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San Marino, commercio e turismo: l’obiettivo è il rilancio

da Redazione

La nuova normativa per il rilancio e la valorizzazione dello strategico settore del commercio. Ecco le principali novità per rilanciare il settore, a San Marino.

di Saverio Mercadante

 

SAN MARINO – A giugno è stata varata la nuova normativa per il rilancio e la valorizzazione dello strategico settore del commercio.

Intanto il governo ha presentato la bozza consultando in via preventiva, e nei prossimi mesi ci saranno ulteriori incontri, le Giunte di Castello dei centri storici, le associazioni di categoria, i partiti di maggioranza e minoranza.

I piccoli esercizi del centro sono quelli che sembra abbiano più sofferto la crisi del settore, l’USC stima un 20/30% annuo in meno.

E per il centro storico della capitale vi è nel testo di legge la definizione dei settori strategici e la previsione di conversione delle attività commerciali, ad iniziare da quelle insediate nei locali dati in locazione dalla Eccellentissima Camera agli operatori commerciali.

Sarà incentivato il ricambio generazionale. Fulcro del progetto di legge, il coordinamento delle politiche commerciali e di marketing per la gestione del centro storico come vero e proprio centro commerciale naturale.

La bozza mette a punto anche la strategia generale sui centri storici della Repubblica di San Marino, partendo dall’assegnazione a ciascun centro storico di una propria vocazione.

Si punterà dunque sull’incentivazione dell’insediamento di attività in relazione alla vocazione assegnata e nasceranno i cosiddetti esercizi di vicinato polifunzionali per la garanzia ai residenti del commercio di servizio.

Prevista la pianificazione dell’eventuale utilizzo di aree pubbliche a sostegno delle esigenze dei consumatori residenti. Sarà esaltata la lunga vita degli esercizi commerciali attraverso l’individuazione delle botteghe storiche e dei mercati storici e sarà introdotto un disciplinare per l’assegnazione del marchio “Bottega Storica”. Nella bozza presentata dal governo un capitolo è dedicato alla conversione delle aree industriali in aree commerciali. E’ previsto l’utilizzo dello strumento del consorzio di cooperatori per il coordinamento delle attività e la gestione degli spazi; la caratterizzazione tematica dell’area; un piano delle infrastrutture e dei servizi; l’individuazione di caratteristiche architettonico- strutturali per una qualificazione anche ambientale dell’area.

Per l’area del commercio all’ingrosso vi è un progetto per la proposizione della Repubblica di San Marino quale centro di trading verso l’estero e i Paesi extra UE e la definizione di accordi internazionali di trading con Stati esteri.

Anche se un -10% pesa, secondo l’USC, sul commercio tradizionale, è proprio quello all’ingrosso a subire la maggiore debacle: pesano i rapporti con l’Italia, per cui molti esercizi sono costretti ad aprire fuori confine.

La bozza poi prevede l’istituzione di un Fondo per il finanziamento di progetti legati al commercio e la formazione degli operatori. La gestione del Fondo sarà affidata a un organismo misto a cui partecipano le associazioni di categorie del settore.

 

Dicembre: bene il settore alberghiero

E’ andato invece piuttosto bene il settore alberghiero in Repubblica nel periodo che va dal ponte dell’Immacolata sino al 31 dicembre.

Nel giorno di fine anno il dato del riempimento degli alberghi del Consorzio San Marino 2000, rappresenta il 95% dell’accoglienza alberghiera di San Marino è stato questo: si è passati, nei quattro stelle, dall’86% di camere occupate del 2010 all’88% del 2011. I tre stelle hanno mantenuto lo stesso dato del 2010: 74%. Il dato fa riferimento a 17 alberghi. Nel dettaglio, il centro storico ha avuto una percentuale di riempimento nei quattro stelle del 98% a fronte del 100% del 2010. Per i tre stelle riempimento al 100% rispetto al 99% del 2010.

Fuori del centro storico c’è stato un + 4% rispetto all’anno precedente .

“La clientela è prevalentemente italiana, relativamente pochi gli stranieri – ha commentato il direttore del Consorzio San Marino 2000, Pier Luigi Benedettini (nella foto) – e le prenotazioni per la maggior parte sono individuali. Il web fa sempre più la parte del leone”.

Importante è stato anche il ponte dell’Immacolata a dicembre. L’8, riempimento medio generale del 39% per i quattro stelle e del 38% per i tre stelle. Il 9 dicembre, 50% per i quattro stelle e 52% per i tre stelle. Il 10 dicembre, 55% per i quattro stelle, e 50% per i tre stelle. Altro giorno importante, il sabato 17 dicembre, uno dei quattro ponti legati alla manifestazione del Natale delle Meraviglie (“ottimo traino per il settore”, afferma Per Luigi Benedettini): riempimento del 32% per i quattro stelle, un +11% sul 2010: per i tre stelle, invece riempimento al 26%, un 9% sul 2010.

 

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