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San Marino, altro che “Otto e mezzo”: Casali non raggiunge la sufficienza

da Redazione

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Il segretario di Stato alla Giustizia, ospite della trasmissione di Lilli Gruber su La7, “cade” sulle rogatorie internazioni.

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Otto e mezzo. E’ il voto che avrebbe voluto ottenere il segretario alla giustizia di San Marino, Augusto Casali (nella foto), intervenuto all’omonima trasmissione condotta su La7 da Lilli Gruber. Il guardasigilli del Titano invece è uscito dall’intervista con un voto decisamente più basso. Ad aprire l’argomento, il procuratore aggiunto di Roma, capo del pool sulla criminalità economica, Nello Rossi, che ha esordito sottolineando che “San Marino collabora nella lotta alla criminalità organizzata, riciclaggio, grandi evasioni”. Il Titano, ha proseguito Rossi, “ha difficoltà nel dare risposte alle rogatorie”. Il procuratore aggiunto ha snocciolato poi i “casi”: le inchieste su Casalesi e ‘ndrangheta, Enav, la truffa della finta INPS e i dati della Guardia di Finanza di Forlì, che stimano un’evasione fiscale per 428 milioni, dirottati sul Titano da 485 contribuenti italiani. La risposta di Casali non si è fatta attendere, ma non è stata così convincente: “Vorrei si smontasse questa immagine di un paese dedito al riciclaggio. San Marino è un paese dove c’è benessere e la malavita tenta di entrare, errori sono stati commessi di sottovalutazione, ma è iniziato un percorso virtuoso”. Casali ha poi elencato i passi fatti dalla Repubblica sotto il profilo normativo, dal pacchetto antimafia alla sinergia con la Fondazione Caponnetto (Fixing ha affrontato l’argomento intervistando Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Antonino Caponnetto, ndr), passando per l’istituzione dell’osservatorio e della commissione d’inchiesta antimafia. Il guardasigilli poi ha chiarito che “sono stati fatti passi in avanti anche in materia di trasparenza”, senza dimenticare  l’adeguamento agli standard internazionali, riconosciuti da Moneyval, Gafi, FMI, OCSE.Rossi però si è soffermato sulle difficoltà che riguardano le rogatorie internazionali. Casali, chiamato a rispondere sull’ipotesi di una crescita dei trasferimenti di capitali italiani sul Monte nell’ultimo periodo, ha risposto con un semplice “Non ho questo tipo di notizie”.

 

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