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Il Papa morirà. Vero o presunto, ecco lo scoop del Fatto, rilanciato da Santoro

da Redazione

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“Il Papa morirà”. E’ questo il contenuto choc di un appunto riservato al centro di un presunto scoop de Il Fatto, annunciato in diretta tv da Michele Santoro a Servizio Pubblico. Il documento annuncia in tedesco un ‘complotto omicidiario’ nei confronti di Benedetto XVI. Questo, in sintesi, il lancio del sito web su cui è pubblicata l’edizione online del quotidiano di Antonio Padellaro, che appunto anticipa la prima pagina dell’edizione cartacea, mostrata in diretta durante la trasmissione di Santoro. 

 

Il documento, datato 31 dicembre 2011, e del quale, osserva il sito del Corriere della Sera che trasmette la diretta web del programma di Santoro, “non si conosce l’autenticità”, è firmato dal cardinal Castrillon e riporta quanto riferitogli dall’arcivescovo di Palermo Paolo Romeo.

L’annotazione, afferma la direzione del Fatto, ha come base colloqui riservati avvenuti a margine della visita cinese del Pontefice avvenuta nel novembre scorso.

 

E mentre il direttore Padellaro si appresta a difendere lo scoop del suo giornalista Marco Lillo (“Quelle pagine esistono e nessuna smentita potrà cancellarle”) la Santa Sede bolla la notizia semplicemente come farneticazioni. Siamo alla follia”, ha detto il gesuita Federico Lombardi, portavoce del Vaticano. “Pubblicate quello che credete – ha detto Lombardi parlando con Il Fatto – ma vi prendete una responsabilità. Mi sembra una cosa talmente fuori dalla realtà e poco seria che non voglio nemmeno prenderla in considerazione”.

L’arcivescovo Romeo, tirato in ballo dal Fatto, in una nota definisce “del tutto privo di fondamento” quanto gli viene attribuito. “Appare tanto fuori dalla realtà da non dovere essere preso in alcuna considerazione”. Quanto al suo viaggio in Cina, avvenuto nel novembre 2011, Romeo precisa: “Sul mio breve soggiorno, privato, che si è limitato alla sola città di Pechino, sono stati opportunamente prevenuti, come da prassi, i competenti uffici della Santa Sede”.

La notizia, o presunta tale, indicherebbe l’arcivescovo di Milano, Angelo Scola, come il successore designato di Benedetto XVI. Secondo il documento infatti il papa stesso lo avrebbe trasferito da Venezia a Milano proprio per consentirgli di prepararsi per il futuro incarico. Credibile come scenario? Oggettivamente non molto. E la Curia di Milano neanche ha voluto rilasciare due parole di commento.

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