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Coordinamento Agenda 21, San Marino si illumina di meno

da Redazione

Il 17 febbraio è la giornata del risparmio energetico e della sostenibilità. Il decalogo delle buone pratiche. E al Multieventi i progetti “verdi”.

 

Uno: spegnere le luci quando non servono. Due: spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici. Tre: sbrinare frequentemente il frigorifero e tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria. Quattro: mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l’acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola. Cinque: se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre. Sei: ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria. Sette: utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne. Otto: non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni. Nove: inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni. Dieci: utilizzare l’automobile il meno possibile e se necessario condividerla con chi fa lo stesso tragitto. E’ il decalogo di “M’illumino di meno”, che anche quest’anno celebrerà – venerdì 17 febbraio – la giornata del risparmio energetico e delle buone pratiche di consumo sostenibile. Un evento che, come da tradizione, troverà ampia eco anche sul Titano e che vedrà la firma del Coordinamento Agenda 21 San Marino. Secondo i dati  riportati da una ricerca svolta dal Coordinamento Agenda 21, il Titano ha consumi energetici pro-capite che sono superiori alla media di quelli italiani e circa il doppio rispetto alla vicina Rimini. La ripartizione dei consumi nel 2008 era la seguente: 38% elettricità, 33% combustibili fossili e 29% gas metano. Ad esempio i consumi elettrici sammarinesi sono triplicati in meno di 20 anni, passando dai 90 Gwh del 1990 ai 270 Gwh del 2008. San Marino è completamente sprovvisto di tali fonti energetiche per cui ogni anno è costretto ad approvvigionarsi all’esterno con un esborso medio di 18.800.000 euro per l’elettricità e di 16.800.000 euro per il gas metano, per un totale che supera i 35 milioni di euro senza considerare i costi degli altri prodotti petroliferi. “Il Paese dunque avrebbe tutti i vantaggi a ridurre i  consumi e quindi la sua dipendenza – racconta Agenda 21 San Marino -, soprattutto in questa fase congiunturale dove le risorse economiche scarseggiano, le aziende chiudono e la disoccupazione cresce. In conclusione: sinora abbiamo sprecato tanta energia, oggi questo lusso non ce lo possiamo più permettere”. Il Coordinamento Agenda 21 nell’aprile 2009 ha presentato un’Istanza d’Arengo affinché anche a San Marino venga adottato il cosiddetto pacchetto europeo 20/20/20, cioè entro il 2020: ridurre del 20% i consumi energetici mediante una maggiore efficienza, incrementare l’approvvigionamento da fonti rinnovabili sino a coprire il 20% del fabbisogno, ridurre del 20% le emissioni di Co2. “L’Istanza è stata approvata nel settembre 2009 – prosegue -, ma è rimasta lettera morta come quasi sempre succede, nonostante il Coordinamento abbia richiesto più volte alle Segreterie competenti la predisposizione di un articolato piano di azioni convergenti tese a conseguire tali obiettivi. Se venissero adottati seriamente tali provvedimenti si stima che la bolletta energetica che ogni anno San Marino paga, col concorso di ciascuno di noi, potrebbe ridursi di circa 20 milioni di euro. Tutte risorse che potrebbero essere liberate e reinvestite in nuove imprese e nuova occupazione”.  Il commento del  professor Paganetto, ex presidente dell’Enea, economista e professore all’università di Tor Vergata, è quanto mai calzante per il Titano: “Oggi nel mondo si è aperta una gigantesca gara alla ricerca delle tecnologie che hanno come obiettivo lo sviluppo di un mondo più verde. Ma da questa gara noi restiamo fuori: ed è un peccato, perché rinunciamo a concorrere ad un mondo migliore”. La chiave di ciò è tutta nel tipo di investimenti che si fanno in campo energetico, per ottenere un effetto propulsore sull’intero sistema economico occorre non partire da come si produce energia, ma da come si consuma. “Oggi gli edifici pubblici sono dei campioni di spreco – rimarca il Coordinamento -: la centrale di potabilizzazione di Galavotto nel 2006 ha consumato 3.879.227 Kwh di energia elettrica, l’Ospedale di Stato 3.097.960 Kwh, la Multieventi 1.750.646 Kwh, potremmo poi aggiungere i campi da calcio con fari ‘megastellari’ che spesso illuminano solo l’erba… e proseguire con i consumi di gas metano pari a 813.498 mc/anno per l’Ospedale di Stato e 303.952 mc/anno per la Multieventi. Non parliamo poi degli edifici che ancora hanno i vecchi e inquinanti impianti di riscaldamento a gasolio, come la Piscina dei Tavolucci che consuma ben 5.000 litri di gasolio a settimana. Ma potremmo proseguire con diverse scuole che sono messe nelle stesse condizioni e nelle quali il riscaldamento è acceso anche il sabato e la domenica quando non c’è nessuno.

 

M’illumino di meno 2012


La giornata “verde”, a San Marino, inizierà alle 17.30 all’interno della Sala Multieventi di Serravalle: la manifestazione prevede la mostra degli elaborati delle scuole sulle buona pratiche del risparmio energetico; la consegna dei riconoscimenti alle scuole che hanno aderito a “M’illumino di meno”; la presentazione delle iniziative per il risparmio energetico promosse dalle Giunte di Castello, l’animazione curata da Gilberto Mattei e un rinfresco finale. Info: www.agenda21.sm e www.smtvsanmarino.sm.

 

 

 

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