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Diario della crisi del 27 gennaio 2012

da Redazione

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Lassù, Steve Jobs se la ride tutto contento. Se la Mela fosse una nazione, e la liquidità il suo Prodotto Interno Lordo, sarebbe infatti la cinquantottesima economia al mondo, più di Slovacchia, Iraq, Croazia e Lussemburgo.

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di Saverio Mercadante

 

Lassù Steve Jobs se la ride tutto contento.

Se la Mela fosse una nazione, e la liquidità il suo Prodotto Interno Lordo, sarebbe la cinquantottesima economia al mondo, più grande di paesi come Slovacchia, Iraq, Croazia e Lussemburgo.

Grazie ai 37,9 miliardi di dollari raccolti nel 2011 (16 miliardi solo nel quarto trimestre), di contanti e titoli a breve scadenza di facile liquidità, la Apple cresce come una vera potenza mondiale, con un totale di 97,6 miliardi di dollari.

La Rampantissima Apple se continuasse a questi ritmi, ovvero un più 20 per cento per trimestre, entro gennaio-marzo 2015 potrebbe aver raggiunto i 1.000 miliardi di dollari.

Solo nell’ultimo trimestre 2011 l’azienda di Cupertino ha venduto oltre 37,04 milioni di iPhones e 15,43 milioni di iPad, raggiungendo nell’intero 2011 rispettivamente numeri monstre per 92,94 milioni di smartphones e 40,43 milioni di tablet.

In Italia invece non cresce quasi più niente.

Il reddito medio delle famiglie italiane che nel 2010, al netto delle imposte sul reddito e dei contributi sociali è risultato pari a 32.714 euro, 2.726 euro al mese.

Il dato emerge da un’indagine della Banca d’Italia, secondo cui in termini reali il reddito medio nel 2010 è inferiore del 2,4 per cento rispetto a quello riscontrato nel 1991.

Tra il 2008 e il 2010 il reddito familiare è rimasto sostanzialmente invariato, con un aumento dello 0,3 per cento in termini reali, dopo essersi contratto di circa il 3,4 per cento nel biennio precedente.

Con un calo delle esportazioni del 2,7 per cento, e un aumento delle importazioni del 12 per cento, per la prima volta dal 1980 il Giappone torna a registrare un deficit della bilancia commerciale, di circa 32 miliardi di dollari nel corso del 2011.

Il Giappone ha il debito pubblico, il più alto al mondo, che raggiunge circa il 200 per cento del Prodotto Interno Lordo.

 

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