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Commissione Finanze, Odg della sola maggioranza su BCSM per individuare i nuovi obiettivi del Titano

da Redazione

Si sono conclusi ieri sera i lavori della Commissione Finanze. Maggioranza e opposizione non hanno trovato l’accordo sull’ordine del giorno conclusivo proposto dal Patto per San Marino e approvato con 10 voti a favore e 7 contrari. Di seguito un riassunto delle ultime repliche.

 

 

SAN MARINO – Si sono conclusi ieri sera i lavori della Commissione Finanze. Maggioranza e opposizione non hanno trovato l’accordo sull’ordine del giorno conclusivo proposto dal Patto per San Marino e approvato con 10 voti a favore e 7 contrari. Di seguito un riassunto delle ultime repliche.

 

Vanessa Muratori, Su: “Presidente, ha parlato di latente conflitto di interesse, riferendosi ad altri soggetti. Ora lei ha lavorato per Karnak. Lei avrà informato il governo, ma il governo non ha informato il Consiglio. Cià ha disturbato non solo noi, ma anche la Dna, che nell’ultimo report parla di ex vigilati che ora fanno i vigilanti”.

 

Stefano Macina, Psd: “Non credo debba uscire da questa commissione che critichiamo Bcsm perché va a fare le ispezioni. Non è questo il problema posto. Ci possono essere dubbi su come si accompagna il cambiamento di sistema. Non sono questioni da prendere come lesa maestà. La nostra è un’esortazione a far emergere anche aspetti positivi su nuove future potenzialità e far sì che il lavoro che si sta facendo non sia visto solo per il lato negativo. Questo aspetto meritava maggiore attenzione”.

 

Federico Pedini Amati, Psrs: “Non deve essere questo l’ambito per problematiche tra i partiti, sono d’accordo con Gumina. Ma il Consiglio grande e generale non è adeguatamente informato sull’una e sull’altra versione. Invito a fare più audizioni all’anno, per mettere al corrente il Consiglio di cose che non si sanno fino in fondo”.

 

Pier Marino Mularoni, Upr: “Non accetto molto volentieri il sermone del segretario di Stato Valentini. Il concetto che chi cerca di capire e di scavare è anche quello di rompere le scatole. Qui si può disturbare il manovratore perché siamo in democrazia e vogliamo capire le logiche di determinate scelte. E’ una cosa legittima, non sono d’accordo con l’equazione che chi critica deve tutelare interessi particolari. Ho ascoltato dal dr. Gumina quali sono le sue logiche di vigilanza, non
ho le competenze per entrare nel merito, ma ho capito che sono condivise con la maggioranza. Mi auguro sia con il Comitato per il credito e risparmio, organismo preposto a questo tipo di rapporti. Poi ho sentito che ha detto di occuparsi di tutta la questione per riaprire i rapporti tra Italia e San Marino. Ne sono felice se potrà dare i suoi frutti, anche se non mi sembra un’attività della vigilanza, ma del presidente. Sulle dimissioni del dr.Francioni si è detto che non c’è incompatibilità, forse c’è conflitto di interesse con Fidens. Ma non mi pare che il dr. Francioni sia un nuovo membro del
direttivo di Banca centrale. E’ emersa adesso questa inopportunità dell’incarico? Non aveva dichiarato questo incarico e Bcsm non ha i mezzi per controllare i membri del suo direttivo? Lo chiedo a tutela anche del dr. Francioni che è persona stimata. E comunque avrà scritto una lettera per rinunciare all’incarico e per spiegare le sue motivazioni. Si fa polemica, ma a volte viene spontanea di fronte a queste incongruenze”.

 

Marco Gatti, Pdcs: “Non condivido che il nostro sistema non si possa aprire all’esterno fin tanto che qui non si è messo tutto a posto. La possibilità di riuscire ad attrarre primari operatori del settore credo possa essere un elemento di stimolo e competitività e chiedo sia tra le priorità insieme alla vigilanza.
Si è parlato di giochini dalla politica, mi sento offeso. Magari ci contrastiamo e posso condividere che non si mettano in mezzo le istituzioni, ma come è giusto che la politica porti rispetto ad altri
organismi, lo stesso deve venire per la politica. Non si devono sminuire le sue funzioni parlando di giochini. E’ chiaro che stiamo facendo un passaggio difficile. Quando si interviene, la controparte cerca di difendersi perché siamo in uno stato di diritto. Poi le denunce devono essere provate e supportate, perché gli esposti hanno delle conseguenze. Chi non si vede in certe posizioni le contrasta, succede anche nella politica e nei confronti delle istituzioni se assumono dei provvedimenti. Poi ci sono dei ruoli che hanno maggior incidenza, e sono quindi più attaccati. Sono
segretario della Dc nel momento meno felice della Repubblica, da diverso tempo c’è chi protesta, siamo sotto pressione continua tutti. Però dico, ho preso la bicicletta e devo pedalare. Cerchiamo di
pedalare insieme perché il percorso verso la trasparenza ha bisogno del supporto di tutti ed é giusto che le istituzioni lo chiedono alla politica”.

 

Teodoro Lonfernini, Pdcs:  “Non mi aspettavo oggi di dover assistere a una commissione con una forte contrapposizione di sentimento, e di giustificazione da parte della dirigenza di Bcsm, da parte della politica che non riguardano operazioni, ma situazioni di carattere personale. Mi urta molto che vengano coinvolte le istituzioni principali del Paese che dovrebbero riunirsi per altre cose, non per beghe di bottega. Non è solo una politica del segretario di Stato Valentini, ma dell’intera maggioranza che ha adottato un criterio e un principio nella sua azione di trasparenza. Siamo in una fase di estremo cambiamento, il Paese ha dovuto assorbire onda d’urto dirompente che ha cambiato il sistema. Sul sindaco dimissionario mi chiedo se non si debba prevedere nello statuto di Bcsm alcune incompatibilità. Per avere certi incarichi occorre fare una scelta”.

 

Gian Carlo Capicchioni, Psd: “Su Fidens la verità verrà fuori a babbo morto, con l’andazzo della magistratura. Ma qui i tempi stringono e il Paese difficilmente reggerà aspettando chissà cosa. Qui bisogna incentivare l’attività finanziaria perché sia di supporto all’economia reale. Siamo d’accordo, ma al momento ciò non avviene, c’è solo una riduzione del sistema e le banche non danno finanziamenti alle nostre imprese. Così il Paese muore.

Sono d’accordo con chi diceva che fin da ora l’attività bancaria deve orientarsi all’esterno. Non possiamo aspettare la normalizzazione e io vorrei capirne i tempi. Gumina afferma che fa il suo dovere e non si espone all’esterno, ma io ho il dovere di rispondere ai cittadini quando mi chiedono delucidazioni e chiarimenti specifici su questa situazione. E non ho risposte precise.  I cittadini ci chiedono se i loro risparmi sono al sicuro e la politica deve poter rassicurarli.

Se è vero che Bcs ha bisogno di 60 milioni i problemi ci sono. Non credo che Asset possa sopportare questo onere per cui qualcuno pagherà e saranno sempre i soliti, cioè i cittadini”.

 

Nicola Selva, Upr: “Un’audizione come questa è servita a chi come me non si intende di economia per avere dei chiarimenti. Ho recepito che il sistema deve essere adeguato, corretto e reso trasparente, ma se la strada è esclusivamente questa, diventiamo come una banca di Rimini. Si deve lavorare per rendere già da ora i nostri istituti più competitivi nel mercato internazionale. Più aspettiamo più in ritardo arriveremo”.

 

Roberto Giorgetti, Ap: “Vorrei sottolineare che mi è sembrato positivo il confronto per il modo in cui si è sviluppato. Mi sembra che da più parti nelle settimane scorse i problemi fossero diversi. Quando si parla di giochini credo si intenda fare di Bcsm un terreno di lotta e di scontri che dovrebbero tenersi in altri luoghi. In futuro credo avremo la possibilità di fare percorsi più efficaci e non perdersi in situazioni che non giovano al nostro Paese. Esprimo un certo dispiacere per la situazione personale illustrata da Gumina che svolge un lavoro difficile in Banca centrale. A livello di statuto nel consiglio direttivo vengono trattate anche questioni di vigilanza e in prospettiva forse è bene intervenire”.

 

Denise Bronzetti, Psd: “A Lonfernini dico ben venga la vigilanza. Ma lei si dovrà ricordare, di quando i passati vertici di Bcsm hanno denunciato con una lettera alla Reggenza  pressioni sull’organo di vigilanza da parte della politica: di alfa, beta e gamma vi ricordate? Oggi ho sentito troppe volte contrapporre maggioranza e opposizione, quando si parla di percorso della trasparenza non esistono divisioni, quindi lei provi a fare chiarezza nel suo partito. Le dichiarazioni di Gumina mi hanno preoccupato, per il clima di non tranquillità nello svolgere il suo delicatissimo ruolo. Di questo quando la politica se ne vuole occupare?”.

 

Renato Clarizia, replica: “Una precisazione, se ho usato l’arte retorica dell’avvocato, è ovvio che quando Gumina ha parlato di rapporto di maggioranza ha fatto riferimento al governo e in particolare al Ccr, luogo deputato a parlare. Così come quando ho detto che uno qualunque
firma esposti e denunce, volevo dire che se dovessi rispondere a chiunque prende la penna e scrive faremmo altre autorità. Rispetto ai rapporti con Bankitalia e la conoscenza che ha del sistema
sammarinese, si è detto che ha accortezza dalla lettura della rassegna stampa che il gruppo dirigente ha. Tutta Banca centrale ha rapporti con Bankitalia a livello tecnico e vorremmo che al più presto si arrivi a firmare il memorandum. Ma ciò non è possibile finché il sistema non è dotato di tutti i controlli e ha recepito tutti gli standard internazionali, soprattutto in materia di antiriciclaggio e
regolamentazione internazionali.
Un ultimo punto: una cosa è l’incompatibilità di una carica. La lisf non ne prevede tra ruolo di sindaco in Bcsm e di sindaco in soggetti sottoposti a vigilanza. Altra cosa è il conflitto di
interesse, che nasce nell’ambito del consiglio direttivo quando si parla di qualcosa che può comportarlo. Evidentemente Francioni ritiene in questo momento sia emerso questo conflitto di interesse e domani se ne parlerà in consiglio. Se poi si vuole introdurre incompatibilità a
livello legislativo, lo dovete fare voi”.

 

Antonio Gumina: “La mia persona è conosciuta in Bankitalia e non credono certe cose possibili. Sui 60 milioni di Bcs c’è stato un equivoco. Alcune posizioni non potevano essere trasferite e l’importo nasce dalla loro individuazione. E’ un fatto occasionale che il passivo superi l’attivo. Noi comunque abbiamo evitato che il costo fosse traslato sui depositanti, abbiamo difeso le famiglie”.

 

Marco Gatti, Pdcs presenta l’ordine del giorno della maggioranza, approvato con 10 voti a favore e 7 contrari.

“Questo ordine del giorno viene presentato dalle sole forze di maggioranza, con l’opposizione non si è giunti a una condivisione. Ne do lettura:

La commissione Finanze, sentiti i riferimenti del segretario di Stato competente, degli esponenti della Banca centrale della Repubblica di San Marino, sentito il dibattito, considerato che la comunità internazionale è attivamente impegnata nella promozione della trasparenza e della cooperazione internazionale al fine di conseguire un insieme di regole e condizioni comuni ed omogenei fra i diversi Paesi (…),;che la Repubblica di San Marino ha adottato tali principi anche al fine di consolidare e rafforzare le condizioni per l’internazionalizzazione della propria economia; che tale strategia ha comportato un mutamento dei tradizionali vettori dello sviluppo del settore economico e finanziario sammarinese; preso atto delle preliminari conclusioni del Fondo monetario internazionale (…)

manda al congresso di Stato, al Comitato per il credito e risparmio e alla Banca centrale di predisporre gli interventi necessari al raggiungimento dei seguenti obiettivi: il completamento del percorso di allineamento del sistema finanziario sammarinese ai migliori standard regolamentari internazionali (…), la riorganizzazione e il consolidamento del sistema bancario e finanziario mediante condizioni normative e operative atte al rafforzamento patrimoniale dei soggetti vigilati (…), l’implementazione di progetti strutturali e di sviluppo del sistema finanziario lungo nuove direttive compatibili con criteri di trasparenza e cooperazione;

prende atto sulla base del riferimento di Banca centrale dell’insussistenza di condizioni di incompatibilità a capo agli esponenti della medesima, demandando al governo la promozione delle necessarie azioni a tutela della credibilità e della reputazione del sistema finanziario e delle istituzioni sammarinesi,

prende atto altresì della disponibilità a rendere periodico il confronto fra la Commissione e la Banca centrale, cogliendo l’occasione della presentazione della Relazione annuale;

invita il governo a promuovere ulteriori confronti in seno alla presente Commissione al fine di un costante aggiornamento sui progressi compiuti nel raggiungimento dei predetti obiettivi; a promuovere un costante confronto con gli attori del sistema finanziario affinché gli interventi possano essere imperniati sulla massima condivisione; a promuovere lo sviluppo e il rafforzamento del sistema bancario e finanziario sammarinese creando le condizioni anche per investimenti in territorio di primari soggetti esteri.

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