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San Marino, erga omnes: da rivedere la rappresentatività

da Redazione

Il testo in discussione affronta anche la materia della contrattazione collettiva.

 

La contrattazione tra le parti sociali non rientra specificatamente nella materia del mercato del lavoro, ma uno dei capitoli più rilevanti della bozza di riforma riguarda proprio la questione delle relazioni industriali e il cosiddetto principio dell’erga omnes della contrattazione collettiva. Questo perché incrementare l’efficienza di tali relazioni tra le parti sociali può essere un valido strumento per la crescita della competitività. Dunque che sia inserita nell’ipotetico testo unico di riforma del mercato del lavoro o che, come più probabile e forse più corretto, sia normato da un progetto di legge specifico (comunque coordinato alla riforma), un nuovo modello di relazioni industriali dovrà presto vedere la luce. L’idea di partenza della Segreteria è quella di assegnare un ruolo sempre più importante al contratto collettivo aziendale, pur senza sminuire la funzione ordinante da sempre assegnata al Contratto Collettivo Unico Generale di lavoro, “in capo al quale deve rimanere il compito di individuare quali potrebbero essere le materie oggetto di contrattazione aziendale (solo a voler fare qualche esempio: produttività, carichi di lavoro, orari di lavoro, modifica delle mansioni, retribuzione incentivante)”. Nell’ambito di questo nuovo sistema di contrattazione articolata multilivello, il contratto collettivo aziendale “diverrebbe uno strumento fondamentale per la gestione concertata di alcune leve essenziali dell’attività produttiva aziendale, soprattutto per quanto concerne le tematiche della flessibilità organizzativa e della competitività, che sarebbero comunque affrontate sempre attraverso un confronto collettivo, a tutela e a garanzia di tutti i lavoratori dipendenti”. Prerequisiti indispensabili, secondo la bozza di riforma, per rendere possibile il ricorso al contratto aziendale: la presenza nelle aziende di una rappresentanza sindacale designata/eletta dai lavoratori che, opportunamente assistita dalle Confederazioni di riferimento. E ovviamente il rispetto delle clausole di rinvio definite dal Contratto collettivo Unico Generale di lavoro.

 

Il famigerato principio dell’Erga Omnes

 

Introdotto nel lontanissimo 1961, mutuato praticamente in contemporanea dall’Italia, il principio dell’erga omnes in materia di efficacia della contrattazione collettiva venne subito abbandonato. In Italia. A San Marino resiste, baluardo contro la modernità. Testualmente, così recita: “Il contratto collettivo di lavoro stipulato tra uno dei Sindacati (registrati) ed un altro antitetico ha efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali esso si riferisce. Nel caso in cui si verificasse il concorso di più contratti saranno applicate le clausole più favorevoli ai prestatori di lavoro”. Questo principio ormai anacronistico funge da distorsione nel sistema attuale di relazioni industriali, smantellando di fatto l’autorevolezza della rappresentanza delle singole forze sociali. L’intervento paventato dal Segretario al Lavoro Francesco Mussoni dovrebbe garantire i due pilastri principali del modello di relazioni industriali delineato dal legislatore nel 1961, ovvero il riconoscimento giuridico delle Confederazioni e l’efficacia erga omnes della contrattazione collettiva. Se sul primo non c’erano dubbi e verrà lasciato di fatto come è oggi, il secondo dovrà essere ripensato, “partendo innanzitutto da una ridefinizione consensuale (fra le Parti) delle aree contrattuali, nell’ambito delle quali l’effettiva rappresentanza delle Organizzazioni Sindacali e datoriali riconosciute venga effettivamente verificata ed attestata, in modo da riuscire a riconoscere a ciascuna di esse il grado di rappresentanza che effettivamente gli spetta, attribuendo al mandato ricevuto dai rispettivi iscritti il giusto peso giuridico e valoriale”.

 

Le “puntate” precedenti della nostra analisi del testo della bozza di riforma del mercato
del lavoro le trovate in home page sul nostro sito internet.

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