Per i lavoratori tutto è relativo. Sul Titano, rispetto all’Italia molte meno ore lavorate e stipendi più bassi (ma non per la PA).
Colpo di scena, a San Marino si guadagna meno che in Italia. Per non parlare degli altri paesi più avanzati, Germania in testa. E chi se lo aspettava. Mettere a confronto gli stipendi medi del Titano con quelli italiani ha portato a questa scoperta, anche se va rimarcato che si parla di stipendi lordi. Tutto il discorso, però, è relativo. Perché la media degli stipendi sammarinesi è di molto tirata verso l’alto dai dipendenti pubblici. Per dare l’idea, un lavoratore medio in Italia porta a casa (dati Istat e non Eurostat, su cui c’è stata polemica tra i due istituti statistici) ogni anno 29.600 euro, a San Marino invece la retribuzione media è di 27.400 euro, ma per i dipendenti pubblici sammarinesi si sale a 32.800 euro. Altro discorso riguarda le ore lavorate. Qui privato e pubblico a San Marino lavorano abbondantemente meno rispetto all’Italia, ben 100 ore l’anno (per la PA sono 118). Ne consegue che chi affronta il nodo dei rinnovi contrattuali dovrebbe ragionare su un aumento della produttività a fronte di una busta paga più corposa.
L’articolo integrale su San Marino Fixing, in edicola dal 2 marzo 2012
