Home FixingFixing I consumi sul Monte Titano? Abbastanza… saldi

I consumi sul Monte Titano? Abbastanza… saldi

da Redazione

E’ partita la stagione degli sconti: sostanziale tenuta, ma non ovunque. Le “perle” dello shopping a San Marino: ovunque tagli dal 10 al 50%.

di Alessandro Carli

Gennaio, stagione di saldi. E mentre nelle zone limitrofe – Rimini – le voci di una vistosa contrazione dei consumi rimbalzano sui giornali locali, la Repubblica di San Marino abbozza un sorriso, tra negozi che applicano una buona scontistica e quelli che invece non tagliano i prezzi dei cartellini.
In quest’ultima categoria si inserisce Giorgia boutique di Fiorina che, fresca di ristrutturazione dell’immobile (1.800 mq. dedicati alla moda, distribuiti su quattro piani), per scelta aziendale non applica i saldi. “Spesso i prezzi, durante la stagione dei saldi, non sono reali. Per riuscire a offrire una scontistica alta, i prezzi subiscono un rincaro. Noi siamo per una politica del giusto prezzo. Il mese di dicembre è andato bene: nel tempo siamo riusciti a fidelizzare i clienti di tutte le età. L’intervento di ristrutturazione ci ha dato una buona visibilità. Complessivamente, in tempi di crisi, abbiamo mantenuto le quote di mercato. Solitamente, a fine stagione, cerchiamo di trattare ancora meglio i clienti”. Tra i capi più richiesti, “gli articoli sportivi e i jeans”. Giorgia boutique “accetta la SMaC Card: è senza dubbio uno strumento importante, da incentivare. E’ un investimento che dà ritorno, e che viene utilizzato sia dai sammarinesi che dagli italiani”.
A Dogana, Della Martira fa sapere che “i saldi sono iniziati il 5 gennaio. I flussi di mercato procedono nella norma dopo un buon mese di dicembre. Gli sconti che applichiamo oscillano tra il 10% e il 30%: percentuali abbastanza obbligate. Sugli accessori tagliamo il 10%, sull’abbigliamento invece siamo al 30%”. La clientela di Della Martira è composta da sammarinesi (“un must” raccontano) e da italiani (“Sono persone acquisite che oggi compongono il 50% dei flussi”). La SMaC Card è vista come “un ottimo strumento, molto importante sia per i cittadini della Repubblica che per gli italiani. Come da regolamento, la ricarichiamo del 7%, anche in periodo di saldi”.
Sir Paul boutique commenta con un “non c’è male” l’inizio dei saldi: il negozio di Città è partito il 4 gennaio con una riduzione che va dal 20% al 50%. “Il turismo ci ha favorito: le persone entrano, guardano, provano i capi. Generalmente si orientano sulle maglie e sui jeans. Accettiamo la SMaC, uno strumento davvero eccezionale”.
Tempo di saldi anche a Fior di Verbena. “Quest’anno, per la prima volta, abbiamo scontato del 50% una serie di articoli di moda, l’oggettistica natalizia – racconta Mara Verbena -. Abbiamo iniziato il 31 dicembre e le persone hanno gradito. Se a inizio dicembre qualcuno aveva rinunciato agli acquisti, da San Silvestro in poi ha comprato ciò che serviva: un addobbo, oppure l’albero di Natale per il prossimo anno”.
Saldi in due tranche: è questa la politica di Guidi calzature. “Come nelle ultime stagioni, abbiamo privilegiato i clienti affezionati: a loro abbiamo dedicato la prima settimana del 2012, un’idea che hanno apprezzato particolarmente. I saldi sono partiti per i clienti fidelizzati, poi dal 9 gennaio gli sconti sono stai aperti a tutti. Applichiamo un taglio del 30% sulle collezioni più recenti; nel reparto outlet, nel quale proponiamo una serie di linee delle score stagioni, i tagli del cartellino arrivano sino al 50%”. Guidi calzature non accetta la SMaC.   
“Con l’arrivo in Italia di Monti, è crollato il Monte – tuona Park Avenue -: Sino al Governo Berlusconi, i numeri erano interessanti. Con il cambio ai vertici, l’aria è cambiata: Park Avenue ha molti clienti italiani, che sono letteralmente spariti. Idem i sammarinesi. I flussi ci sono, manca però la fase dell’acquisto, anche quella fascia che tradizionalmente attende i saldi. Oggi non comprano più tre o quattro pezzi, ma si fermano a uno: un giubbotto, un paio di jeans, un maglione, una camicia al massimo. Noi siamo i confessori dei clienti: sono terrorizzati. E questo terrore colpisce non solo la fasce basse, ma soprattutto quelle alte”. I saldi, a Park Avenue, che non accetta la SMaC (“Non ci abbiamo mai creduto”) sono iniziati a rilento, nonostante gli sconti, che vanno dal 30% al 50%.

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