Il grande freddo. Sembra il titolo di un film sugli anni della grande contestazione sessantottina, un film diretto da Lawrence Kasdan, e in effetti è così. Ma è anche l’emblema della situazione meteorologica che sta colpendo l’Italia in questi giorni.
Il termometro non mente: l’ondata di aria siberiana che ha iniziato ad avvolgere nel suo manto la penisola porterà temperature abbondantemente sotto lo zero almeno fino a venerdì, con tanto di abbondanti nevicate. Nel suo cammino il terribile anticiclone russo ha già causato decine di vittime, tra la Russia appunto, l’Ucraina, la Polonia e gli altri paesi dell’est europeo investiti nei giorni scorsi.
Si chiama buran ed è un vento freddo che spazza la steppa siberiana, portando con sé una fitta polvere di neve. Non capita di frequente che prenda corpo in questo modo e arrivi a investire anche l’area del Mediterraneo, ma quest’anno è capitato così.
In Italia i meteorologi non hanno dubbi e hanno già bollata questa come la settimana più fredda da 27 anni a questa parte. In Emilia-Romagna è allerta meteo: la colonnina di mercurio dovrebbe scendere fino a -15°. La Provincia di Rimini non sarà certo risparmiata: qui si prevede, nell’entroterra, una minima fino a -10° di temperatura, mentre nella Repubblica di San Marino, dove da questa mattina fiocca una neve sottile sottile, la colonnina di mercurio è già scesa fino a -4°.
E neve è prevista in terra romagnola tra mercoledì e giovedì, anche in pianura, con i già preventivati disagi sulle strade e con l’invito, anche ai pedoni, a fare estrema attenzione anche alle lastre di ghiaccio che si possono formare.
