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Da Hopper a Warhol a San Marino: guida alla mostra

da Redazione

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Aspettando l’inaugurazione (21 gennaio), abbiamo curiosato per voi tra le opere delle mostre “Da Hopper a Warhol. Pittura americana del XX secolo a San Marino” e “Da Vermeer a Kandinsky. Capolavori dai musei del mondo a Rimini”. All’interno piccola guida della mostra di San Marino.

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RIMINI / SAN MARINO – A volte restare ai margini della notizia può essere piacevole. Anche perché il ruolo di giornalista, quando è davvero socialmente utile, apre la porta di luoghi che invece sarebbero riservati.

Così, aspettando il taglio del nastro ufficiale delle due mostre d’arte organizzate da Linea d’Ombra a Rimini e a San Marino (promosse in collaborazione tra la Fondazione Carim e la Fondazione San Marino Cassa di Risparmio – SUMS) è stato possibile curiosare tra le sale del Palazzo SUMS sul Titano e poi quelle di Castel Sismondo a Rimini in una doppia visita condotta dallo stesso curatore, Marco Goldin.

Un’abbuffata difficile da dimenticare, per due mostre così diverse tra loro che lasciano sicuramente il segno.

 

DA HOPPER A WARHOL. Pittura americana del XX secolo a San Marino

Un percorso artistico, storico e culturale concluso, cent’anni di opere racchiuse in una sala, la sala SUMS della sede che ospita la Fondazione San Marino, a pochi passi dalla Porta del Paese, a San Marino Città. Perché se a volte è la qualità che conta, qui effettivamente sono concentrate poche opere ma di impatto immenso. Non tutte avranno lo stessa portata, forse, ma il livello medio è inebriante.

I periodi storici attraversati sono vasti come le praterie e i cieli statunitensi, immensi, tanto da accogliere la sfida del verismo e l’astrazione americana, fino ad arrivare alle estreme propaggini della Pop Art.

Panorami incontaminati, ricercati sguardi all’interno – come “Laboriosità (Donne che filano)” di Thomas Hart Benton, angoli bui di città come “Emporio”, il capolavoro di Edward Hopper che potrebbe tranquillamente essere l’immagine simbolo della mostra (e infatti viene utilizzato per promuoverla).

E ancora i tratti surrealistici di Arshile Gorky (“Good Hope Road”) che accoglie i visitatori appena varcata la soglia. I colori di Mark Rothko (“N. 19 – Senza Titolo”) e Jackson Pollock (“Numero 8” e “Numero 9”) o i  colori sgocciolanti di Sam Francis (“Blu e giallo”). E a fare ad contrastare le vigorose pennellate di nero di Franz Kline, con il suo Probst I che sembra energia pura sprigionata all’improvviso sulla tela (e fuori dalla tela) ma che in realtà è frutto di meticolosa preparazione in studi antecedenti all’opera).

Infine arriva la pop art, che ti colpisce con la sua forza quasi incomprensibile. Forse è semplicemente carisma, il fascino che si sprigiona dalle tre opere di Andy Warhol (la “Jackie” Kennedy che presta il volto alla mostra, un “Autoritratto mimetico” del 1986 e una “Statua della Libertà” davvero glamour), dal “Nudo con piramide” di Roy Lichtenstein, dove la verità della vita diventa cartoon, dal colosso dell’immenso Keith Haring (“Senza titolo”, 1984) di tre metri per tre metri, simbolo della graffiti art che ha avuto un effetto dirompente nella New York della fine degli anni Settanta.

La mostra di San Marino, ha accennato Marco Goldin, sarà l’evento propedeutico per un grande evento dedicato alla pittura amercana del Novecento che Linea d’Ombra organizzerà in una grande città tra due o più probabilmente tre anni.

 

DA VERMEER A KANDINSKY

 

TAGLIO DEL NASTRO 

L’inaugurazione ufficiale della mostra di San Marino è prevista alle 18.30 di oggi, mercoledì 18 gennaio 2012, al Teatro Titano (parteciperanno il Presidente della Fondazione San Marino Tito Masi, il Segretario di Stato alla Cultura Romeo Morri e il Presidente della SUMS Clelio Galassi, oltre al curatore Marco Goldin).

Giovedì 18 gennaio alle 18 alla Sala dell’Arengo di piazza Cavour, a Rimini, è prevista invece l’inaugurazione della mostra “Da Vermeer a Kandinsky, Capolavori dai musei del mondo”; parleranno il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, Massimo Pasquinelli Presidente della Fondazione Carim e il Curatore Marco Goldin.

 

Le due mostre resteranno aperte dal 21 gennaio sino al 3giugno 2012.

 

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