Sulla “bocciatura della Procura Antimafia a San Marino” botta e risposta a mezzo stampa, anzi a mezzo web, tra il giornalista del Sole 24-Ore, titolare del cliccatissimo (soprattutto sul Titano) blog Guardie o Ladri e il Governo di San Marino. E qui c’è la risposta di Galullo.
SAN MARINO – Botta e risposta a mezzo stampa, anzi a mezzo web, tra il giornalista del Sole 24-Ore, titolare del cliccatissimo (soprattutto sul Titano) blog Guardie o Ladri e il Governo di San Marino. Dopo il post di Galullo sulla “bocciatura su tutti i fronti della Procura Nazionale Antimafia a San Marino” è arrivata, venerdì scorso, la piccata replica dell’esecutivo del Titano, che potete leggere CLICCANDO QUI.
Poi venerdì un membro del Consiglio Grande e Generale – è facile supporre appartenente alla coalizione di opposizione – ha inoltrato il comunicato stampa del Congresso di Stato a Galullo. Che sul suo blog l’ha ripubblicata integralmente e ha aggiunto la postilla finale che riportiamo integralmente qui sotto, in corsivo, per completezza d’informazione.
La notizia apparsa su questo blog e ripresa da alcuni media sammarinesi è l’integrale relazione consegnata nelle mani del Capo della Procura nazionale antimafia Piero Grasso dal sostituto procuratore nazionale Pier Luigi Maria Dell’Osso. L’intera relazione (732 pagine complessive di analisi su tantissimi filoni) è stata spedita ai Procuratori generali delle Corti di appello per la recentissima apertura dell’anno giudiziario e, successivamente, al Governo, al Parlamento e alla Commissione parlamentare antimafia. Nulla da me è stato tolto o è stato aggiunto. Neppure una frase o una parola. Nulla ha a che fare – questa relazione che giunge puntualmente ogni anno a dicembre e viene resa nota nei primi mesi dell’anno successivo e che dunque non ha nulla di stupefacente ma è solo il frutto del lavoro della Dna – con la Dia, che è invece la Direzione investigativa antimafia e che viene invece citata nel comunicato stampa. Si tratta di due organismi differenti che non hanno uguali a San Marino ma che anche a San Marino dovrebbero essere conosciuti nelle loro diverse peculiarità.
Se ci sono parti identiche alla relazione dell’anno precedente potrebbe significare che a giudizio del pm Dell’Osso (pm di lunghissimo corso che Milano negli anni 80 combattè terrorismo e mafie e oggi è ancora impegnato sul fronte criminalità organizzata) nulla è cambiato in 12 mesi e su questo, fossi un sammarinese, mi interrogherei.
Le gravissime accuse di notizie vecchie, false, contraddittorie e approssimative, colpirebbero dunque – per come si intuisce dalla lettura del comunicato stampa che sembra dubitare che quella relazione sia stata scritta dal pm Dell’Osso, pubblicata dalla Dna e da essa spedita alle più alte Istituzioni italiane e dunque, volentieri, la metto a disposizione del Governo sammarinese per la verifica in controluce e autentica notarile – direttamente e duramente uno dei più stretti e preparati collaboratori del capo della Procura nazionale antimafia Piero Grasso che, oltre ad avere letto ovviamente la relazione consegnata da Dell’Osso, l’ha anche vidimata, firmata e data alle stampe.
A Dell’Osso, di cui mi onoro di essere amico e ai giornalisti sammarinesi e no che hanno ripreso la notizia va tutta la mia stima e solidarietà.
Roberto Galullo