.
Naturalmente viene rispettata la facoltà di optare per la tassazione di base individuale. Questo provvedimento è più che mai attuale. Ritengo che ci debbano essere le più ampie convergenze, data la materia. Questo provvedimento segna delle linee guida legate ad aspetti e principi che riteniamo possano essere sviluppati, perché oggi è importante andare a una riforma tributaria. Si deve andare
verso equità e redistribuzione della tassazione a carico dei cittadini”.

 

Progetti di legge sulla naturalizzazione presentati dal congresso di Stato e dal Psrs

Valeria Ciavatta, segretario di Stato per gli Affari interni: “Normalmente i Paesi utilizzano lo ius sanguinis in maniera esclusiva quando c’è forte emigrazione; al contrario lo ius soli viene
preferito quando c’è forte immigrazione. Noi abbiamo sempre stabilito una certa difficoltà a far entrare nel territorio gli stranieri. Pertanto, San Marino ha sempre utilizzato norme restrittive. E’
inevitabile che anche il nostro Paese abbia un’emigrazione, spesso determinata da vincoli coniugali. Abbiamo provato a spiegare che, poiché la cittadinanza fa riconoscere pienezza di diritti giuridici e
civili che si basano sulla sovranità dello Stato, dobbiamo sapere che attraverso il vincolo della cittadinanza uno Stato esprime la propria sovranità. Questo rapporto deve essere esclusivo. Oltre a essere ancorato su basi storiche e sulla realtà effettiva, è un principio per cui San Marino deve affermare la propria identità. La naturalizzazione è quindi un principio utile perché chi da tanto si trova a San Marino risponda solo a San Marino, e non anche ad altri Paesi.

Parlando di naturalizzazioni ci dobbiamo riferire anche ai controlli che vengono fatti. Non vogliamo passare per razzisti quando adottiamo provvedimenti che hanno una loro ragion d’essere sul piano
istituzionale. Questo problema non ce l’hanno tutti i piccolo Stati, perché non c’è un livello di indipendenza così spiccato come qui. Abbiamo fatto presente che in linea di massima la maggioranza delle forze politiche hanno ritenuto opportuno procedere su questa legge. Prima o poi San Marino potrà anche arrivare alla naturalizzazione ordinaria, a oggi è prevalsa la soluzione proposta dal presente progetto di legge. E’ accorciato il periodo tra una legge di naturalizzazione e quella successiva- l’ultima è del 2000. Per i requisiti, il periodo è di 25 anni, e ce ne sono di speciali per i minori. Chi è nato ed è residente dalla nascita qui, può accedere alla naturalizzazione appena maggiorenne. Non è un progetto di legge qualunque, è un momento molto importante. Noi ci siamo incontrati con la disponibilità dei capigruppo consiliari per leggere dettagliatamente il progetto di legge, per capire se le forme di principio fossero condivise. Abbiamo previsto delle norme transitorie. Questa legge è più avanzata rispetto alla precedente”.

 

 

Paolo Crescentini, Psrs: “Questa è una legge diversa da tutte le altre, soprattutto perché qui si va a parlare di una materia sensibile, per cui è opportuno un ampio coinvolgimento di tutte le forze politiche. Il gruppo Psrs presenta un progetto di legge, in attuazione dei principi di cui all’articolo 2 della Legge 30 novembre 2000 n.114, il Consiglio Grande e Generale concede in via straordinaria la cittadinanza sammarinese per naturalizzazione al cittadino di Stato estero maggiorenne che ha dimorato effettivamente per trenta anni continuativi, nel territorio della Repubblica. Per il coniuge di cittadino o di cittadina sammarinese, qualora non sia pendente o definito procedimento giudiziario di separazione personale o di nullità o di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio, il periodo di dimora effettiva è di quindici anni continuativi; a chi ha dimorato effettivamente e continuativamente dalla nascita nel territorio della Repubblica, a condizione che almeno uno dei genitori o degli ascendenti di secondo grado abbia dimorato effettivamente in Repubblica per trenta anni continuativi.
Nel caso l’ascendente di cui al punto 2 sia deceduto, il periodo di dimora effettiva dell’ascendente, anteriore alla nascita del richiedente, è cumulato con l’età del richiedente stesso fino a raggiungere i trenta anni. Chi richiede la naturalizzazione deve avere la residenza anagrafica ed effettiva nel territorio della Repubblica alla data di approvazione della presente legge. La cittadinanza sammarinese per naturalizzazione si estende da subito al figlio minorenne se entrambi i genitori diventano cittadini naturalizzati, ovvero se il padre diventa cittadino naturalizzato e la madre è già cittadina sammarinese. Qualora la cittadinanza sammarinese per naturalizzazione sia acquisita da uno solo dei genitori, permanendo l’altro nella cittadinanza estera, questa si estende al figlio minorenne al raggiungimento della maggiore età, purché residente. La domanda di naturalizzazione per i minori è presentata dall’esercente la potestà o la tutela, ovvero da procuratore speciale nominato dal Commissario della Legge quale giudice tutelare”.

 

 

 

Denise Bronzeetti, Psd: “Non è un momento ordinario per affrontare questo tema. Si parla inoltre di un migliaio di nuovi cittadini in ingresso. Per una comunità piccola la cittadinanza propone un legame importante con la statualità e i cittadini. Spiace ci sia poco attenzione in Aula.

La relazione del segretario di Stato Ciavatta è stata equilibrata, dal punto di vista storico e anche per le varie sensibilità che ci sono sul tema. Ci sono alcuni punti controversi, che non devono però essere d’ostacolo al via libera alla legge. In primo luogo la straordinarietà dell’intervento. Per il Psd dovrebbe essere ordinario: una volta raggiunti i requisiti fissati è possibile avanzare la richiesta di cittadinanza. Così ci sarebbe maggiore chiarezza e non un’ondata di pratiche. In secondo luogo l’esclusività della cittadinanza e il conseguente obbligo alla rinuncia delle altre. In questo momento è un problema: i sammarinesi hanno difficoltà anche a girare per l’Europa.

Vorremmo ragionare di più sulle scelte, anche straordinarie, ma che ci diano possibilità in più e non in meno. Non è il possesso della cittadinanza a mettere in discussione la sovranità”.

 

 

 

Ivan Foschi, Su: “La cittadinanza è un tema delicato e riguarda le modalità di trasmissione. Lo ius sanguinis è una questione annosa e può porre in posizione secondaria chi vive qui. Non discutiamo sul congruo numero di anni per acquisire la cittadinanza, la diminuzione da 30 a 25 anni va bene. Però critichiamo la scelta confermata di non andare verso l’automatismo una volta raggiunti i requisiti. Così la legge non è uguale per tutti. Dobbiamo superare la straordinarietà dell’intervento e stabilire termini precisi”.

 

 

 

Alessandro Mancini, Psrs: “Voglio fin da subito esprimere la mia condivisione e ho piacere nell’affrontare in Aula questo tema. La cittadinanza è un problema fondamentale per tutti gli Stati, in particolare per uno piccolo come il nostro. Condivido quanto detto dal segretario di Stato Ciavatta. E confermo la posizione storica della mia area. Questo provvedimento avrà un carattere straordinario, un po’ mi dispiace. Invito i consiglieri e la politica a prendere in considerazione questo tema in maniera più decisa.

Il mio gruppo ha presentato un progetto di legge molto simile a quello del governo. Noi ipotizzavamo 30 anni, il governo 25, non è certo questa la differenza che ci farà cambiare idea. Qui comincia a esserci anche una crisi di carattere sociale, lo strumento della cittadinanza può essere un elemento di aiuto”.

 

 

 

Enzo Colombini, Su: “Siamo di fronte a un provvedimento straordinario. Il Patto ha fatto
questa scelta, e mi dispiace e mi delude. Non è con questo tipo di accentramento che si mette al riparo il Paese da eventuali flussi di cittadini. Ieri, sul Greco, abbiamo fatto tutti riflessioni e ragionamenti, ma, tra le altre cose, il Greco ci chiedeva di fare regole sicure, non soggette agli umori del potente di turno. Meglio sarebbe stato fare una legge definitiva. Io e il mio gruppo la voteremo comunque. Ci rammarica che ancora una volta è stato scelto di fare un provvedimento straordinario anziché uno fisso, certo e sicuro. Abbiamo preparato un emendamento che permette di intervenire su chi possa essere escluso per pochi mesi dalla possibilità di divenire naturalizzato. E’ meglio lasciare la libera scelta sulla cittadinanza piuttosto che obbligarne ad una sola. Non so se ci sono già degli emendamenti in merito. Se sì, ci associamo, altrimenti ne presenteremo”.

 

 

 

 

Teodoro Lonfernini, Pdcs: “Il tema è molto delicato e legato alle strutture e alle tradizioni della nostra Repubblica. Il progetto di legge del congresso di Stato segue quello del 2000. Al provvedimento è rimasto il carattere di straordinarietà perché non crediamo ai termini ordinari per la cittadinanza. Forse è un fattore conservatore, ma è anche giusto dare delle risposte ai cittadini”.

 

 

 

Federico Pedini Amati: “Chiedo se c’è un motivo particolare perché la data per l’acquisizione dei requisiti sia stata prevista per il 1^ febbraio? Perché non è fissata per il 31 dicembre 2012. comunque si tratta di un progetto di legge importante, che riconosce diritti reali alle persone”.

 

 

 

Angela Venturini, Udm: “La naturalizzazione è l’assunzione della cittadinanza per atto di pubblica autorità, a seguito di assunzione di determinati requisiti. E’ un modo di essere cittadini di uno Stato ed esercitare diritti civili. San Marino nei secoli passati è stata sempre una terra ospitale, anche se povera. Spesso si veniva in questo Paese per interessi politici, per sfuggire alle giurisdizioni esterne. Qui si stava al sicuro. E che fossero molti i cittadini che venivano a San Marino lo dimostrano norme che vietavano ai forensi residenti di vivere all’interno della mura. Lo dimostra l’istituzione della cinquina: i forensi che abitavano a San Marino e compravano casa dovevano pagare la cinquina, una tassa tolta solo pochi decenni fa, da Alvaro Selva. Nei secoli passati tutti i cittadini potevano essere chiamati ad aiutare la comunità in caso di bisogno. Non c’erano requisiti precisi, immagino che allora, dopo un po’ di tempo, chi viveva qui veniva considerato per abitudire di San Marino. Poi le cose cambiarono.

Personalmente, ritengo che la qualifica di ordinarietà a questa legge sarebbe un grosso passo in avanti nella certezza del diritto e un passo che in futuro le organizzazioni internazionali ci chiederanno. Ma al momento questo obbligo non l’abbiamo ed  è giusto dare ascolto a quella parte della cittadinanza che ritiene questa scelta importante e come tale deve essere valutata dalla politica. Per questo voterò a favore”.

 

 

Pier Marino Menicucci, Upr:  “Diamo atto al segretario per gli Affari interni di avere avuto un metodo corretto. Nella relazione si fa riferimento alla prima naturalizzazione, avvenuta ai primi del ‘900, fino all’ultima, del 2000. E’ stato un evento sociale e politico sempre molto importante e ricco di dibattito. Tante persone incardinate nella Repubblica di San Marino sono diventate cittadini e sempre momenti di grande dibattito. In passato c’erano posizioni di contrarietà, oggi non accade più, San Marino ha accolto persone che hanno dato un grande contributo. Nel dibattito sulla naturalizzazione, si sono viste due linee, quella del provvedimento ordinario o straordinario. Upr avrebbe preferito un provvedimento ordinario che, stabilisce criteri per la naturalizzazione. Per un fatto culturale e di giustizia, se pensiamo a chi vive ininterrottamente sul territorio da 24 anni e 6 mesi e dovrebbe aspettare altri dieci o quindici anni. Forse poi, il provvedimento riguarderà un numero sempre minore di persone, oggi si parla di 700 residenti interessati, tra figli e coniugi. Voteremo comunque a favore del provvedimento”.

 

 

 

Francesca Michelotti, Su: “Il provvedimento è importante, le cose da dire si incentrano su ordinarierà e straordinarietà. Se non disturba nessuno vorrei precisare cose significa essere o non essere cittadino. Nel nostro Paese i diritti e i doveri dei residenti sono identici di quelli dei cittadini ad eccezioni del voto. Il voto qualifica il tuo fare parte a una cittadinanza. Ma è soprattutto il suggello dell’identità pubblica di una persona. Questo Paese perchè non si può permettere di concedere la cittadinanza per diritto? Che sia un’acquisizione che si raggiunge una volta perseguiti certi obiettivi o per aver contribuito allo sviluppo a questo Paese? Questo è importante. Il Consiglio grande e generale non si chiama più Consiglio principe sovrano, non è più il momento di fare il principe ma di fare le persone democratiche che sono finalmente sbarcate nel ventesimo secolo e riconoscono i diritti acquisiti con l’impegno e l’assolvimento di determinati presupposti. Sia quindi un’acquisizione, non una concessione, anche se si allungano i tempi e si mette qualche steccato in più. Perchè deve essere un gesto discrezionale? Perchè può diventare un atto di opportunismo elettorale? O comunque può confliggere con un interesse contingente?”.

 

 

 

Nel pomeriggio la seduta del Consiglio grande e generale è ripartita dall’esame dei progetti di legge presentati da congresso di Stato e Psrs, quest’ultimo poi ritirato, sulle disposizioni straordinarie sulla naturalizzazione. Durante la lettura dell’articolato i partiti di opposizione presentano una serie di emendamenti, tutti respinti. Il progetto di legge viene approvato praticamente all’unanimità, con 47 voti favorevoli e un solo contrario.

Passo successivo la ratifica dei decreti delegati. Tre quelli scorporati: quello sul coordinamento a fini contabili e amministrativi della struttura del bilancio 2012 con la legge 188 del 2011, approvato a maggioranza; quello per le norme di attuazione sulla legge sulla progettazione strutturale, su cui il segretario di Stato per il Territorio, Gian Carlo Venturini, presenta due emendamenti, approvato con 28 voti favorevoli e 22 contrari; infine quello per la proroga straordinaria dei termini di cui all’articolo 7 della legge 31 gennaio 1996 n.6 per i reclami e le decisioni inerenti le liste elettorali, approvato con 31 voti favorevoli e 19 contrari.

Via libera a maggioranza alla ratifica dei decreti legge per la nomina di avvocati d’ufficio, la coniazione ufficiale e messa in circolazione di monete in euro, fior di conio, millesimo 2012 e di una moneta d’argento fior di conio da 5 euro denominata Giovanni Pascoli, millesimo 2012.

Ultimo comma all’ordine dei lavori del Consiglio la votazione di una serie di ordini del giorno. Sono cinque quelli presentati: quello firmato da alcuni consiglieri di opposizione per i diritti delle coppie formate da persone dello stesso sesso viene respinto con 20 voti favorevoli, 27 contrari e tre astenuti. Quello dell’Upr sull’organizzazione della Protezione civile viene rimandato alla prossima seduta. Approvati a larga maggioranza quelli su San Marino Tv, sulle raccomandazioni del Greco e sul report del Fmi.

La seduta di chiude con l’indirizzo di saluto dei Capitani reggenti a conclusione del loro mandato.

Di seguito un riassunto della seduta.

Leggi sulla naturalizzazione

Paride Andreoli, Psrs: “I provvedimenti iscritti al comma sono due, riconosciamo al segretario di Stato Ciavatta di avere dato corso al progetto sulla naturalizzazione e di aver inserito il progetto di legge presentato dal Psrs 9 mesi fa che ha un uguale intendimento. Ci riteniamo soddisfatti che oggi ci si possa confrontare su questo tema molto sentito con un dibattito che possa essere anche pienamente condiviso. I due provvedimenti sono quasi uguali, differenti su taluni aspetti di carattere tecnico e di tempistica. Attorno al tavolo del confronto sul provvedimento del governo, cui il segretario di Stato Ciavatta ha invitato tutte le forze politiche, sono nati alcuni aspetti, poi inseriti nell’articolato, quali la diminuzione degli anni di residenza per coniugi, nuove modalità, vedovi e orfani e l’individuazione degli apolidi. Sottolineo ancora la rilevanza di un confronto aperto su una
materia che i cittadini residenti aspettano da 12 anni, il fatto che sia portata all’attenzione della politica e delle istituzioni. Non posso che ribadire una forte volontà di condividere come gruppo
Socialista riformista la legge sulla naturalizzazione. Sono certo che in un momento così complesso del Paese questo progetto possa rafforzare la coesione di tutti i sammarinesi. Intendiamo ritirare il nostro progetto di legge, il nostro obiettivo l’abbiamo raggiunto e siamo contenti per aver dato felicità, stimoli e piena appartenenza al nostro Stato a cittadini che vivono da tanti anni a San Marino”.

Stefano Palmieri, Ap: “Abbassare la durata di residenza da 30 a 25 anni come requisito credo sia importante. Chi risiede da tanto tempo a San Marino ha infatti già assorbito le sue tradizioni, la sua cultura. Avremo preferito anche noi un provvedimento ordinario, ma se continuiamo a presentarlo in maniera periodica, può andare bene anche così. Al di là dei problemi tecnici, fiscali e di giurisdizione sulla doppia cittadinanza, credo possa essere utilizzata nella stessa maniera in senso contrario. Se l’Italia adottasse un provvedimento per cui il cittadino italiano paga le tasse dove vive, la doppia cittadinanza sparirebbe in un baleno. Ritengo giusta quindi l’unicità della cittadinanza anche perché non è un provvedimento obbligatorio, poi perché con una doppia cittadinanza tutto sommato si possono determinare la rappresentanza politica di due Stati. Credo non sia completamente giusto, uno con il suo voto deve poter incidere solo in un Paese. Reputo giuste le decisioni, poi condivise all’interno degli incontri che hanno preceduto questa seconda lettura in Consiglio. Il gruppo di Ap sosterrà il provvedimento”.

Fiorenzo Stolfi, Psd: “Volevo ribadire il nostro appoggio a questo provvedimento, anche se la nostra posizione, su una legge da considerare ottimale, sarebbe stata quella di prevedere che al raggiungimento dei requisiti fissati, il soggetto avrebbe potuto richiedere una naturalizzazione.
Non sarebbe stato necessario così un intervento straordinario, questo per un fatto di diritto e di pari trattamento. Perché così la naturalizzazione c’è chi la ottiene in 30 anni, chi in 50 o di più. Succederà che molti di coloro che otterranno cittadinanza grazie a questo provvedimento avranno aspettato anche più di 40 rispetto ad altri.
Vorrei fare una considerazione sulle rinunce alla cittadinanza straniera. Oggi mi sentirei di valutare la questione con meno perentorietà. Abbandonare completamente la cittadinanza italiana per
acquisire quella sammarinese vuole dire, in particolare per i più giovani, limitarsi delle possibilità di partecipare a tutta una serie di corsi di formazione e di studio, per esempio, che la Comunità europea mette a disposizione. Ritengo sia una posizione che deve essere rivista. Presenteremo degli emendamenti che ci auguriamo, dato il clima costruttivo del dibattito, si possano condividere”.

Marco Gatti, Pdcs: “Sono scaduti i dieci anni previsti dalla legge per fare il provvedimento, che è stato portato non tanto perché siamo in prossimità delle elezioni. Il provvedimento è stato oggetto di un confronto sull’opportunità o meno che fosse straordinario o ordinario. Il fatto che molti provvedimenti, in altri Paesi totalmente liberalizzati, a San Marino siano invece soggetti ad autorizzazioni e passaggi consiliari, anche riguardo alla cittadinanza e residenze, rende questi argomenti molto sentiti.

La legge dice che ogni 10 anni bisogna rivedere il provvedimento. In questa fase abbiamo fatto un giusto compromesso. Chi risiede da 24 anni e 9 mesi per qualche mese può trovarsi nella situazione di non ottenere la cittadinanza. Potrebbe succedere, è vero, ma abbassando il requisito di residenza a 25 anni e prevedendo un intervento ogni dieci, il ritardo si riduce di 5 anni. Credo che questo compromesso possa considerarsi un passo in avanti. Allo stesso modo siamo intervenuti prevedendo nuove casistiche che danno la possibilità di richiedere la cittadinanza anche a soggetti prima non previsti. Dal mio punto di vista il provvedimento è ampiamente condiviso. Ritengo su questi punti
fondamentali che i compromessi raggiunti possano essere accettati. Anche la rinuncia è stata trattata, abbiamo ritenuto che la richiesta della cittadinanza sia volontaria e un fatto di una certa importanza. Siamo convinti che da qui al prossimo provvedimento si potrà aprire un dibattito anche alla luce di cambiamenti internazionali con implicazioni dannose per chi si trova a rinunciare alla cittadinanza”.

Valeria Ciavatta, segretario di Stato per gli Affari Interni, replica: “La riflessione si è incentrata su alcuni temi di fondo e sull’opzione preferita dalle parti tra ordinarietà e straordinarietà della norma. In premessa vorrei dire che non si deve fare confusione tra l’acquisto della cittadinanza e la sua trasmissione. La naturalizzazione è uno strumento residuale per coprire esigenze non soddisfatte dall’acquisto per origine o per matrimonio. Con la naturalizzazione non c’è la trasmissione della cittadinanza. Il soggetto acquista la acquista in virtù delle sue personali condizioni, per permanenza sul territorio per un certo numero di anni. Sulla questione dell’ordinarietà e della straordinarietà: sono dei punti di riferimento a prescindere dalla scelta che ciascuno si sente di dover fare. Chi sostiene l’ordinarietà la considera una sorta di diritto maturato per naturali condizioni, chi sostiene la straordinarietà ritiene che sia il Consisiglio di volta in volta a valutare se ci sono le condizioni di accettabilità. Dovremmo essere maturi come Paese per alzare i requisiti e per concepire che una volta maturati ci sia la concessione per naturalizzazione.
Sono rimasta sorpresa, anche se fa parte della vivacità del dibattito politico, e mi dispiace che questo livello di dibattito non sia avvenuto con più anticipo in modo da verificare in via preventiva le condizioni. Per quanto riguarda la rinuncia, non vedo perché debba mantenere il vincolo con un altro Stato. Non si può ridurre la questione al diritto di voto. Si parla dell’esercizio della sovranità
piena nel rapporto con il cittadino. Se è vero che alcuni Paesi non si preoccupano del mantenimento della cittadinanza, è anche vero che a livello internazionale sono favorite le soluzioni di unicità per
evitare conflitti.
Devo una risposta al consigliere Pedini Amati sulla data. A livello politico, amministrativo e istituzionale noi riteniamo che sia indispensabile chiarire quale sia. Noi abbiamo individuato una data che in prima lettura era il primo febbraio e in seconda lettura il primo aprile, che sia coincidente con l’entrata in vigore della legge”.

 

 

 

 

Paride Andreoli, Psrs, replica: “Condividiamo spirito, contenuto ed aspetti tecnici. Come gruppo socialista non abbiamo presentato un provvedimento ordinario in quanto memori della legge del 30 novembre del 2000. L’intendimento della legge è quello di dare corso alla scadenza dei dieci anni a un provvedimento di straordinarietà. Noi abbiamo ripreso quell’intendimento per prefiggerci lo scopo di stimolare il governo. Lo abbiamo stimolato, siamo contenti. Dico anche che i Socialisti democratici presentano un emendamento e noi voteremo a favore”.

Decreti delegati

Decreto delagato n.13 per il Coordinamento a fini contabili e amministrativi della struttura del bilancio 2012 con la legge 188 del 2011, approvato a maggioranza.

Alessandro Rossi, Su: “Ho chiesto lo scorporo per richiedere una sommaria descrizione dell’intervento, da una veloce lettura non abbiamo intravisto gli elementi che lo caratterizzano”.
Valeria Ciavatta, segretario di Stato per gli Affari interni: “E’ un decreto condiviso dalle segreterie di Stato Interni e Finanze, richiesto per motivi legati alla gestione del bilancio. La riforma della Pa è entrata in vigore il 22 dicembre scorso, poco prima è stato approvato il bilancio. Ciò ha comportato la possibilità prevista dall’articolo 1 di bilancio di creare un raccordo sulla struttura competente dei poteri di spesa prevista dalla legge di bilancio a quella prevista dalla riforma Pa. Inoltre, per garantire l’avvio e la piena operatività, perché la dicitura era a partire dal 1^ gennaio 2010, era necessario un tempo intermedio. L’abbiamo fatto con un decreto, potevamo farlo con delle direttive, ma è sembrato più tranquillizzante per gli uffici”.

 

 

 

 

Decreto delegato n.14 per per le norme di attuazione sulla legge sulla progettazione strutturale, approvato con 28 voti a favore, 22 contrari.

 

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per il Territorio: “Ho chiesto lo scorporo perché ho depositato due emendamenti che sono due precisazioni. Con il primo, all’articolo18, si equipara la normativa a quella italiana rispetto alla durata di iscrizione all’albo di ingegneri e architetti, l’altro riguarda l’articolo 22”.

 

 

 

Claudio Felici, Psd: “Ricordo a Venturini che c’è un progetto di legge di riforma del catasto che è fermo da tempo, vorrei chiedere se avremo possibilità per affrontarlo”.

 

Decreto delegato n.15 per la proroga straordinaria dei termini di cui all’articolo 7 della legge 31 gennaio 1996 n.6 per i reclami e le decisioni inerenti le liste elettorali, approvato con 31 voti a favore e 19 contrari.

 

Alessandro Rossi, Su: “Sarebbe opportuno spiegare le motivazioni che portano a proporre questo decreto legge. Ci sembra non abbia motivazioni di urgenza, non ci sembrano previste in tempi brevi consultazioni elettorali né quindi la necessità di modificare le liste”.

 

 

 

Valeria Ciavatta, segretario di Stato per gli Affari interni: “La legge elettorale del ’96 prevede che le liste elettorali siano revisionate a una certa data, il mese di gennaio di ogni anno, E’ un adempimento che prescinde dal fatto che ci siano o meno consultazioni. Ma avendo avuto l’emergenza neve le liste elettorali sono arrivate all’estero tardi e non sarebbero arrivate in tempo per la scadenza del termine previsto per fare reclamo. In virtù di forza maggiore è stata semplicemente prorogata la scadenza di 15 giorni”.

Ordini del giorno

Ordine del giorno presentato da alcuni consiglieri di opposizione per riconsiderare l’interpretazione e le disposizioni applicative della Legge 28 giugno 2010 n.118 “Legge sull’ingresso e la permanenza degli stranieri in Repubblica”, ammettendo la convivenza di coppie formate da persone dello stesso sesso ed uniformando gli atti in materia di permessi di soggiorno per convivenza alle norme contenute nelle dichiarazioni internazionali in tema di diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Respinto con 20 voti favorevoli, 27 contrari e tre astenuti.

Ordine del Giorno presentato dal Gruppo Consiliare Unione per la Repubblica per dare attuazione ai commi 4, 5 e 6 dell’articolo 3 ed all’art.13 della Legge 21/2006 “Organizzazione della Protezione Civile” con particolare riferimento al reclutamento di cittadini per concorrere alle operazioni di protezione civile, alla promozione di piani educativi in caso di eventi dannosi ed all’istituzione della figura del cittadino volontario. La votazione è rimandata alla prossima seduta per arrivare a un testo condiviso.

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per il Territorio: “Questo odg dà piena efficacia ad aspetti normativi. Credo sia interesse di tutti se c’è la disponibilità da parte dei proponenti di addivenire a un testo concordato e, se non ci fosse il tempo, di concordare il testo e votarlo nella prossima seduta consiliare”.

 

 

 

Giovanni Lonfernini, Upr: “Sulla possibilità di un confronto sulla sintesi del testo c’è la massima disponibilità, ma non ritengo oggi ci siano i tempi. L’impegno è che nella prossima seduta si arrivi a una soluzione condivisa, dato che la votazione dell’odg è stata già rimandata”.

 

 

 

Ordine del giorno concordato su SmTv, presentato dal capogruppo del Psd Claudio Felici. Prevede che il governo verifichi le migliori opzioni di partnership strategiche per lo sviluppo dell’emittente e riferisca in Consiglio in merito alle trattative. Il Consiglio grande e generale considera prioritario definire in maniera compiuta gli obiettivi strategici per lo sviluppo e il rilancio dell’emittente di Stato, valorizzando le professionalità presenti all’interno dell’azienda, in una prospettiva di autonomia economica e di razionalizzazione delle risorse e degli investimenti; esprime preoccupazione per il bilancio aziendale, con particolare attenzione alle voci riguardanti la raccolta pubblicitaria, il bacino di ascolto, i costi e le prospettive per gli investimenti da realizzare in futuro; invita l’emittente a ragionare sull’offerta informativa non sempre sufficiente, dal momento che pur nell’intenzione di ampliare l’utenza, non si possa trascurare la realtà sammarinese sia essa politica, associativa, culturale, sportiva, sociale; impegna il governo a riferire periodicamente sugli sviluppi delle trattative con l’Italia per la definizione di nuove relazioni tra i due Paesi per quanto riguarda nuove forme di collaborazione in materia radiotelevisiva. Approvato con 41 voti favorevoli e 12 contrari.

Ordine del giorno sul rapporto del Greco, presentato dal consigliere Federico Bartoletti, Pdcs, e condiviso da tutti i gruppi consiliari. Approvato a maggioranza.

Federico Bartoletti, Pdcs: “Il Consiglio grande e generale, sentito il riferimento del segretario di Stato per gli Affari esteri circa il rapporto sul primo e secondo ciclo di valutazione congiunti sulla Repubblica di San Marino che il Gruppo di Stati del Consiglio d’Europa contro la Corruzione (Greco) ha esaminato e adottato nell’ambito della sua 53ª riunione plenaria, tenutasi a Strasburgo dal 5 al 9 dicembre 2011, a conclusione dell’ampio e approfondito dibattito dà mandato al Congresso di Stato di proseguire nel percorso di allineamento agli standard di riferimento forniti dal Greco e, in particolare, di adoperarsi per garantire una compiuta e puntuale attuazione delle raccomandazioni di cui al citato Rapporto entro il 30 giugno 2013, sulla base delle specifiche proposte tecniche ed ipotesi di intervento che il gruppo di lavoro interdipartimentale (..) fornirà all’Esecutivo;

impegna il congresso di Stato ad elaborare un piano globale di attuazione delle raccomandazioni emanate dal Greco, con le seguenti specifiche e priorità: avviare uno studio sulla percezione della corruzione nelle istituzioni e nell’opinione pubblica, al fine di analizzare più efficacemente le aree di rischio e sviluppare un piano di intervento in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno corruttivo; elaborare e promuovere un serio e capillare programma di sensibilizzazione della popolazione in materia di lotta allacorruzione (…) ; individuare e valutare gli interventi utili in ambito normativo, al fine di acquisire gli strumenti più efficaci in materia di lotta alla corruzione; adottare un codice di condotta per i pubblici dipendenti e diffonderne i contenuti; elaborare e diffondere, anche con la collaborazione delle categorie economiche e sociali e degli ordini professionali, linee guida, codici etici nonché esempi di buone pratiche da applicare in particolare nei settori sensibili e nelle aree di rischio; affinare e migliorare le tecniche speciali di investigazione tese al perseguimento del reato di corruzione, garantendo le opportune tutele giuridiche; garantire un’efficace tutela dei denuncianti e dei testimoni, (…) prevedere una verifica per le possibili mancanze riguardo a trasparenza e sistemi di controllo in merito agli appalti pubblici, alle forniture materiali, agli incarichi di carattere professionale, alle varie procedure autorizzative e concessorie in tutti i settori della pubblica amministrazione in particolare settore energetico, ambientale ed urbanistico; (…) verificare che tra i reati siano ricomprese le condotte che vengono definite nel Rapporto “corruzione nel settore privato” e “traffico di influenza” ed in difetto provvedere al loro inserimento; istituire ed attuare programmi di formazione tematici e specifici, diretti alle autorità, ai magistrati, alle Forze di polizia e ai funzionari della Pa sul tema della lotta alla corruzione”.

 

Ordine del giorno sul Fmi, presentato dal capogruppo del Pdcs, Luigi Mazza, e condiviso dal Psd. Approvato con 39 voti favorevoli e 11 contrari.

Luigi Mazza, Pdcs: “Il Consiglio grande e generale, alla luce della dichiarazione conclusiva della missione del Fondo monetario internazionale del 2 marzo 2012, sentito il riferimento del segretario di Stato per le Finanze, preso atto delle valutazioni sull’andamento dell’economia sammarinese in cui si evidenziano sia i progressi che San Marino ha compiuto, sia la necessità di un maggior consolidamento degli interventi al fine di promuovere, in particolare, maggiori riserve di capitale, ridurre il disavanzo di bilancio e individuare nuove forme di finanziamento pubblico; considerato l’obiettivo di presentare all’incontro del Fondo monetario internazionale “Spring Meeting” che
avrà luogo a Washington tra il 20-22 aprile uno stato di avanzamento degli interventi proposti che sia in linea con le raccomandazioni e gli indirizzi del Fmi, individua nella messa in sicurezza del
bilancio, nel completamento dell’iter legislativo della riforma tributaria, nel contenmimento dei costi della Pa e nella individuazione di forme di ricapitalizzazione della Cassa di Risparmio gli obiettivi prioritari in tal senso, dà mandato al governo, a fronte di tali priorità, di predisporre gli interventi conseguenti, a seguito di confronto con le forze politiche nell’ambito del tavolo di lavoro
scaturito dall’attuazione del Piano strategico di sviluppo, così come previsto dall’articolo 24 della legge di Bilancio”.

 

 

 

 

Indirizzo di saluto dei Capitani reggenti

“Onorevoli segretari di Stato, onorevoli consiglieri, a conclusione del nostro mandato intendiamo ringraziare l’Ufficio di presidenza, l’Ufficio di segreteria, la Segreteria istituzionale, il Cerimoniale dello Stato, il dipartimento per gli Affari esteri, la Guardia del Consiglio grande e generale, tutti i corpi militari, l’Ufficio donzelli e tutti coloro che hanno collaborato e condiviso con noi l’impegno istituzionale.

Abbiamo cercato di svoglere il nostro incarico con senso dello Stato e rispetto di tutte le forze politiche e anche in situazioni difficili ci siamo adoperati, speriamo con buon senso e pacatezza, per l’interesse del Paese.

Purtroppo non è stato un semestre facile e i problemi del Paese restano ancora gravi. Anche se non vogliamo certamente entrare nel merito del dibattito politico, non possiamo ignorare alcune grandi emergenze che tutti conosciamo ma che tutti insieme dobbiamo immediatamente affrontare con determinazione, rigore e capacità di mettere da parte interessi particolari.

Dobbiamo continuare nel dare piena attuazione alla trasformazione del nostro Paese ed al pieno adeguamento agli standard internazionali e, come ci ha scritto il Presidente Mario Monti, dare “avvio ad una concreta e adeguata cooperazione” internazionale.

Dobbiamo recuperare l’immagine e migliorare la reputazione della nostra Repubblica che spesso subisce attacchi ingiusti e ingiustificati.

Dobbiamo delineare un nuovo, chiaro, realistico e coraggioso progetto di sviluppo che possa garantire un futuro alle nuove generazioni. Favorire nuovi investimenti, compatibili con il nostro nuovo quadro normativo, sarà possibile solo se la politica si saprà rapportare, con lealtà e pragmatismo con le esigenze della economia, senza per questo ignorare né i diritti dei lavoratori né le basi dello stato sociale.

Certo che i tempi della politica spesso non sono quelli del Paese reale, come del resto le contingenti ragioni del consenso o del timore del dissenso possono ostacolare progetti importanti.

Nella vicina Italia si è affrontata una situazione di emergenza con strumenti di emergenza. A San Marino, pure in situazioni completamente diverse, non possiamo pensare di vivere alla giornata rinviando le scelte.

Cari consiglieri, i nostri cittadini sono molto preoccupati per il futuro della nostra Repubblica e sono sempre più delusi dalla politica e dai politici e si aspettano un’analisi vera e sincera e soprattutto un vero progetto paese.

Nell’augurare un buon lavoro ai prossimi Eccellentissimi Capitani reggenti, auspichiamo una ripresa per il nostro Paese nell’interesse di tutti i sammarinesi.

Onorevoli Segretari di Stato, Onorevoli Consiglieri, la sfida del rilancio della nostra economia, su basi sociali e su modelli solidi e rinnovati rispetto al passato, è la priorità assoluta della politica, di cui ciascuno di noi, proporzionalmente alle proprie responsabilità, deve farsi carico.

Porre in essere quei cambiamenti, attesi dall’esterno e che sono alla base del ricollocamento del nostro Paese sulla scena internazionale, già è alla base dell’azione

politica ed il nostro Paese ha riscosso importanti attestati: non dobbiamo abbassare la

guardia, il tempo delle riforme va riempito del coraggio delle scelte, di uno spirito di

collaborazione vera fra i vari attori politici, e soprattutto deve focalizzarsi a dare

quelle risposte, anche concrete, che i cittadini chiedono.

Il nostro semestre si è inserito all’interno di un periodo storico con caratteristiche di straordinaria difficoltà, e queste condizioni influenzano direttamente  le nostre impressioni di fine mandato che condividiamo con voi.

La crisi occupazionale ha raggiunto livelli preoccupanti; spesso ci siamo ritrovati ad ascoltare ed accogliere la difficoltà, a volte la disperazione, di persone che soffrono pesantemente e direttamente gli effetti della crisi.

Accanto alle difficoltà, vogliamo però sottolineare anche alcune impressioni positive che il semestre ci lascia, da cui ritrovare slancio e una speranzosa fiducia.

I numerosi incontri con cittadini impegnati nel volontariato, in progetti di assistenza ed ascolto, di solidarietà, ci hanno trasmesso un’immagine di un popolo vivo, attivo, con alti ideali, che è disposto, piuttosto che a recriminare, a contribuire  a costruire una società più giusta e armoniosa.

I vari incontri e le iniziative di carattere culturale hanno confermato uno stato di fervore di tanti cittadini, impegnati in ricerche, studi e progetti per valorizzare il nostro ineguagliabile patrimonio storico.

La visita alle scuole e alle strutture sanitarie e sociosanitarie ci hanno dato la consapevolezza di avere strutture di primaria importanza e di ottimo livello, che costituiscono una base solida su cui costruire lo stato sociale anche del domani.

Voglio rinnovare in conclusione i ringraziamenti, già espressi dal Collega, alle persone appartenenti agli Organismi Istituzionali che ci hanno supportato nel nostro difficile ruolo, Segretari di Stato, Ufficio di Segreteria, Capigruppo e Consiglieri tutti, Cerimoniale dello Stato e Dipartimento Affari Esteri.

Infine ci rivolgiamo direttamente a tutte le persone che svolgono il loro lavoro all’interno di Palazzo Pubblico, dai Corpi Militari, all’Ufficio Donzelli, dal personale della Segreteria Istituzionale al personale di servizio.

L’alto livello della vostra professionalità, arricchito dalle vostre doti umane, ha reso questa esperienza indimenticabile ed un momento di crescita davvero significativo: vi diciamo semplicemente Grazie”.

 

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