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San Marino, rapporto GRECO; tra buona volontà e ingenuità

da Redazione

L’adeguamento alle normative internazionali antiriciclaggio e la lotta alla criminalità, rappresentano le grandi novità di questi ultimi anni.

 

di Loris Pironi

 

Buona volontà ma anche tanta ingenuità. È la sintesi più estrema del corposo report del GRECO su San Marino, inserito nell’ordine del giorno del Consiglio Grande e Generale di febbraio. Nessuna sorpresa, insomma. Noi del resto lo andiamo ribadendo da mesi: l’adeguamento alle normative internazionali antiriciclaggio e la lotta alla criminalità, rappresentano le grandi novità di questi ultimi anni. L’approccio, come sempre, è generoso. Poi però, un po’ per l’affanno di dover rincorrere in tempi brevi, un po’ perché le professionalità raccolte tra trentamila anime sono inevitabilmente inferiori di quelle di nazioni di decine di milioni di persone, qualcosa rischia di essere lasciato indietro. Ma c’è un passaggio nelle conclusioni del GRECO che deve far pensare. E cioè che il problema della corruzione “non sembra essere percepito come una delle principali preoccupazioni dei cittadini sammarinesi”. Soprattutto nella riforma della PA, ovunque nel mondo un settore sensibile, non si è prestata la sufficiente attenzione. E se non c’è la giusta percezione del pericolo, si rischia di abbassare la guardia.

 

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