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Banca di San Marino consolida il patrimonio e si conferma banca di sistema

da Redazione

Il Consiglio di Amministrazione del 19 marzo ha approvato la proposta di Bilancio che sarà sottoposta all’Assemblea dei Soci convocata per il 22 aprile prossimo.

L’esercizio 2011, caratterizzato dalla situazione dei debiti sovrani e delle interrelazioni con il settore bancario europeo, dalla perdurante crisi congiunturale, aggravata per la Repubblica di San Marino dall’assenza degli accordi di cooperazione con l’Italia con conseguente non inserimento fra i paesi “virtuosi”, e dalla necessità di classificare opportunamente i crediti riferibili a situazioni aziendali difficili, ha determinato un risultato economico, sebbene positivo, più contenuto rispetto all’esercizio precedente. L’utile netto ammonta a 3,79 milioni di euro e sarà proposta all’Assemblea una distribuzione del dividendo del 50%.

Nonostante gli effetti sul corso dei titoli in portafoglio e le svalutazioni dei crediti, il totale attivo sfiora i 1.700 milioni di euro, la raccolta diretta supera i 1.313 milioni di euro e quella indiretta i 616 milioni di euro.

Le sofferenze per 60 milioni di euro, già coperte al 49,27%, sono per la maggior parte riferibili al dissesto di un gruppo finanziario sammarinese che ha vissuto anche traversie giudiziarie. Il totale comprende, oltre ai propri, i crediti rilevati da altri Istituti bancari che per motivi diversi non potevano partecipare alla procedura di cessione in blocco dei beni. Il patrimonio netto contabile si consolida a 215,7 milioni di euro con fondi rischi e patrimoniali per 88,9 milioni dopo aver accantonato anche con l’utilizzo di fondi rischi preesistenti tutte le previsioni di perdite su crediti e le minusvalenze da fair value del portafoglio titoli. Queste ultime sono già state recuperate al 25% alla data odierna a conferma della buona qualità del portafoglio.

Il coefficiente di solvibilità è del 19,36% ed il Core Tier 1 è del 19,79% con un Free Capital di circa 84 milioni di euro considerando l’impegno patrimoniale per rischio di credito e rischio operativo come previsto dalle nuove norme regolamentari.

La Banca di San Marino, forte degli accantonamenti a fondo rischi, ha svalutato correttamente tutte le poste riferibili al gruppo finanziario di cui sopra, ed è intervenuta, per non creare ulteriori danni all’economia della Repubblica, rilevandone i cantieri incompiuti. Agli stessi principi si è ispirata la nostra partecipata Leasing Sammarinese, che ha svalutato i crediti non performing vantati verso lo stesso gruppo, a seguito della cessione dei contratti oltre le previsioni di perdita generate da crisi aziendali e di settore. Grazie alla nostra storia, caratterizzata sempre da prudente gestione, noi di Banca di San Marino siamo convinti che la solidità della nostra azienda, e delle società del Gruppo, potrà continuare a mantenersi grazie ad un’appropriata organizzazione, all’attenzione ai rischi e ad un efficace governo societario; vogliamo essere co-protagonisti del cammino di ripresa del nostro Paese, assicurando continuità di sostegno al territorio.

c.s.

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