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Venezia, il Guggenheim chiude il 2011 con oltre 400.000 visitatori

da Redazione

guggenheim

 

La Collezione Peggy Guggenheim ha chiuso il 2011 con 401.299 presenze, di cui 988 gruppi per un totale di 28.611 persone, durante i 314 giorni di apertura del museo, toccando una media giornaliera di 1.278 ospiti. “50.000 visitatori in più rispetto al 2010, con un incremento del 14%, davvero un ottimo risultato”, commenta soddisfatto Philip Rylands, direttore del museo veneziano, “che ci fa affrontare con entusiasmo l’anno appena iniziato”. Il considerevole numero di visitatori include 5.867 studenti e 535 insegnanti, che hanno partecipato al programma di formazione del museo A scuola di Guggenheim, e i 1.710 bambini dei laboratori domenicali dei Kids Day, oltre alle 14.819 persone che hanno visitato la collezione in occasione di inaugurazioni, visite speciali, eventi istituzionali e privati. Il 2012 si apre con i lavori di restauro di Palazzo Venier dei Leoni: dall’11 gennaio al 19 febbraio il museo avvia una ristrutturazione mirata all’ottimizzazione degli impianti di climatizzazione, grazie al supporto di Aermec, e del sistema di illuminazione, portando a termine il “restyling” del Giardino delle Sculture Nasher, cominciato lo scorso autunno. Grazie ad una ricca selezione di alberi, cespugli e fiori, verranno “ridisegnati” in maniera originale sentieri e punti panoramici del giardino, con l’obiettivo di convertire gli spazi verdi del museo in una vera e propria destinazione di carattere botanico, capace di valorizzare le opere scultoree in essi custodite fungendo al tempo stesso da luogo che possa attirare appassionati d’arte e amanti del verde. Il progetto è stato affidato ad una rinomata società di architettura del paesaggio newyorkese, la Nelson Byrd Woltz, con la supervisione dell’architetto Isotta Cortese di Parma, mentre dal vivaio Piante Mati di Pistoia proviene la scelta botanica. Il lavori di restauro di Palazzo Venier dei Leoni sono diretti dall’architetto veneziano Giacomo di Thiene. Durante questo periodo le opere della collezione di Peggy verranno collocate negli spazi delle mostre temporanee, con una riduzione del biglietto d’ingresso a 8 e 5 euro. Il nuovo allestimento ripercorrerà, come suggerito dal titolo stesso Le avanguardie da Picasso a Pollock, le correnti che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte del XX secolo, a cominciare dai capolavori di Picasso per arrivare alle tele di Pollock, passando attraverso i capisaldi del Futurismo, con le opere della Collezione Gianni Mattioli, la pittura metafisica di Giorgio de Chirico, l’astrazione europea di Vasily Kandinsky e Piet Mondrian e il surrealismo di Joan Miró e Salvador Dalí. I lavori cominciano il 9 gennaio, senza una chiusura totale del museo, eccezion fatta per lunedì 9 gennaio e 20 febbraio. “Una vera e propria manutenzione straordinaria” così la definisce Philip Rylands, “ormai necessaria. L’impianto di climatizzazione risale agli anni ’80, il palazzo ha un’età e ha bisogno di essere rimesso a nuovo. Inoltre, sfrutteremo l’occasione per aumentare l’efficienza tecnologica ed ecologica degli impianti”.

 

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