Home FixingFixing San Marino, franchigia frontalieri: sarà la settimana decisiva

San Marino, franchigia frontalieri: sarà la settimana decisiva

da Redazione

Camera e Senato dovranno approvare il Milleproroghe. Con l’emendamento tanto atteso… Recupero Spese Produzione Reddito 2011, nessuna novità: il rimborso rischia di slittare.

 

Frontalieri, sono giorni decisivi per la franchigia. La prossima settimana prima la Camera e poi il Senato saranno chiamati ad approvare quel guazzabuglio di norme che è il Decreto Milleproroghe. Di certo per ora si sa solo che i parlamentari riminesi Elisa Marchioni (Pd) e Sergio Pizzolante (Pdl), così come i colleghi che gravitano nell’orbita di Ventimiglia per quello che riguarda i frontalieri impiegati a Montecarlo, hanno presentato emendamenti per la reintroduzione della franchigia da 8 mila euro. Da qui al momento in cui si potrà cantar vittoria, tuttavia, ce ne passa. Troppe occasioni per restare delusi da questo ci sono state, negli ultimi mesi. Anche se, dobbiamo ricordarlo, un ordine del giorno bipartisan (bipartisan per modo di dire, perché ora Pd e Pdl sono tutti uniti sotto la bandiera tecnica del Premier Monti) impegnava il Governo ad approvare l’impegno in favore dei frontalieri già nel Milleproroghe.
“Sappiamo che Marchioni e Pizzolante stanno facendo tutto il possibile per raggiungere il massimo nella votazione che ci sarà in aula”, spiega a Fixing Luca Montanari, Presidente dello CSIR, il Comitato Sindacale Interregionale che si occupa della vicenda franchigia. “Però stiamo sempre parlando di semplici rassicurazioni, non di certezze. Voglio confidare nella coerenza della politica italiana, che si è impegnata formalmente ad approvare il provvedimento. Anche perché altrimenti tutto sarebbe subordinato alla firma degli accordi bilaterali con l’Italia”, e se si deve guardare in quella direzione, aggiungiamo noi completando il sottointeso, il panorama è più che mai avvolto nella nebbia”. Il dialogo di Pizzolante e Marchioni prosegue anche sul fronte interno, con i Senatori che a loro volta saranno chiamati a non fare uno sgambetto ai frontalieri.
Poi, sul fronte sammarinese, c’è il discorso del recupero (parziale) delle Spese Produzione Reddito che l’art. 56 della Finanziaria 2011 ha cancellato dalle buste paga. Un decreto doveva stabilire forme e modi per tale recupero, ma tutto tace su questo fronte. E non è una buona notizia, perché l’idea di base era quella di assicurare ai lavoratori un recupero mese per mese in busta paga. Ma ormai per le imprese è quasi ora di compilare la prima busta dell’anno, e se non arriva il decreto non ci sarà nessun rimborso in busta. E allora cosa succederà dopo? Si dovrà prevedere un doppio rimborso a febbraio oppure salterà il recupero su base mensile?
L’impressione è che l’esecutivo voglia demandare la questione alla riforma tributaria che però oggi come oggi sembra persa nelle nebbie di cui sopra…

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