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San Marino, il Governo risponde sul Caso Bruscoli

da Redazione

SAN MARINO ­- A fronte della ridda di voci, notizie, imprecisioni e dichiarazioni più o meno attendibili attribuite anche a questa Segreteria di Stato sulla vicenda del Consigliere diplomatico Bruscoli, è opportuno chiarire quanto segue.

Ai sensi della normativa attualmente vigente, la revoca con effetto immediato di un diplomatico prima della scadenza naturale può avvenire solo in caso di pendenza di procedimento penale a suo carico in qualsiasi Paese. Dalle informazioni assunte attraverso i nostri canali, questo non è il caso del Consigliere Bruscoli.

La revoca può invece essere disposta per qualsiasi motivo con un preavviso di novanta giorni, che nel caso di specie facevano giungere la convenzione con il Consigliere Bruscoli alla scadenza naturale e cioè al mese di giugno prossimo. La sorte del passaporto diplomatico segue naturalmente quella dell’incarico diplomatico.

Il Congresso di Stato ha dunque deliberato all’unanimità di procedere nei confronti del Consigliere Bruscoli con le modalità previste dalla legge e la relativa comunicazione è già stata inviata all’interessato.

Preme in ogni caso a questa Segreteria di Stato precisare che il passaporto diplomatico a nulla è servito al Consigliere Bruscoli, essendo le immunità riconosciute dal diritto internazionale valide solo nel Paese di accredito – e dunque nel caso di specie in Libia. Tali precisazioni sono state fornite da questa Segreteria di Stato al Tribunale in tempo reale e dunque senza alcun pregiudizio dell’azione penale.


IL TESTO DELL’INTERPELLANZA DI SU

 

 

 

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