Venticinque ordinanza di custodia cautelare già eseguite. Alcune direttamente in carcere, altre ai domiciliari. Tra queste spicca quella rivolta a un notissimo imprenditore sammarinese che lavorava con la PA italiana, M.B., titolare di Karnak, nei guai però per la finanziaria Fingestus.
RIMINI / SAN MARINO – Venticinque ordinanza di custodia cautelare già eseguite. Alcune direttamente in carcere, altre ai domiciliari. L’operazione di polizia tributaria in corso tra Rimini e San Marino rischia di diventare un altro momento epocale nelle relazioni tra i due Stati.
Tra i destinatari dei provvedimenti di custodia cautelare, a quanto riporta sulla sua edizione on line Il Sole – 24 Ore, anche un maresciallo delle Fiamme Gialle e un notissimo imprenditore sammarinese, “titolare di una società con sede a San Marino assai nota per avere avuto rapporti con la pubblica amministrazione italiana”. Che detto così vale più che un identikit.
L’operazione, denominata Criminal Minds, è condotta direttamente dal Colonnello della Guardia di Finanza Gianfranco Lucignano e coordinata dal Procuratore capo di Rimini, Paolo Giovagnoli.
A quanto risulta sono state sequestrate le quote di due società, un night club nel Riminese e un’attività di autonoleggio.
La lista dei nomi delle persone è stata resa nota ieri mattina in conferenza stampa. Tra i nomi dei 25 arrestati c’è anche quello di M.B., titolare della Karnak, per il quale è stato chiesto l’arresto anticipato a San Marino ai fini dell’estradizione. Nella serata di ieri è stato condotto al carcere dei Cappuccini. Per l’imprenditore l’accusa è di ricettazione e corruzione. Fermato anche il suo braccio destra, Giovanni Pierani. Arrestati l’avvocato Guerra, l’ex carabiniere Salvatore Vargiu, Livio Cavalli e un finanziere.
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