SAN MARINO – Nella seduta straordinaria del Congresso di Stato di questa mattina il Segretario di Stato per la Giustizia, Augusto Casali, ha riferito ai colleghi sui recenti sviluppi legati all’inchiesta “Criminal Minds”. I fatti sono noti: nell’estate 2010 l’imprenditore Claudio Vitalucci presentava denuncia al Tribunale sammarinese per aver subito minacce da Riccardo Ricciardi e Bruno Platone, che agivano come body guard di M.B.. Solo otto mesi più tardi il Giudice Marsili affidava la delega alle indagini alla Gendarmeria, che non ha dato corso alle stesse per gli otto mesi successivi. Il 25 ottobre 2011 il Giudice Marsili archiviava il fascicolo ma l’imprenditore Vitalucci presentava ricorso il 16 dicembre 2011 e il Giudice d’Appello David Brunelli, con ordinanza del 9 gennaio di quest’anno, ha ordinato la riapertura del caso nonché l’accertamento delle eventuali responsabilità da parte del Giudice Marsili e della Gendarmeria per omissione di atti dovuti.
Il Governo, ha detto Casali, fin dal suo insediamento ha perseguito la strada della trasparenza e della collaborazione internazionale per la lotta a ogni forma di illecito; i fatti odierni creano grande preoccupazione e impongono la massima attenzione, anche perché legati a importanti indagini esterne e interne e, pertanto, l’Esecutivo farà tutto quanto in suo potere per individuare, nella massima trasparenza, le eventuali responsabilità, nel rispetto delle leggi vigenti e delle competenze degli organi preposti a tale verifica.
Già oggi pomeriggio era previsto un incontro con il Magistrato Dirigente e con il Comandante f.f. della Gendarmeria e per domani è stata convocata la Commissione Affari di Giustizia. Un fatto grave, ha concluso Casali, che da un lato ci impone di vederci chiaro e dall’altro conferma la volontà dell’Esecutivo di continuare a compiere ogni sforzo nella direzione della legalità e della trasparenza.
Anche il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Antonella Mularoni, ha ribadito che il Governo, fin dal suo insediamento, ha dato un chiaro input a tutti gli organi, uffici ed enti di fornire la massima collaborazione alle indagini esterne riguardanti il Titano e il massimo impulso a quelle interne per il perseguimento della legalità, obiettivo principe dell’Esecutivo. La Mularoni ha ricordato che alcune scelte del Governo in questa direzione sono state ritardate e a volte strumentalizzate dall’opposizione e ha confermato la volontà dell’Esecutivo, pur nella rinnovata fiducia nei confronti dell’organo Giudiziario e della Gendarmeria, di fare la massima chiarezza per individuare eventuali responsabilità e di agire perché la macchina della giustizia possa funzionare al meglio. Il Governo continuerà a fare la sua parte, ha proseguito la Mularoni, ma ognuno è chiamato a fare il proprio dovere fino in fondo e fatti come questo impongono di verificare se analoghi ritardi siano rinvenibili anche rispetto ad altri fascicoli. La Mularoni ha concluso informando che, nei tempi più brevi possibili, sarà individuato il nuovo Comandante della Gendarmeria e sarà posta la massima attenzione nella scelta, che dovrà dare tutte le garanzie di professionalità e imparzialità, lealtà alle istituzioni e condotta integerrima.
Anche il Segretario di Stato per la Cultura, Romeo Morri, ha affermato che l’ordinanza emessa dal Giudice Brunelli ha dato un’opportunità alla politica e al Governo: nel sottolineare infatti una carenza inaccettabile, crea l’occasione per guardare in modo più approfondito all’operato di due organismi, il Tribunale e la Gendarmeria, che certamente compiono un grande lavoro ma che, con questa vicenda, hanno fatto rilevare alcune criticità che vanno superate. Morri ricorda infine la collaborazione del Governo sammarinese con la Fondazione Caponetto, che ci aiuta nel difficile percorso intrapreso e presta un’opera qualificata per la lotta a ogni forma di illegalità.
c.s.