Tra le priorità, l’abrogazione dell’articolo 56 della legge finanziaria 23 dicembre 2010.
L’USL nella mattina del 22 febbraio ha nuovamente incontrato il Coordinamento Frontalieri. Preso atto che la franchigia è stata fissata dallo Stato italiano a 6.700 euro, si è convenuto che ora i problemi in primis da affrontare sono: l’abrogazione dell’articolo 56 della legge finanziaria 23 dicembre 2010, discriminatorio e fuori da ogni logica di mercato del lavoro; lo status giuridico di tutti i Frontalieri; in Italia sono circa 80.000 di cui poco meno di 6.000 a San Marino, e bisogna lavorare in concertazione ad uno statuto per il lavoro frontaliero che regolamenti con precisione i diritti ed i doveri del frontalierato. USL e il Coordinamento Frontalieri s’impegnano ad intraprendere azioni comuni in un ottica propositiva e di stabilizzazione dei rapporti normativi fra gli Stati e concordano di proseguire nell’elaborazione di proposte sulle quali confrontarsi con tutte le associazioni presenti nel mondo del lavoro.