Home NotizieItalia I salari bassi in Italia? Per Oscar Giannino è colpa dello stato ladro

I salari bassi in Italia? Per Oscar Giannino è colpa dello stato ladro

da Redazione

di Oscar Giannino CHICAGO BLOG

 

Molti salti sulla sedia, costernazione e scandalo, alla graduatoria Eurostat sui redditi medi lordi nei diversi Paesi dell’euroarea. I 23.400 euro dei lavoratori italiani dipendenti vedono solo portoghesi, sloveni, maltesi e slovacchi passarsela peggio. I 33.500 euro francesi, i 41mila tedeschi e i 44mila olandesi appaiono come un eldorado inattingibile. Eppure, il Pil procapite degli italiani è molto più su, nella graduatoria, e quanto a patrimonio medio e mediano gli italiani battono tutti gli europei.  L’Istat ha poi corretto Eurostat, poiché i dati italiani erano del 2006. Le retribuzioni lorde per occupato nelle imprese con oltre 10 dipendenti sono pari in Italia a 29.653 euro contro 29.234 euro nell’Ue a 27 e 32.527 euro nella zona euro. Ma la distanza rispetto a Germania e Francia nel comparto industriale come in quello bancario resta assai elevata. E allora, da dove nasce il paradosso? Da almeno tre ragioni. Stato ladro. Bassa produttività. Metodo di contrattazione.

 

Redditi a confronto tra San Marino e in Italia:
approfondimento su Fixing n. 9, da domani in edicola

 

Alle imprese, della retribuzione media lorda importa assai poco, perché a contare è il costo del lavoro complessivo. Da noi imposte e contributi sono assai più alti che nel resto d’Europa, dove lo Stato è meno esoso e meno assetato (oltre che meno inefficiente nell’uso del 52% del Pil che intermedia da noi). Ecco che le aziende non possono che tenere stretti i cordoni della borsa. Dunque la prima considerazione è che uno Stato ladro impoverisce inevitabilmente insieme lavoro e impresa. Costo del lavoro alto per retribuzioni basse è il fio che paghiamo a uno Stato che neanche col governo Monti abbassa le sue pretese. Anzi, annulla anche la promessa restituzione ai contribuenti in regola dei proventi dalla lotta all’evasione. (E nell’indifferenza generale passa dal bollo fisso sul conto titoli oltre i 5 mila euro, alla tassazione proporzionale della giacenza oltre lo stesso importo sui conti vincolati cioè quelli a più alta reminerazione: ve ne eravate resi conto? è nel decreto cosiddetto di ” semplificazione fiscale ” varato venerdì scorso, ma non se n’è accorto quasi nessuno né alcuno ha gridato allo scandalo su questa nuova patrimoniale!).

Ma, dopo lo Stato ladro, sussistono almeno altre due ragioni. Che dipendono dalla bassa produttività del sistema-Italia.

 

[…]


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bandabassotti

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