Presenterà il volume: “I cani lo sanno. Elogio dello sguardo rasoterra”. Poi, giovedì 1 marzo, al Titano, nella sua lezione spettacolo “Gaber come se fosse Gaber”.
E’ un libro quasi introvabile. Si spera in una ristampa, tanto è ricercato. E chi l’ha letto, non ha dubbi: bellissimo. Finalmente una storia coinvolgente senza finale lacrimevole. Una bella scrittura avvincente e partecipata, seria e allo stesso tempo leggera quella di Andrea Scanzi, autore di “I cani lo sanno” edito da Feltrinelli. Chi ha un cane leggendo queste pagine entra in sintonia con Andrea Scanzi che racconta il suo rapporto con Tavira e Zara, le sue due labrador. Un cane è un milione di cose, non è solo un essere a quattro zampe che devi nutrire e portare fuori. E qua e là Scanzi tira delle frecciatine a comportamenti spesso inadatti di certi umani. E lo fa molto bene! “Un cane è Patch Adams che non dismette mai il trucco da clown. Tu sei il paziente. Anche quando ti pensi sano”. Questo libro è più che una storia è un “elogio dello sguardo rasoterra”, è un resoconto vero di quello che significa vivere con dei cani, condividere la vita con loro e considerarli degli esseri a cui dare ma soprattutto da cui imparare. “È come se, con la loro presenza, mi radicassero non alla quotidianità, ma all’umanità. Ed è buffo che a farlo siano due cani”. Sarà anche buffo ma è assolutamente vero. L’unico peccato, quando si inizia a leggere questo libro, è non riuscire ad avere abbastanza tempo per finirlo tutto d’un fiato.Andrea Scanzi sarà l’ospite del secondo appuntamento del 2012 di “Libri più libri”, il progetto della Segreteria di Stato per la Cultura per promuovere il piacere della lettura, con la collaborazione della Segreteria per le Giunte di Castello e la Commissione Nazionale Unesco. L’appuntamento con Andrea Scanzi e presso la sede del Consorzio Terre di San Marino, a Montecchio, mercoledì 29 febbraio, ore 18. Poi, la sera di giovedì 1 marzo, Scanzi sarà al teatro Titano con la sua lezione spettacolo “Gaber come se fosse Gaber”.