Din don. Gennaio è finito. E della firma degli accordi bilaterali con l’Italia nessuna traccia ancora. La firma non doveva arrivare entro gennaio, secondo il Segretario agli Esteri Antonella Mularoni. Però entro la fine di gennaio si sarebbe dovuta annunciare la data, di tale firma. Restiamo in trepida attesa.
SAN MARINO – Din don. Gennaio è finito. E della firma degli accordi bilaterali con l’Italia nessuna traccia ancora. Andare a rileggere le dichiarazioni dei politici con il senno di poi è un gioco sin troppo facile, però d’altro canto non si può neanche far finta di niente. Così in questo freddo inizio di febbraio, tanto per scaldarci un po’ le dita sulla tastiera del computer dobbiamo ricordare le parole del Segretario agli Esteri Antonella Mularoni che meno di tre settimane or sono aveva azzardato una previsione, puntualmente smentita dai fatti, purtroppo.
Il Segretario Mularoni non aveva detto che la firma sarebbe arrivata entro il mese di gennaio (messaggio che qualcuno malignamente aveva cercato di far passare), ma aveva spiegato, e poi ribadito a chiare lettere, che era al lavoro “affinché la data della firma dell’ultima intesa in materia economica non ancora sottoscritta possa essere indicata entro il corrente mese”. Cioè niente firma entro la fine di gennaio, ma almeno la data sarebbe dovuta essere stabilita.
Detto francamente, nessuno ci contava troppo. Ci eravamo interrogati, questo sì, sulla temerarietà di affermazioni così decise riguardo ad una scadenza così breve: un conto è dire che la data sarà stabilita certamente entro sei mesi (chi si ricorderà più, tra sei mesi se quanto detto non si è avverato?), un conto è parlare di neanche tre settimane dopo. La memoria non è così corta.
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